Questi nuovi dati dimostrano che Putin e nei guai. Oggi più che mai

Ilena D’Errico

5 Novembre 2025 - 21:06

I dati parlano chiaro: i guai di Putin sono molto più grandi di quanto non vorrebbe far credere al mondo.

Questi nuovi dati dimostrano che Putin e nei guai. Oggi più che mai

La Russia fa di tutto per far credere il contrario, ma la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni occidentali stanno deteriorando l’economia del Paese in modo implacabile. L’impegno bellico di Mosca e la propaganda russa sembrano sicuramente far credere il contrario - e di fatto non sarà la crisi a far arrestare l’avanzata su Kiev - ma le difficoltà economiche cominciano a farsi sentire e anche a vedersi. I nuovi dati mostrano in modo chiaro che Putin è nei guai, per quanto si sforzi di convincere i cittadini russi che tutto stia procedendo alla grande.

Fino a che punto l’economia della nazione potrà essere sacrificata in nome della guerra? Oggi più che mai la Russia avrebbe bisogno di concentrarsi sullo sprint finale, visto l’andamento dell’assedio di Kiev e il continuo temporeggiare diplomatico. D’altra parte, la risposta ucraina - con l’aiuto dell’Occidente - sta avendo un effetto decisamente più imponente di quanto ci si aspettasse, colpendo l’economia russa anche sul lungo termine. Indipendentemente da ciò che accadrà quando terminerà il conflitto, e ancora non lo possiamo capire, la ripresa sarà lunga e difficile per entrambi i Paesi.

Putin è nei guai, lo dicono questi dati

Il settore energetico è altamente strategico, un campo di battaglia sensibile in qualsiasi conflitto o trattativa, ma per quanto riguarda la guerra tra Russia e Ucraina assume un’importanza davvero centrale. Entrambi i Paesi hanno infatti un ruolo considerevole nell’approvvigionamento di materie prime da parte dei Paesi esteri, europei in primis, motivo per cui gli sforzi congiunti per la tregua sono così alti. D’altra parte, ci sono vari schieramenti geopolitici che interferiscono, poggiando anche sulla necessità stessa di controllare il più possibile le fonti energetiche e assicurarsi almeno il fabbisogno nazionale.

Alla fine, ogni nazione cerca di tutelare i propri interessi, come è sempre stato durante ogni guerra, non importa con quanti morti. Ciononostante, l’Europa si è mostrata un fronte compatto nell’emanciparsi dalle forniture energetiche russe e i risultati cominciano a vedersi, anche se come ha detto Zelensky le sanzioni che agiscono più velocemente sono gli incendi nelle raffinerie russe. Di fatto, a dispetto dell’inferiorità numerica ed economica, Kiev continua a mettere a segno colpi funzionali agli impianti russi.

Come riportato dall’istituto di ricerca finlandese Centre for research on energy and clean air, nel mese di settembre 2025 la Russia ha venduto molto meno petrolio e gas rispetto all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. I ricavi risultanti dall’esportazione di queste materie prime sono scesi a 546 milioni di euro al giorno, il minimo dall’inizio della guerra. Le esportazioni del greggio sono tenute in piedi sostanzialmente da Cina e India, ma mentre la prima mostra di voler incrementare gli acquisti, Nuova Delhi ha cautamente ridotto i flussi.

L’impatto sul Paese è sostanziale, considerando che il 30% circa delle entrate russe nell’ultimo decennio è stato coperto proprio dai combustibili fossili. È la fonte principale dell’economia di Mosca, tant’è che a ottobre il Fondo monetario internazionale ha ridotto le previsioni di crescita del Pil dallo 0,9% allo 0,6% (a fronte di una crescita del 4,3% nel 2024). Non poteva essere diversamente, visto che le esportazioni di benzina sono scese del 70%, quelle del carburante per le navi del 35%, quelle del diesel dell’11% e quelle del cherosene del 3%.

Un risultato ottenuto principalmente dagli attacchi dei droni ucraini, che hanno colpito circa la metà dei più grandi impianti della nazione. C’è ancora da vedere, poi, l’impatto del nuovo pacchetto di sanzioni di Bruxelles e della presa di posizione statunitense contro due delle principali compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil, i cui beni sul territorio Usa saranno congelati.

Argomenti

# Russia
# Guerra

Iscriviti a Money.it

Money Awards Logo

Le votazioni ai Money Awards sono aperte!

Registrati su Money.it e vota la tua azienda preferita ai People's Money Awards 2025!

Vota ora