Le conseguenze economiche (e non) della Catalexit. Per gli analisti di ING la vittoria del Sì al referendum avrà ripercussioni peggiori a quelle della Brexit.
E se la Catalexit divenisse realtà? Siamo in grado di prevedere le conseguenze economiche del tanto discusso referendum?
Sono stati gli analisti di ING a rispondere, almeno in parte a queste domande. L’allarme è stato immediato: la Catalexit in Spagna potrebbe avere conseguenze più imponenti di quelle causate dal referendum sulla Brexit nel Regno Unito.
A pochi giorni dalla fatidica data del 1° ottobre, la questione Catalexit si fa sempre più infuocata. Il braccio di ferro tra Barcellona e Madrid continua ad occupare le prime pagine dei giornali mentre gli scontri e le manifestazioni si fanno sempre più frequenti mentre sono ancora in molti a chiedersi se un referendum sull’indipendenza ci sarà davvero.
Incertezza, crollo della spesa per consumi, forte flessione degli investimenti e abbandono dell’Unione europea sono soltanto alcune delle conseguenze economiche che un referendum sulla Catalexit potrebbe avere.
Il referendum ci sarà?
Non è una novità la volontà di indipendenza nutrita dal governo di Barcellona e dalla Catalogna in generale. Più e più volte la regione spagnola ha tentato di staccarsi dalla Spagna di Rajoy e di rendersi autonoma e, dopo anni di lotte, il momento potrebbe essere arrivato con il referendum sulla Catalexit.
Qualche settimana fa il parlamento catalano ha approvato la legge sul referendum per l’indipendenza della Catalogna con 72 voti a favore, 12 astensioni e nessun voto contrario.
Quali conseguenze ha avuto questa approvazione? La reazione di Madrid non si è fatta attendere e, dopo il ricorso di incostituzionalità richiesto da Rajoy, la Consulta spagnola ha sospeso il decreto sul referendum per la Catalexit che dovrebbe tenersi il prossimo 1° ottobre.
La palla è passata nuovamente alla Catalogna che ha a sua volta approvato la cosiddetta “Legge di rottura” con la quale ha tracciato la strada da intraprendere in caso di vittoria del Sì al referendum - quest’ultimo è tuttavia divenuto illegale dopo la sospensione del decreto.
A far tremare, poi, è stato il blitz compiuto dalla Guardia Civil a Barcellona, che ha portato sia all’arresto di 14 dirigenti, sia al sequestro di 10 milioni di schede del referendum. Immediata le conseguenze sulla popolazione catalana, che non è soltanto scesa in strada in segno di protesta ma ha anche assediato diversi agenti della Guardia nella sede del ministero economico.
Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras ha ammesso come l’organizzazione del referendum sulla Catalexit sia diventata più complicata ma ha ribadito con tono fermo l’intenzione di andare comunque avanti. Il tutto nonostante Madrid abbia offerto più soldi a Barcellona in cambio dell’abbandono delle mire indipendentiste.
Le conseguenze della Catalexit
Se la Catalogna riuscirà a dar vita al referendum del 1° ottobre e se in tal sede si pronuncerà a favore della Catalexit, le conseguenze economiche, sociali e politiche non tarderanno a rendersi evidenti.
Secondo ING la secessione della regione dal governo centrale di Madrid aprirebbe le porte ad un periodo di estrema incertezza e potrebbe determinare effetti peggiori di quelli causati dal referendum sulla Brexit. Proprio tale incertezza si ripercuoterebbe innanzitutto sul settore privato che tuttavia non sarebbe l’unico ad essere colpito.
#1 - Consumi e investimenti
Una delle immediate conseguenze della Catalexit potrebbe riguardare i consumi delle famiglie catalane che probabilmente subirebbero un’improvvisa quanto imponente flessione secondo ING.
“Il punto di partenza quando si analizzano gli effetti della Catalexit sui consumatori riguarda l’incertezza. Un recente sondaggio condotto da Metroscopia ha mostrato che il 62% degli intervistati teme per il futuro della regione, mentre soltanto il 31% si dice eccitato”,
ha affermato la nota della banca.
L’istituto ha fatto notare come l’incertezza generata dal referendum sulla Catalexit andrebbe a ripercuotersi immediatamente sui consumi privati. Non sapendo cosa li aspetta i cittadini inizierebbero a risparmiare in via precauzionale il che farebbe crollare la domanda.
Per non parlare poi di cosa potrebbe accadere dove i timori dei cittadini si tramutassero in panico: la corsa agli sportelli potrebbe dover richiedere, tra le conseguenze, anche l’introduzione del controllo sui capitali, fanno notare gli esperti.
L’incertezza dei consumatori nel post-Catalexit si ripercuoterebbe ovviamente sull’incertezza delle imprese e dei loro investimenti che subirebbero una battuta d’arresto pericolosa. In questo caso qualsiasi sintomo di instabilità politica potrebbe piombare gli investimenti esteri più che quelli nazionali.
#2 - Addio all’Ue?
L’approvazione del referendum sulla Catalexit, e dunque la separazione di Spagna e Catalogna, avrebbe come immediato effetto l’abbandono dell’Ue da parte di Barcellona in pieno stile Brexit, cosa che potrebbe avere conseguenze all’interno dello stesso mercato unico europeo.
Sono moltissime le compagnie straniere, come quelle catalane, che temono di finire fuori dal mercato unico. Gli investimenti potrebbero essere definitivamente spostati al di fuori della regione con ovvie ripercussioni dal punto di vista economico.
Le società più colpite potrebbero essere quelle che basano le loro attività sull’export verso l’Unione europea. Negli ultimi 3 anni l’Ue ha rappresentato il 65% dell’export e il 70% degli investimenti esteri in Catalogna. Per quest’ultima, infatti, le conseguenze di un referendum per l’indipendenza potrebbero risultare più pesanti di quelle della Brexit per il Regno Unito.
Non si esclude, ad oggi, che le conseguenze della Catalexit potrebbero oltrepassare i confini regionali ed estendersi anche agli altri membri dell’Ue e al commercio europeo in generale. Per ora, fanno notare da ING, l’evento rappresenta una novità più assoluta poiché nonostante le somiglianze con la Brexit, i fondamentali alla base delle richieste di indipendenza sono differenti.
Nel caso britannico abbiamo assistito ad un Paese che ha scelto di lasciare l’Unione europea. Nel caso spagnolo stiamo assistendo alla volontà di una regione di rendersi indipendente dal proprio Stato (lasciando solo di riflesso l’Ue).
Il prossimo passo sarà innanzitutto capire se un referendum per l’indipendenza si terrà davvero il 1° ottobre o se il governo di Madrid impedirà definitivamente la consultazione giudicata ormai illegale. Alla luce della fermezza catalana, però, viene da chiedersi quanto sarà probabile una Catalexit e quanto le conseguenze del referendum potrebbero rivelarsi davvero così terribili, per la regione e per l’intera Unione europea.
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