Quanto guadagnano gli attori di Hollywood e perché sono in sciopero

Giorgia Bonamoneta

14 Luglio 2023 - 23:04

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Si allargano le proteste contro il settore cinematografico, dopo gli sceneggiatori anche gli attori hanno aderito allo sciopero. Ecco quanto guadagnano e perché stanno scioperando.

Quanto guadagnano gli attori di Hollywood e perché sono in sciopero

Gli attori di Hollywood si uniscono agli sceneggiatori e scioperano. È stato il sindacato degli attori a votare l’unione con il sindacato degli sceneggiatori per uno sciopero congiunto. È il primo in 60 anni per portata, tanto da causare l’interruzione della produzione dell’industria dell’intrattenimento.

Così per la prima volta da sessant’anni si terrà il primo sciopero congiunto di attori e sceneggiatori, il più grande sciopero negli ultimi quarant’anni dopo lo sciopero degli attori contro l’industria cinematografica e televisiva del 1980. Si tratta di uno sciopero che coinvolgerà 160.000 attori di Hollywood e non solo.

Ma perché gli attori di Hollywood e gli sceneggiatori stanno scioperando? Nel frattempo gli studi di produzione si dicono delusi dal fatto che i sindacati di attori sceneggiatori si siano riuniti per scioperare contro di loro invece di continuare il dialogo, un dialogo che ha respinto offerte di aumento di stipendi e protezioni sanitarie e pensionistiche.

Lo sciopero aggraverà le situazioni economiche di diversi studi e quindi in generale di chi lavora nell’industria dello spettacolo che dipende dagli introiti. Le condizioni raggiunte però non soddisfano i sindacati degli artisti e lo sciopero prosegue.

Quanto guadagnano gli attori di Hollywood?

Immaginare gli attori di Hollywood scioperare per motivi economici crea un cortocircuito con quello a cui siamo abituati a vedere della loro vita. Solitamente gli attori di Hollywood sono circondati dal lusso, ma non sempre è così che va la carriera di un attore. Oltre all’ingaggio iniziale, che può variare dalla produzione alla distribuzione nelle sale o sul piccolo schermo, un attore può arrivare a prendere stipendi molto differenti, così come i guadagni sulla repliche.

C’è il contratto durante la fase di produzione, il pagamento delle ore trascorse sul set, il contratto che varia a seconda della produzione e il mercato di riferimento, il ruolo dell’attore e guadagni dalle repliche. Va detto che sono gli interpreti principali, le superstar, a ottenere gli assegni più cospicui. In alcuni casi, come per le produzioni televisive, gli attori non guadagnano nulla sulle repliche.

Ci sono casi in cui gli attori guadagnano bene, come nel caso delle serie tv più famose, ma sono poche rispetto a tutte le altre. “Friends” per esempio è una serie tv degli anni ’90 che è stata riproposta come replica in televisione molte volte e in tutto il mondo. I protagonisti riescono a guadagnare solo dalle repliche televisive circa 20 milioni di dollari all’anno. Esempio opposto è quello de “La famiglia Brady” che dalle repliche non guadagna nulla.

Perché gli attori di Hollywood stanno scioperando?

Non è la prima volta che gli attori e gli sceneggiatori di Hollywood scioperano, ma è la prima volta che lo fanno insieme raccogliendo migliaia di lavoratori del settore cinematografico e della produzione video. Negli anni ’80 furono gli attori a scioperare e dopo quarant’anni questi tornano al fianco degli sceneggiatori. I maggiori sindacati di categoria chiedono da diverse settimane una migliore contrattazione.

Sono almeno 160.000 gli attori che parteciperanno allo sciopero e che, insieme allo sciopero degli sceneggiatori, potrebbero mettere in ginocchio il settore della produzione e dell’intrattenimento. L’associazione di rappresentanza di questi ha voluto sgridare attori e sceneggiatori spiegando loro interrompere la produzione non giova alle richieste.

Gli studios si dicono delusi, ma attori e sceneggiatori sembrano voler continuare imperterriti a richiedere una giusta retribuzione e un contratto che li tuteli dall’utilizzo della loro immagine senza consenso e senza retribuzione; complice anche l’ascesa dell’intelligenza artificiale e dei servizi di streaming che hanno abbassato gli stipendi di tutte le figure del settore, favorendo al contrario la quantità alla qualità della produzione.

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