Quanto guadagna un vigile urbano? Gli stipendi della Polizia Locale

Simone Micocci

27 Ottobre 2025 - 17:41

Quanto prende di stipendio un dipendente della Polizia locale (o municipale)? Ecco le tabelle retributive per i vigili urbani, a cui si sommano le varie indennità.

Quanto guadagna un vigile urbano? Gli stipendi della Polizia Locale

Quanto guadagna oggi un vigile urbano? Una domanda che continua ad attirare grande curiosità, soprattutto in un momento in cui il dibattito sugli stipendi del pubblico impiego e sul rinnovo dei contratti è tornato al centro dell’agenda politica.

Come prima cosa va detto che oggi è più corretto parlare di agenti della Polizia locale, il cui trattamento economico è stabilito dal Ccnl Funzioni Locali, recentemente aggiornato, che oltre a introdurre aumenti dello stipendio tabellare ha previsto nuove indennità per valorizzare le responsabilità e la complessità delle funzioni svolte.

Lo stipendio di un agente della Polizia municipale varia in base alla categoria e all’anzianità di servizio, ma anche al Comune di appartenenza: un agente inquadrato nella categoria C1 parte da circa 1.780 euro lordi al mese, ma la cifra può crescere sensibilmente grazie a indennità, straordinari e progressioni economiche. Inoltre, le città metropolitane - come Roma, Milano e Torino - riconoscono spesso compensi più alti rispetto ai piccoli Comuni, anche in virtù del maggiore carico di lavoro e della complessità dei servizi gestiti. A influire, inoltre, è la presenza di turni notturni, servizi esterni e retribuzioni di risultato, voci che possono portare il reddito mensile netto a superare anche i 2.000 euro per gli agenti più esperti o per chi ricopre ruoli di comando.

A tal proposito, in questa guida aggiornata analizzeremo quanto guadagna oggi un vigile urbano, quanto varia la busta paga tra agenti, ispettori e dirigenti, e come cambiano le retribuzioni nel tempo in base ai livelli contrattuali e all’anzianità di servizio, con tabelle aggiornate e un confronto tra lordo e netto per ciascuna categoria.

Stipendio agenti Polizia Locale

Lo stipendio della Polizia locale, come per ogni altra categoria del pubblico impiego, varia in base a ruolo, competenze, anzianità di servizio e Comune di appartenenza. La retribuzione è stabilita dal Contratto collettivo nazionale di lavoro Funzioni locali, rinnovato di recente con la previsione di incrementi tabellari e nuove indennità per valorizzare il lavoro svolto dagli operatori sul territorio.

Alla base della carriera troviamo l’agente semplice (inquadrato in categoria C1), che rappresenta il primo livello economico della Polizia locale. Per questa posizione è prevista una retribuzione tabellare di 1.782,74 euro lordi al mese, corrispondenti a circa 1.400 euro netti, per dodici mensilità più la tredicesima.

Livello Qualifica Anzianità media Lordo mensile Netto stimato
C1 Agente semplice 0–3 anni 1.782,74 1.400
C2 Agente 4–6 anni 1.823,88 1.430
C3 Agente scelto 7–10 anni 1.872,48 1.470
C4 Assistente 11–15 anni 1.935,00 1.520
C5 Assistente scelto Oltre 15 anni 1.999,15 1.560

Stipendio ispettori e dirigenti Polizia Locale

Salendo nella scala gerarchica si accede alla categoria D, riservata ai laureati e a chi ricopre ruoli di coordinamento o comando. Qui le retribuzioni si fanno più alte, con differenze significative in base al grado e alla complessità dell’incarico.

Livello Qualifica Anzianità media Lordo mensile Netto stimato
D1 Vice Ispettore 0–5 anni 1.934,36 1.500
D2 Ispettore 6–10 anni 2.025,66 1.600
D3 Vice Commissario 11–15 anni 2.212,81 1.750
D5 Comandante 16–20 anni 2.403,29 1.850
D6 Dirigente Oltre 20 anni 2.569,18 1.980

Le indennità che fanno la differenza

Tuttavia, lo stipendio base rappresenta soltanto una parte della retribuzione complessiva di un agente della Polizia locale. Oltre alla paga tabellare, infatti, la busta paga include diverse indennità accessorie che possono incidere in modo significativo sul reddito finale, soprattutto nei Comuni di grandi dimensioni.

La più comune è l’indennità di servizio esterno, riconosciuta a chi svolge quotidianamente attività operative su strada, come la regolazione del traffico, la vigilanza urbana o gli interventi in caso di incidenti. Il suo valore varia da un minimo di 1 a un massimo di 10 euro al giorno, a seconda dell’amministrazione e della continuità del servizio.

Un’altra voce rilevante è l’indennità di funzione, prevista per il personale inquadrato nelle categorie C e D, che serve a compensare il livello di responsabilità e coordinamento connesso al ruolo. L’importo massimo stabilito dal contratto può raggiungere i 3.000 euro lordi l’anno, cioè circa 250 euro mensili.

Per gli ispettori, i vicecommissari e i comandanti di Polizia Locale si aggiunge inoltre la retribuzione di posizione e di risultato, che tiene conto della complessità organizzativa del comando e dei risultati ottenuti durante l’anno. Gli importi medi vanno da 3.000 a 9.500 euro annui per la categoria C e possono arrivare fino a 16.000 euro per la categoria D, con differenze determinate anche dalla dimensione dell’ente e dal numero di agenti coordinati.

A queste somme si sommano ancora le maggiorazioni per lavoro straordinario, che variano dal 15% al 50% a seconda della fascia oraria e dei giorni di servizio, e i compensi per i turni notturni, festivi o di vigilanza esterna, molto frequenti nei corpi di Polizia locale delle grandi città. In media, queste voci possono aggiungere tra 150 e 300 euro netti al mese a seconda dell’intensità dei turni.

Come anticipato, e come si può notare da questa ulteriore analisi, le differenze territoriali incidono in modo sensibile sulla busta paga di un vigile urbano. Nei Comuni metropolitani come Roma, Milano, Torino, Napoli o Firenze, dove i carichi di lavoro sono maggiori e la presenza su strada è continua, gli agenti possono contare su retribuzioni complessive più alte rispetto ai colleghi dei piccoli centri. Qui pesano non solo le indennità aggiuntive, ma anche i premi di produttività e la contrattazione decentrata integrativa, che in alcuni casi prevede bonus legati alla sicurezza urbana o al raggiungimento di obiettivi di efficienza amministrativa.

Nel complesso, un agente con esperienza che opera in un contesto urbano particolarmente grande può arrivare a percepire oltre 2.000 euro netti al mese, mentre un comandante o un dirigente in un grande Comune può superare facilmente i 2.500 euro, con prospettive di ulteriore crescita in vista del prossimo rinnovo di contratto (triennio 2025-2027).

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