Ravvedimento operoso 2023, come sanare i debiti pagando meno

Nadia Pascale

8 Marzo 2023 - 10:23

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Nel caso in cui ci siano debiti fiscali è possibile pagare meno attraverso gli istituti deflattivi del contenzioso, tra questi vi è il ravvedimento operoso 2023.

Ravvedimento operoso 2023, come sanare i debiti pagando meno

Chi commette irregolarità fiscali può sanare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso, considerato uno degli strumenti deflattivi per il contenzioso tributario, insieme all’autotutela e agli altri strumenti di pace fiscale generalmente messi a disposizione del contribuente per una proficua collaborazione tra Erario e contribuente.

Il ravvedimento consiste nel pagamento spontaneo di quanto dovuto, a tali somme si aggiungono però gli interessi legali. Il vantaggio consiste in una riduzione delle sanzioni previste per tali irregolarità. L’entità della riduzione dipende dal momento in cui si procede alla regolarizzazione della posizione. Il ravvedimento operoso è disciplinato dall’articolo 13 del decreto legislativo 472 del 1997, nel tempo la disciplina ha comunque avuto delle modifiche e tra queste ricordiamo il ravvedimento speciale introdotto con la legge di bilancio 2023 e che tratteremo nel prosieguo. Ecco le varie forme di ravvedimento e i vantaggi che si possono ottenere.

Cos’è il ravvedimento operoso e qual è la disciplina generale e limiti

Il ravvedimento operoso disciplinato dall’articolo 13 e 13 bis del decreto legislativo 472 del 1997, permette di:
regolarizzare i versamenti insufficienti o omessi e altre eventuali irregolarità fiscali;
• beneficiare della riduzione delle sanzioni.

Per poter regolarizzare la posizione è necessario provvedere anche all’adempimento omesso, ad esempio registrazione del contratto di locazione.

Con la legge di stabilità del 2015 sono stati eliminati dei paletti che antecedentemente erano in vigore. Di conseguenza, oggi è possibile ottemperare al ravvedimento operoso 2023 anche nel caso in cui:
• l’irregolarità sia già stata constatata e notificata;
• siano iniziate attività di verifica, controllo, ispezioni;
• sia stato comunicato l’avvio di un’attività di accertamento.

I limiti attualmente in vigore prevedono l’impossibilità di accedervi nel caso in cui sia stato notificato l’atto di liquidazione e di accertamento, comprese le comunicazioni inerenti i controlli automatici e formali previste dagli articoli 36-bis e 36-ter del DPR n. 600/1973.

Il ravvedimento operoso può essere anche di tipo frazionato (decreto legge 34 del 2019) e consente di regolarizzare la posizione con il Fisco poco alla volta applicando sanzioni e interessi in modo proporzionale. Questa modalità può essere applicata solo per le imposte gestite dall’Agenzia delle Entrate, mai per i tributi locali o per i diritti camerali.

Tipologie di ravvedimento operoso

Esistono diverse tipologie di ravvedimento operoso, o meglio, in base al termine temporale entro il quale si esercita la facoltà, si applicano sanzioni diverse. Per quanto riguarda invece gli interessi, per tutte le diverse formule viene applicato nella misura dell’interesse legale che per il 2023 è fissata al 5%. Ricordiamo la formula per il calcolo degli interessi:

imposta*tasso di interesse legale*giorni di ritardo/365.

Vediamo in sintesi le diverse soluzioni per il ravvedimento operoso.

Ravvedimento sprint
Il ravvedimento sprint è esercitato entro il 14° giorno dalla data della scadenza del versamento. In questo caso la sanzione è applicata su base giornaliera in misura dello 0,1% al giorno, quindi fino a un massimo dell’1,4% della sanzione prevista per tale ritardo o omissione.

Ravvedimento breve
Il ravvedimento breve può essere esercitato dal 15° al 30° giorno dalla scadenza, prevede l’applicazione della sanzione, pari all’1,5%, cioè 1/10 del 15%.

Ravvedimento trimestrale
Questa tipologia può essere attivata tra il 30° e il 90° giorno dal momento in cui doveva essere perfezionato l’obbligo fiscale e prevede l’applicazione di una sanzione dell’1,67%, pari a 1/9 del 15%.

Ravvedimento annuale
Si perfeziona tra il 90° giorno e l’anno e prevede l’applicazione di una sanzione pari al 3,75%, cioè 1/8 del minimo che oltre il 90° giorno è del 30%.

Ravvedimento biennale
Si applica per i versamenti che sono eseguiti entro il termine di presentazione della dichiarazione per il periodo di imposta successivo rispetto a quello per il quale si esercita il ravvedimento operoso o, se non è prevista la successiva dichiarazione, entro due anni dall’omissione. In questo caso la sanzione è del 4,29%, cioè 1/7 della sanzione prevista che in questo caso sarebbe il 30% dell’importo dovuto.

Ravvedimento lunghissimo o ultrabiennale
Si applica in caso di regolarizzazione dell’omesso o imparziale versamento se sono trascorsi più di due anni dal termine del pagamento. In questo caso la sanzione è del 5% pari a 1/6 del minimo della sanzione prevista per tale irregolarità.

Ravvedimento speciale legge di bilancio 2023

È stato introdotto con la legge di bilancio 2023, rientra tra le misure di pace fiscale, consente di regolarizzare le cartelle esattoriali in corso al 2021 e negli anni precedenti, beneficiando di sanzioni ridotte. Rientrano tra le cartelle regolarizzabili con il ravvedimento speciale 2023:

  • tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate;
  • violazioni sulle dichiarazioni dei redditi;
  • violazioni per mancata fatturazione.

Non si può chiedere il ravvedimento speciale in caso di dichiarazioni non presentate, cioè omesse.
Con il ravvedimento speciale è possibile ottenere la riduzione delle sanzioni a un 1/18 della sanzione prevista.
Per regolarizzare la posizione è possibile provvedere al pagamento del dovuto:

  • entro il 31 marzo 2023 in unica soluzione;
  • pagamento a rate, in questo caso le rate sono trimestrali e le scadenze iniziano il 31 marzo, proseguono 30 giugno, 30 settembre, 20 dicembre, 31 marzo di ogni anno. Per chi sceglie i pagamenti rateali vi è l’applicazione di un ulteriore tasso di interesse del 2% sulle rate successive alla prima.

Il mancato pagamento di una rata porta alla decadenza dal beneficio. Di conseguenza il debito viene iscritto a ruolo e si applica la sanzione intera del 30% dell’importo non versato. Naturalmente anche in questo caso si applica l’interesse legale in misura del 5%.

Il ravvedimento speciale ha però dei limiti, infatti non si può accedere nel caso in cui siano stati notificati:

  • atti di liquidazione;
  • atti di accertamento o di recupero;
  • contestazioni;
  • applicazione delle sanzioni;
  • debiti collegati ad attività finanziarie o patrimoniali all’estero.

Per accedere al beneficio del ravvedimento speciale è necessario presentare istanza per ottenere il saldo dei propri debiti con il fisco.

Come effettuare il pagamento per il ravvedimento operoso 2023

Ricordiamo che per il pagamento degli importi dovuti per il ravvedimento operoso si usano:

  • modello F24 per imposte sui redditi, imposte sostitutive, Iva, Irap, imposta sugli intrattenimenti;
  • modello F23 per imposta di registro e altri tributi indiretti;
  • modello F24 Elide per tributi, sanzioni e interessi inerenti la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili, imposta ipotecaria, tasse ipotecarie, imposta di bollo e sanzioni per l’aggiornamento dei registri immobiliari e il rilascio di certificati e copie.

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