Una delle verdure che gli italiani consumano più spesso è stracolma di pesticidi. Scopriamo qual è e come ridurre i rischi per la salute
La cucina italiana è il simbolo delle dieta mediterranea, uno dei regimi alimentare più sani e consigliati in assoluto.
Un regime alimentare che prevede il consumo di almeno due porzioni di verdura al giorno (meglio se una cruda e una cotta) per garantire all’organismo la giusta quantità di minerali, fibre, vitamine e antiossidanti.
E tra i prodotti con i migliori valori nutrizionali in assoluto ci sono gli spinaci, disponibili tutto l’anno e vera e propria “miniera” di nutrienti utili per il funzionamento del corpo.
Purtroppo, però, proprio gli spinaci sono anche la verdura più contaminata dai pesticidi al mondo secondo un’autorevole ricerca americana. Scopriamo perché e cosa possiamo fare per continuare a mangiarli senza mettere a repentaglio la nostra salute.
Gli spinaci sono la verdura più contaminata in assoluto
Tutti gli anni i consumatori e le aziende di prodotti alimentari attendono con ansia lo studio dell’Environmental Working Group (EWG) sulla concentrazione di pesticidi nei cibi che arrivano ogni giorno sulle nostre tavole. Uno studio che mette in fila i 12 prodotti più contaminati, soprannominati in Italia come la “sporca dozzina”.
Ebbene nella classifica del 2025 a prendersi la poco ambita prima posizione sono stati proprio gli spinaci, risultati più contaminati delle fragole, da anni in vetta alla graduatoria per quantità e numero di pesticidi.
La buona notizia per noi italiani è che la maggior parte delle contaminazioni rilevate dalla ricerca statunitense (in 3 campioni su 4 di spinaci sono state trovate tracce di pesticidi) era relativa a un prodotto pericoloso che è vietato nei territori dell’Unione Europea.
Come pulire gli spinaci e dire addio ai pesticidi
Anche se la specifica contaminazione rilevata da EWG potrebbe non riguardarci direttamente, ciò non toglie che il rischio pesticidi sia alto anche negli spinaci che mangiamo di solito.
Per questo motivo gli esperti consigliano di lavare sempre gli spinaci con acqua corrente e foglia per foglia, per rimuovere le tracce di sporco e detriti e, una volta completata l’operazione, di lasciarli in ammollo per quindici minuti in una soluzione a base di acqua e bicarbonato di sodio (con le dosi di un cucchiaio di bicarbonato per ogni litro) o, in alternativa, in una di acqua e aceto bianco.
Terminato il quarto d’ora di ammollo sarà sufficiente risciacquare le verdure con acqua corrente fresca e asciugarle con un canovaccio o una centrifuga per insalata.
Dopo questi passaggi avremmo quasi sicuramente rimosso la maggior parte dei pesticidi presenti.
Come cuocere gli spinaci
Per ridurre ulteriormente i rischi di contaminazione possiamo puntare anche sulle proprietà di due tipi di cottura: la bollitura e la cottura al vapore.
Una ottima idea è quella di far bollire una pentola con poca acqua, aggiungere un pizzico di sale e poi far cuocere gli spinaci per 3-4 minuti. Così riusciremo anche a eliminare i pesticidi idrosolubili e a conservare la maggior parte delle proprietà nutrizionali della verdura.
Ugualmente efficace è la cottura al vapore. Il vapore è in grado di togliere le tossine e alcuni residui di pesticidi. In più ci aiuterà a eliminare i grassi presenti nei cibi mantenendone intatto l’apporto vitaminico.
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