Criptovalute in rosso, ma buone notizie dal Giappone

C. G.

28 Maggio 2018 - 15:44

Le quotazioni delle maggiori criptovalute tornano a scambiare in rosso mentre il Giappone si prepara ad ampliare il mercato.

Criptovalute in rosso, ma buone notizie dal Giappone

Le quotazioni delle maggiori criptovalute in circolazione sono tornate a scambiare in profondo rosso.

Il prezzo del Bitcoin, solo per fare un esempio, ha ripreso a viaggiare sulla soglia dei $7.200, mentre Ethereum è sceso sui $537 e Ripple sta annaspando su quota $0,58.

Eppure, anche nel corso delle ultime giornate le quotazioni delle criptovalute più famose al mondo non hanno certo brillato e il mercato ha continuato a viaggiare il presa alla debolezza.

In un clima non particolarmente ottimale per gli asset digitali, però, il Giappone ha scelto di aprirsi ancor di più al fenomeno, fornendo supporto a quella parte di mercato ancora ottimista in merito al futuro andamento delle quotazioni principali.

Criptovalute: l’andamento dei giganti del mercato

Come accennato, il prezzo del Bitcoin ha risentito totalmente della sfiducia degli investitori ed è stato costretto ad inabissarsi ancora una volta sotto la soglia degli $8.000. Dal 21 maggio ad oggi la quotazione della criptovaluta più famosa al mondo ha perso più di 14 punti percentuali ed è passata da quota $8.500 a quota $7.200.

Non è andata meglio alla quotazione di Ripple, che nello stesso arco di tempo ha portato a casa una perdita dl 18% circa. La cosiddetta criptovaluta delle banche ha flirtato nuovamente con quota $0,70 ma è poi tornata a scambiare fino a quota $0,56.

In deciso calo anche il prezzo di Ethereum. In questo caso la quotazione ha messo a segno una perdita di circa 20 punti percentuali scivolando dai 707 dollari del 21 maggio scorso a quota $536.

Le novità dal Giappone

Le quotazioni delle criptovalute più famose al mondo stanno continuando a scambiare in rosso, senza dare peso alcuno alle novità in arrivo dal Giappone. Come accennato il Paese ha scelto di compiere nuovi passi in avanti verso una progressiva apertura al fenomeno virtuale.

La Financial Services Agency (FSA) ha già fornito a 16 exchange criptovalutari la licenza necessaria per operare. Stando a quanto riportato dalle ultime notizie internazionali, a queste piattaforme potrebbero ora aggiungersene altre 8: le richieste pervenute saranno valutate proprio dalla citata FSA.

Le criptovalute che verranno scambiate sono quattro, ossia: Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin. Un ulteriore passo in avanti nei confronti del fenomeno virtuale che potrebbe fornire nuovo supporto ad un mercato ancora poco propenso al recupero dei massimi di fine 2017.

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