Regionali Calabria: il centrodestra a rischio scissione rimette in gioco il PD?

Alessandro Cipolla

16 Dicembre 2019 - 16:28

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Elezioni regionali Calabria: nel centrodestra il forzista Mario Occhiuto sarebbe pronto a correre per conto proprio dopo il veto su di lui da parte di Matteo Salvini, con la possibile divisione che potrebbe rimettere in gioco il PD.

Regionali Calabria: il centrodestra a rischio scissione rimette in gioco il PD?

Le elezioni regionali in Calabria del prossimo 26 gennaio fino a pochi giorni fa sembravano essere destinate ad avere un esito scontato: visti i sondaggi, per il centrodestra una comoda vittoria appariva essere quasi fuori discussione.

Al momento però la coalizione a poco più di un mese non ha ancora un candidato con la scelta della figura giusta che più passa il tempo e più assomiglia a una sciarada. L’unica certezza a riguardo è che nel Risiko delle elezioni regionali del 2020 la Calabria nel centrodestra spetterebbe a un esponente di Forza Italia.

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Silvio Berlusconi ha quindi incoronato come candidato in pectore Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e fratello del deputato forzista Roberto, sul quale però è calato un veto irremovibile da parte di Matteo Salvini.

L’ex premier messo alle strette dal suo alleato, è ora alla ricerca di un nuovo candidato da proporre alla coalizione con il nome più caldo che sarebbe quello di Jole Santelli, altra deputata azzurra e fino a pochi giorni fa vicesindaco di Cosenza.

Il passo indietro da parte di Silvio Berlusconi ha però indispettito i fratelli Occhiuto, con Mario adesso pronto a presentarsi per conto proprio sostenuto da tre liste civiche e Roberto che sarebbe in attesa di un segnale da Mara Carfagna per dire addio a Forza Italia.

Regionali Calabria: centrodestra a rischio scissione

Il sondaggio Swg del 12 dicembre in merito alle elezioni regionali in Calabria sembrerebbe non lasciare spazio a dubbi: il centrodestra unito avrebbe oltre dieci punti di vantaggio rispetto al centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle dato molto più indietro.

Se contiamo poi che il Partito Democratico dovrebbe sostenere l’imprenditore Pippo Callipo e il governatore uscente Mario Oliverio potrebbe presentarsi ugualmente come candidato indipendente, ecco che per il centrodestra la strada appare essere tutta in discesa visto anche il mancato accordo tra centrosinistra e 5 Stelle.

L’ipotesi di una scissione nel centrodestra potrebbe però rimettere tutto in gioco, anche perché annusata l’aria Oliverio si è detto pronto a un passo indietro a patto che Callipo faccia altrettanto, per individuare poi un candidato terzo e condiviso.

Al momento Mario Occhiuto appare convinto ad andare per conto proprio, con Matteo Salvini che è altrettanto fermo nel suo veto verso il sindaco vista la questione del dissesto finanziario che riguarda il comune di Cosenza.

Tra i due fuochi c’è Silvio Berlusconi, che sta cercando di arrivare a una soluzione che possa andare bene sia all’alleato leghista sia ai suoi, visto che Roberto Occhiuto è tra quei parlamentari che potrebbero seguire Mara Carfagna nel caso di un suo addio a Forza Italia.

Intanto la data del 26 gennaio si avvicina sempre più e nel centrodestra regna l’incertezza: anche se il vantaggio sembrerebbe essere molto ampio, il rischio di fare harakiri in politica è sempre in agguato.

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