Reddito di cittadinanza, modulo Rdc-Com Au per ricevere l’assegno unico: chi deve utilizzarlo e come

Simone Micocci

31/05/2022

01/06/2022 - 12:32

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Reddito di cittadinanza: sul sito dell’Inps è disponibile il modello Rdc - Com Au con cui sbloccare (o aumentare) il pagamento dell’assegno unico per figli a carico.

Reddito di cittadinanza, modulo Rdc-Com Au per ricevere l’assegno unico: chi deve utilizzarlo e come

Reddito di cittadinanza, l’Inps ha messo finalmente a disposizione il modello Rdc - Com Au.

Meglio tardi che mai verrebbe da dire: dopo mesi, infatti, si sblocca la situazione riferita a quei nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza che non hanno ancora ricevuto la prima mensilità di assegno unico, o comunque per coloro che lo hanno percepito in misura inferiore.

Come già trattato, chi prende il reddito di cittadinanza ha solitamente diritto in automatico all’assegno unico per figli a carico, senza dunque necessità di avanzare richiesta all’Inps. Tuttavia, non sempre è così in quanto ci sono delle situazioni che bloccano, del tutto o in parte, il pagamento dell’assegno unico nel Rdc.

Questo perché all’Inps mancano alcune informazioni, le quali non possono essere recuperate dai dati già in possesso dell’Istituto, ossia quelli comunicati al momento della domanda del reddito di cittadinanza o con l’ultimo aggiornamento dell’Isee.

A tal proposito, l’Inps ha realizzato un modello, denominato Rdc - Com Au, con il quale il beneficiario del reddito di cittadinanza potrà comunicare i suddetti dati mancanti sbloccando così il pagamento della cosiddetta integrazione dell’assegno unico (visto che per chi prende il reddito di cittadinanza non viene pagato per intero).

Dopo una lunga attesa il modello Rdc - Com Au è disponibile sul sito dell’Inps, come annunciato con messaggio n. 2261/2022.

Messaggio n. 2261/2022 dell’Inps
Clicca qui per scaricare il messaggio Inps con tutte le informazioni per l’invio del modello Rdc - Com Au.

A cosa serve il modello Rdc - Com Au

Come visto sopra, il modello Rdc - Com Au serve per fornire all’Inps le informazioni mancanti per l’erogazione dell’assegno unico per i figli a carico, sia minorenni che maggiorenni under 21. Senza queste informazioni, infatti, l’Inps non può valutare se si ha diritto o meno all’assegno unico, né tantomeno ne può calcolare l’effettivo importo spettante.

Tale adempimento, quindi, vale - a seconda dei casi - per non perdere parte o l’intero beneficio spettante.

Modello Rdc - Com Au: chi deve inviarlo

Non tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza devono utilizzare questo modello per avere diritto alla parte di assegno unico spettante.

Generalmente, infatti, l’Inps riesce a liquidare l’assegno unico d’ufficio senza necessità di reperire ulteriori informazioni rispetto a quelle già indicate nella domanda di reddito di cittadinanza e nell’ultima Dsu ai fini Isee.

Non è così quando:

  • nel nucleo familiare è presente un figlio maggiorenne under 21 non disabile. In questo caso, infatti, bisogna comunicare all’Inps se sussistono le condizioni che consentono l’erogazione dell’assegno unico universale ai maggiorenni, ad esempio se questo sta frequentando un corso di studi oppure risulti disoccupato (regolarmente iscritto al centro per l’impiego);
  • quando il nucleo familiare è composto da un solo genitore, ossia nel caso di genitori separati, divorziati o comunque non conviventi;
  • per dichiarare che entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, e quindi hanno diritto alla relativa maggiorazione pari a 30,00 euro per figlio con Isee inferiore ai 15.000 euro, per poi ridursi progressivamente fino ad arrivare a zero con Isee di 40.000 euro e superiore;
  • per dichiarare di soddisfare le condizioni che danno diritto alla maggiorazione riconosciuta a coloro che hanno un Isee inferiore a 25.000 euro (il che è scontato per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza) e nel 2021 hanno fruito, da parte di almeno un componente del nucleo familiare, degli assegni al nucleo familiare.

Modello Rdc - Com Au: che succede se non si invia

A seconda delle casistiche ci sono differenti conseguenze per chi non invia il modello Rdc - Com Au.

Ad esempio, per i figli maggiorenni il suddetto modello è fondamentale per consentire la prosecuzione del beneficio al compimento della maggiore età. Senza modello Rdc - Com Au, dunque, l’Inps non paga l’assegno unico per la parte riferita ai figli maggiorenni presenti nel nucleo.

Nel caso del nucleo composto da un solo genitore, invece, il modello è necessario per far sì che l’intero assegno unico possa essere pagato con il reddito di cittadinanza. Diversamente, si ha diritto al solo 50% dell’integrazione, mentre per la restante parte serve l’apposita domanda di assegno unico inviata dall’altro genitore.

Serve poi inviare il modello Rdc - Com Au per rivendicare il diritto alle due suddette maggiorazioni: in caso contrario l’importo dell’assegno unico sarà inferiore rispetto a quello effettivamente spettante.

Come inviare il modello Rdc - Com Au

Il modello Rdc - Com Au può essere inviato in autonomia dall’area personale MyInps (clicca qui per accedere al servizio), previa autenticazione con Spid, Cie o Cns. In alternativa ci si può avvalere del supporto di un patronato.

La domanda può essere inviata dai genitori presenti nel nucleo familiare, o comunque dai figli maggiorenni (quando la comunicazione riguarda informazioni a loro riferite).

Quando inviare il modello Rdc - Com Au

È importante inviare il modello in oggetto entro il 30 giugno prossimo, così che l’Inps possa procedere anche al riconoscimento degli importi relativi alle mensilità arretrate, con decorrenza dunque da marzo.

Diversamente, l’integrazione Rdc/Au effettivamente spettante sarà pagata dall’Inps solamente a partire dal mese successivo alla data di presentazione del modello.

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