Reddito di emergenza, quanto spetta: prime indiscrezioni sull’importo

Antonio Cosenza

4 Aprile 2020 - 16:25

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Reddito di emergenza: la Catalfo ha spiegato che l’importo sarà simile a quello del reddito di cittadinanza. Si pensa ad un sostegno di circa 600,00€ per chi non ha altri redditi e non percepisce ammortizzatori sociali.

Reddito di emergenza, quanto spetta: prime indiscrezioni sull’importo

Reddito di emergenza: mentre sembra essere confermato che la domanda si potrà presentare per mezzo di autocertificazione ci sono ancora dei dubbi in merito agli importi della misura che verrà introdotta con il Decreto Cura Italia di aprile per dare un sostegno economico a tutti coloro che non hanno un reddito e che non percepiscono altri ammortizzatori sociali.

Un aiuto che - come confermato dal Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo - dovrebbe interessare una platea di circa 3 milioni di persone e necessiterà di uno stanziamento di risorse non inferiore ai 3 miliardi di euro.

Il reddito di emergenza, quindi, rappresenterà una sorta di estensione del reddito di cittadinanza, fermo restando che coloro che già beneficiano di quest’ultimo ammortizzatore sociale non potranno fare domanda per il REM.

Ed è proprio il reddito di cittadinanza che, parola della Catalfo, potrebbe essere utilizzato come parametro per il calcolo dell’importo che verrà riconosciuto a titolo di reddito di emergenza per tutto il periodo di crisi.

Vediamo in che modo si partirà dal reddito di cittadinanza per quantificare l’importo del reddito di emergenza analizzando quanto dichiarato in merito dal Ministro Catalfo.

Reddito di emergenza: quale sarà l’importo?

Mentre per il bonus riconosciuto ai titolari di Partita IVA si parla di circa 800,00€ (mentre il mese scorso è stato di 600,00€), per coloro che andranno a percepire il reddito di emergenza - chi lavora in nero compreso - la cifra dovrebbe essere più bassa.

Come spiegato dalla Catalfo, infatti, verrà utilizzata come parametro di riferimento “la Quota A del reddito di cittadinanza”.

Come noto, il reddito di cittadinanza si compone di due voci: la Quota A che consiste in un’integrazione del reddito e la Quota B riconosciuta a titolo di rimborso delle spese per il canone di locazione o per un’eventuale quota del mutuo.

Per la prima si parla di un’integrazione fino a 500,00€ per la persona sola, con la possibilità di un aumento a seconda della numerosità del nucleo familiare; per la seconda quota, invece, l’importo massimo a cui si ha diritto, indipendentemente dal numero dei componenti della famiglia, è di 280,00€.

La Catalfo ha spiegato che per il reddito di emergenza si intende partire dalla Quota A e salire leggermente; ecco perché si pensa - ed è molto probabile che ci si avvicini a questa cifra - ad un bonus non superiore ai 600,00€.

D’altronde tenendo conto delle risorse a disposizione - 3 miliardi di euro - e della platea di interessati - circa 3 milioni di persone - è ovvio che se si vuole riconoscere il reddito di emergenza per almeno due mensilità (con possibilità di proroghe qualora la crisi dovesse durare per diversi mesi) non bisognerà andare oltre il suddetto importo.

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