Nel Regno Unito sarà disastro disoccupazione

Violetta Silvestri

25/09/2020

25/09/2020 - 11:37

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Per il Regno Unito si preannunciano tempi molto difficili: è lo stesso ministro Sunak ad affermare che la disoccupazione aumenterà in modo preoccupante.

Nel Regno Unito sarà disastro disoccupazione

Il Regno Unito sempre più stretto nella morsa della crisi economica. Lo scenario anticipato dal Cancelliere dello Scacchiere, infatti, getta la nazione in un futuro allarmante.

Rishi Sunak ha avvertito che il Paese dovrà affrontare un inverno di crescente disoccupazione. Il nuovo pacchetto di spesa multimiliardario per rilanciare un’economia martoriata dalla pandemia, infatti, non sarà sufficiente per prevenire i fallimenti aziendali e la perdita di posti di lavoro nei prossimi mesi.

L’occupazione del Regno Unito scenderà a livelli disastrosi. Il tutto, mentre la Brexit è in stallo, il debito pubblico in forte aumento, il coronavirus in rapida ripresa.

Regno Unito nel caos: è allarme disoccupazione

Il piano di tutela per i lavoratori messo in campo in via eccezionale dal Governo Johnson per la pandemia non potrà essere rinnovato.

Questa è l’unica certezza di Sunak, che ha messo in chiaro:

“Dobbiamo creare nuove opportunità e consentire all’economia di andare avanti, il che significa sostenere le persone in posti di lavoro sostenibili che forniscano una vera sicurezza. Come ho detto durante questa crisi, non posso salvare ogni azienda. Non riesco a salvare ogni posto di lavoro. Nessun cancelliere potrebbe.”

Tradotto: lo Stato non tutelerà più chi è in possesso di un’occupazione e la misura straordinaria contro i licenziamenti non sarà rinnovata. Al suo posto c’è un piano meno ambizioso, che punta a sovvenzionare i salari delle persone che lavorano a tempo parziale per sei mesi, ad aiutare i lavoratori autonomi, ad alleggerire il peso fiscale di imprese turistiche.

Il nuovo sostegno al lavoro, però, ha un valore di circa un quarto di quello disponibile all’inizio dell’anno. Per ottenerlo, tra l’altro, i dipendenti devono lavorare almeno un terzo del loro normale orario.

Come ha spiegato un economista a Bloomberg:

“la misura supporta solo le persone che già svolgono un lavoro, quindi molte aziende probabilmente non faranno rientrare i dipendenti dal congedo. Prevediamo che la disoccupazione salirà a circa l’8% e potrebbe anche aumentare”.

Goldman Sachs Group vede stime anche peggiori. Le sue previsioni parlano di circa 1,3 milioni di lavoratori che beneficeranno del piano dopo ottobre, mentre 2,2 milioni passeranno dal licenziamento alla disoccupazione. Ciò lascerebbe il tasso di disoccupazione al 9%, più del doppio del livello attuale.

Scenario cupo per il prossimo futuro

Gli analisti avevano già messo in guardia il Regno Unito sulla possibilità di vedere impennare il numero di nuovi disoccupati di ben oltre gli attuali 700.000.

La politica di protezione dei posti di lavoro in vigore finora ha sostenuto più di 9 milioni di posti di lavoro, ma a un costo di 39 miliardi di sterline.

I legislatori conservatori hanno quindi mostrato preoccupazione per la spesa da sostenere per mantenere la misura. Il debito nazionale, infatti, ha già raggiunto il livello record di oltre 2.000 miliardi di sterline.

Gli ultimi dati hanno mostrato che il Regno Unito ha ora preso in prestito di più da quando è stato imposto il blocco nazionale a marzo che durante l’intero anno successivo alla crisi finanziaria del 2008-2009.

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