Questo segnale tecnico ha riacceso l’entusiasmo a Wall Street, ma non tutti si fidano: l’ultima volta è scattato poco prima del crollo del 2007. Ecco cosa aspettarsi a Piazza Affari.
Questo segnale anticipa il recupero dei mercati. C’è da fidarsi? L’S&P 500 ha messo a segno un rimbalzo a V, risalendo del 13% dai minimi del 7 aprile. Un rally che ha riacceso l’ottimismo anche tra gli investitori di Piazza Affari, ma va analizzato con attenzione, visto il contesto globale instabile. Nonostante il passo indietro di Trump sui dazi e le parole rassicuranti sull’indipendenza della Fed, le incognite non mancano. E pesano sul mercato azionario globale, dunque anche sulla Borsa Italiana.
Nei primi 100 giorni di presidenza di Trump, Wall Street ha lasciato sul campo il 7,9%: è la seconda peggior performance da oltre 70 anni, superata solo dal crollo del 1973 sotto Nixon, quando l’America è entrata in recessione ed è stata travolta dallo scandalo Watergate. Oggi, quella stessa fiducia scricchiola ancora: solo il 41% degli americani approva l’operato del presidente, il dato più basso mai registrato da un neoletto dagli anni Cinquanta a oggi.
Attenzione dunque ai livelli chiave: l’indice S&P 500 sta testando una resistenza critica, uno spartiacque che potrebbe decidere le sorti del mercato nel medio-breve termine, con effetto domino su alcuni titoli quotati a Milano (quelli più sensibili al ciclo economico Usa). [...]
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