Quest’anno si venderanno meno computer, vediamo perché

Niccolò Ellena

2 Settembre 2022 - 15:59

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Secondo le stime di Idc, le vendite di PC a fine 2022 diminuiranno del 12,8% e quelle dei tablet del 6,8%. Per il 2023 è previsto un calo complessivo del 2,6%

Quest’anno si venderanno meno computer, vediamo perché

L’attuale situazione geopolitica sta avendo un impatto disastroso sul settore tecnologico; in particolare la pandemia di Covid-19, l’inflazione, la crisi in Ucraina e quella dei semiconduttori hanno contribuito a rallentare le vendite del settore. Ciò è stato confermato da Idc, azienda statunitense di ricerche tecnologiche, che ha pubblicato un rapporto dal titolo Worldwide Quarterly Personal Computing Device Tracker all’interno del quale gli analisti affermano che nel corso del 2022 e del 2023 verranno venduti molti meno PC e tablet.

La proiezione realizzata sostiene che alla fine di quest’anno le vendite, se paragonate a quelle di fine 2021, saranno inferiori del 12,8%, ossia saranno di 305,6 milioni di unità, una cifra significativamente più bassa rispetto all’anno precedente.

È migliore, seppur relativamente, la situazione dei tablet, che caleranno “soltanto” del 6,8%, saranno venduti cioè in 156,8 milioni di unità.

Recentemente l’azienda, specializzata in trend del settore tecnologico, ha pubblicato anche uno studio equivalente in materia di smartphone, nel quale è stato dipinto un simile scenario, sempre negativo, ma al quale è possibile dare una spiegazione diversa.

I PC, generalmente, non sono beni che sono fatti per essere sostituiti con la stessa frequenza degli smartphone, che invece sono talvolta beni meno durevoli. Il prezzo dei PC è inoltre tendenzialmente più alto di quello di uno smartphone, il che li rende economicamente più difficili da sostituire a parità di qualità.

A parte queste ragioni si affiancano altre di natura macroeconomica: la crisi globale legata alla pandemia di Covid-19, alla guerra in Ucraina e alla crisi dei semiconduttori si è abbattuta in maniera netta su questo settore: a causa della mancanza dei microchip, ad esempio, molte aziende tecnologiche hanno dovuto rallentare i loro ritmi produttivi, diminuendo di conseguenza le vendite.
Anche il conflitto che sta avendo luogo in Ucraina ha sicuramente contribuito a rallentare le vendite, specialmente nell’Europa orientale.

Secondo gli analisti questo trend negativo non si invertirà prima del 2024: le stime del 2023 sono infatti - seppur in minor misura - negative, è previsto infatti un calo complessivo delle vendite di PC e tablet del 2,6%.

Ciò che secondo gli analisti potrebbe aiutare il mercato a rialzarsi sono lo smart working, che richiede di avere un computer efficiente e aggiornato, e gli aggiornamenti necessari programmati dalle case produttrici, che dopo un certo numero rendono il dispositivo obsoleto.

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