Una casa d’aste ha recentemente messo in vendita un esemplare di 100 lire a quasi 7.000 euro. Scopriamo di che moneta si tratta e come riconoscerla
È un periodo particolarmente caldo per gli appassionati di numismatica e per i collezionisti.
Nel corso degli ultimi 10 giorni si sono tenute alcune aste in cui sono stati messi in palio pezzi di grande valore come l’aureo di Marco Aurelio del secondo secolo d.C. (base di partenza 20.000 euro circa), le 5 sterline della Regina Vittoria del 1839 e le “nostre” 100 lire Vetta d’Italia, una delle monete più belle della storia nazionale.
È il momento di scoprire perché queste 100 lire che compiono un secolo di vita proprio quest’anno sono così speciali.
Le 100 lire Vetta d’Italia
Le 100 lire d’oro soprannominate “Vetta d’Italia” vennero coniate nel 1925 per celebrare i 25 anni di regno del sovrano Vittorio Emanuele III. Un traguardo che nessuno dei suoi predecessori di casa Savoia riuscì a raggiungere.
Per realizzare l’opera venne coinvolto Aurelio Mistruzzi che decise di porre sul rovescio della moneta la cima del monte Vetta d’Italia, a quei tempi ritenuta il punto più a nord del nostro Paese. Sopra la vetta venne coniato un fante con una Vittoria alata nella mano destra, a simboleggiare i sacrifici dei soldati italiani, e intento a piazzare la bandiera sabauda sulla sommità.
Ai lati più bassi troviamo le date 1915 e 1918 insieme al valore della moneta, alla scritta Vetta d’Italia e al nome del modellista Mistrvzzi e dell’incisore del conio, Attilio Motti.
Sul fronte compaiono il volto del sovrano, accompagnato dalle scritte VITT – EM – III e Re d’Italia, e le date 1900 e 1925.
Un esemplare di quella che è forse la più amata delle monete del Regno d’Italia è stato proposto qualche giorno fa in una prestigiosa casa d’aste a 6.500 euro.
Mettere le mani su uno dei 5mila esemplari realizzati è dunque difficile ma non impossibile. Riuscirci è un vero investimento per il futuro. Nel 2017 la moneta era valutata circa 6.000 euro. In appena 8 anni il valore è salito di 500 euro e tutto fa pensare che sia solo l’inizio dell’ascesa.
Attenzione alle 100 lire Minerva
Le 100 lire Vetta d’Italia non sono l’unica moneta con questo valore nominale a valere una piccola fortuna.
Un pezzo da collezione da non farsi scappare sono le 100 lire Minerva risalenti al 1955. Ovvero la moneta arrivata per sostituire le versioni delle lire circolanti in quel periodo.
Un esemplare con grande importanza storica, quindi, ma anche con una tiratura molto bassa che ne fa salire il valore fino a 1.300 euro se in ottimo stato di conservazione. Riconoscere una 100 lire Minerva è molto semplice.
Sul verso troviamo un ulivo, il simbolo della pace, mentre sul retro è raffigurata l’omonima dea, emblema di saggezza e giustizia.
1, 2 e 5 lire
Facendo un passo indietro a livello cronologico, vale la pena notare che esistono altre tre monete in lire particolarmente ricercate dai collezionisti, tutte risalenti al biennio 1946-1947.
Le 2 lire del 1947, ad esempio, hanno raggiunto una quotazione di circa 1.800 euro, mentre 1 lira dello stesso anno è valutata 1.500 euro. Valgono invece circa 1.200 euro le 5 lire del 1946 realizzate in un materiale denominato “Italma” (Italiano Alluminio Magnesio).
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