La Camera ha approvato una mozione che impegna l’esecutivo a modificare il sistema Rc auto: cambiano le tariffe e i tempi per ricevere il risarcimento dei danni.
Il Parlamento è al lavoro per una revisione del sistema Rc auto, in particolare per l’introduzione di nuove tariffe per gli automobilisti, nuove regole e tempistiche ridotte per la richiesta di indennizzo dopo un sinistro.
Il pacchetto di misure ha come obiettivo l’armonizzazione dei prezzi dell’assicurazione auto in tutte le Regioni italiane, lo snellimento della burocrazia per la richiesta di rimborsi e il contrasto alle frodi.
Nel 2024, infatti, i sinistri stradali denunciati alle compagnie di assicurazione hanno superato quota 2,5 milioni, con un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Un dato che fa riflettere riguarda poi le frodi: secondo l’ultimo rapporto Assicurazione Italiana 2024/2025 diffuso da ANIA, circa un quarto delle denunce presenta elementi di sospetto.
Rc auto: verso una tariffa unica nazionale?
Uno dei punti principali della mozione approva dalla Camera riguarda proprio l’intervento sulle tariffe Rc auto che, ad oggi, si differenziano non solo per tipologia di mezzo ma anche per localizzazione territoriale.
La misura vuole armonizzare le tariffe e ristabilire l’equilibrio da Nord a Sud: secondo i deputati dell’opposizione, infatti, gli automobilisti che abitano nelle regioni settentrionali pagano premi più bassi rispetto a quelli delle regioni meridionali, a prescindere dal numero di sinistri.
A tale proposito, il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli ha proposto l’introduzione di una tariffa assicurativa unica per chi non commette incidenti da almeno dieci anni. La mozione approvata dalla maggioranza di Governo, però, non prevede una tariffa unica nazionale, ma una vera e propria revisione del sistema Rc auto, che punti a introdurre modifiche tali da riequilibrare il meccanismo tenendo conto del reale rischio di sinistro e dei progressi tecnologici nel monitoraggio dei veicoli.
Anche la scelta di contrastare l’uso improprio di targhe straniere ha ricevuto grande risonanza, mentre sono state bocciate le mozioni dell’opposizione che chiedevano una riforma più ampia del sistema.
La reazione delle associazioni dei consumatori
La revisione del meccanismo tariffario della Rc auto ha attirato l’attenzione delle associazioni dei consumatori. In particolare il Codacons ha sottolineato come i prezzi siano in continuo aumento, senza un giustificato motivo: “Rispetto a gennaio 2022 - spiega l’associazione - le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 17,5%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 415 euro del secondo trimestre del 2025, con un aumento di ben 62 euro a polizza”.
Secondo Assoutenti, invece, per ridurre concretamente le tariffe Rc auto è necessario “superare il meccanismo del risarcimento diretto e arrivare a una vigilanza assicurativa efficace”.
Nuove tempistiche per richiede il risarcimento danni
Un’altra novità importante sull’assicurazione auto arriva dal più ampio disegno di legge sulla concorrenza che prevede la revisione dei tempi entro i quali il danneggiato può avanzare richiesta di indennizzo alla compagnia assicurativa. L’ipotesi più accreditata al momento prevede una riduzione drastica delle tempistiche che passerebbero dagli attuali 2 anni (come previsto dal Codice civile) a una finestra temporale di soli 90 giorni.
Il taglio delle tempistiche per ottenere il risarcimento dei danni ha un duplice obiettivo: da un lato snellire la burocrazia e costringere chi subisce un incidente stradale a muoversi con la massima tempestività; dall’altro lato mira a contrastare le frodi assicurative.
Rc auto, nuove misure di contrasto alle frodi assicurative
Nel pacchetto di riforma del sistema Rc auto, oltre alle tariffe e ai tempi per la richiesta di risarcimento, ci sono anche una serie di misure volte a contrastare le frodi assicurative.
Per esempio, è stato introdotto l’obbligo di indicare i testimoni presenti nel momento del sinistro, soprattutto in caso di danni materiali. Con le nuove regole, l’obbligo viene esteso anche ai casi di lesioni personali.
Vengono poi previsti controlli più rigorosi sulle riparazioni per evitare preventivi troppo elevati e verificare la congruità delle spese al danno subito.
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