Questi sono i Paesi dove hai più tempo libero. La classifica dell’equilibrio tra vita privata e lavoro

Simone Micocci

16 Giugno 2025 - 12:05

L’Italia è tra gli ultimi Paesi europei per equilibrio tra vita privata e lavoro. Ecco dove c’è più tempo libero e la classifica completa.

Questi sono i Paesi dove hai più tempo libero. La classifica dell’equilibrio tra vita privata e lavoro

Conciliare il lavoro con la vita privata è difficile per molti italiani, che lamentano orari prolungati e stress eccessivo.

A quanto pare, però, non si tratta soltanto di una percezione personale o di un problema legato a esigenze individuali. L’Italia è effettivamente tra gli ultimi Paesi in Europa per l’equilibrio vita-lavoro.

A stabilirlo è uno studio di Remote, aggiornato con i dati raccolti nel 2023, che ha elaborato l’European Life-Work Balance Index e stilato una classifica di 30 Paesi.

Qui, il Belpaese è quart’ultimo, con un equilibrio tra vita privata e lavoro peggiore della Polonia ma leggermente migliore dell’Ungheria. Ecco cos’ha pesato in questo risultato e quali sono i Paesi che si distinguono per maggiore tempo libero e serenità.

La classifica dell’equilibrio tra vita privata e lavoro

Come anticipato, l’Italia si posiziona al 27° posto per equilibrio tra vita privata e lavoro, peraltro con un distacco di soli pochi punti rispetto alle ultime posizioni. Ai primi posti troviamo invece Lussemburgo e Spagna, che mantengono rispettivamente la medaglia d’oro e quella d’argento come negli anni passati. Un risultato ancora più eccezionale se si pensa che si tratta delle uniche nazioni europee a conservare il posto nella top 10. La classifica completa è la seguente:

  1. Lussemburgo;
  2. Spagna;
  3. Francia;
  4. Norvegia;
  5. Danimarca;
  6. Paesi Bassi;
  7. Regno Unito;
  8. Estonia;
  9. Slovenia;
  10. Islanda;
  11. Svizzera;
  12. Germania;
  13. Belgio;
  14. Lettonia;
  15. Finlandia;
  16. Bulgaria;
  17. Serbia;
  18. Bielorussia;
  19. Croazia;
  20. Austria;
  21. Grecia;
  22. Repubblica Ceca;
  23. Portogallo;
  24. Irlanda;
  25. Monaco;
  26. Polonia;
  27. Italia;
  28. Ungheria;
  29. Slovacchia;
  30. Romania.

I Paesi dove i lavoratori hanno più tempo libero

Per elaborare l’indice di equilibrio tra lavoro e vita privata i ricercatori hanno ponderato diversi fattori, dalle ferie ai congedi, passando ovviamente per gli orari di lavoro di lavoro medi. Per individuare la soddisfazione e il benessere del personale, inoltre, è stata valutata anche la retribuzione in caso di malattia, insieme all’inclusività e all’eventuale presenza di un salario minimo. Il Lussemburgo si è distinto per tutte le categorie analizzate, totalizzando un punteggio complessivo di 85,26, quasi 7 punti in più rispetto alla seconda posizione.

Gli elementi che hanno influito maggiormente sul risultato sono però:

  • il congedo di maternità (retribuzione del 100% per 20 settimane);
  • le ferie obbligatorie (26 giorni);
  • l’indice di felicità (7,4).

La Spagna, in seconda posizione con un punteggio di 78,63, si distingue invece per l’efficiente assistenza sanitaria pubblica e per il salario minimo (9,02 dollari l’ora nel 2023), che oggi è ulteriormente aumentato.

La Francia, che guadagna il terzo posto in classifica salendo di due posizioni, ha invece un indice di 77,19. Oltre al salario minimo, spicca per l’elevato numero di ferie, circa 36 giorni l’anno. È qua che i lavoratori hanno più tempo libero secondo la classifica, anche se la migliore conciliazione della vita privata con quella professionale va comunque al Lussemburgo.

L’Italia tra gli ultimi Paesi d’Europa

L’equilibrio tra lavoro e vita privata in Italia è decisamente carente. L’assenza del salario minimo e la scarsa inclusività sono i fattori che pesano maggiormente, ma come si può immaginare il punteggio italiano non spicca neanche negli altri parametri. Una situazione simile viene restituita da un sondaggio di Gallup, condotto nel 2025, in cui l’Italia si posiziona al 24° posto tra i Paesi europei. Continuano a pesare le basse retribuzioni e la poca inclusività.

L’unico fattore positivo è l’assistenza sanitaria pubblica, mentre il nostro Paese penalizza i lavoratori in fatto di ferie, orari di lavoro e congedi. Come se non bastasse, c’è un grave divario tra lavoratori e lavoratrici.

Il report 2025 di Hays Italia evidenzia infatti che l’86% delle donne fatica a conciliare la vita lavorativa, lamentando scarsa flessibilità oraria e pochi congedi, con gli impegni familiari, soprattutto la gestione dei figli e dei genitori anziani. In questo caso, per quanto il welfare del personale possa essere migliorato, a pesare è soprattutto una suddivisione sbilanciata dei compiti di cura nelle famiglie italiane.

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