Quanti soldi avrebbe ogni persona se la ricchezza fosse distribuita equamente in Italia?

Simone Micocci

27 Maggio 2025 - 18:13

Cosa succederebbe se distribuissimo in egual misura la ricchezza delle famiglie italiane? Avresti molti più soldi rispetto a oggi.

Quanti soldi avrebbe ogni persona se la ricchezza fosse distribuita equamente in Italia?

Ti sei mai chiesto quanti soldi avresti laddove la ricchezza in Italia fosse suddivisa in modo perfettamente equo? Una domanda sicuramente provocatoria, ma importante in quanto pone l’attenzione su un tema fondamentale, quello della diseguaglianza economica.

Basti pensare, infatti, che secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia - riferiti al 2023 - la ricchezza complessiva delle famiglie italiane ammonta a 11.286 miliardi di euro.

Una cifra elevata ma non distribuita equamente, tanto che secondo il rapporto Oxfam il più ricco della popolazione possiede quasi il 60% della ricchezza nazionale, mentre la metà più povera si divide appena il 7%. Eppure, se si prendesse questa “torta” da 11.286 miliardi e la si spartisse in modo paritario tra tutti i cittadini, ogni persona avrebbe diritto a quasi 192.000 euro.

A tal proposito, vale la pena approfondire come è davvero distribuita la ricchezza in Italia e quanti soldi invece ci sarebbero laddove ci fosse un’equa - ma ovviamente utopica - distribuzione della ricchezza.

Quanta ricchezza avrebbe ogni italiano se fosse divisa equamente?

Come anticipato, secondo Bankitalia - nel report annuale sulla ricchezza dei settori istituzionali in Italia - la ricchezza netta complessiva delle famiglie italiane nel 2023 ha raggiunto quota 11.286 miliardi di euro, cifra calcolata considerando per ciascuno il patrimonio accumulato sotto forma di immobili, risparmi, titoli, azioni, fondi pensione, per poi sottrarre al tutto le passività come mutui e prestiti.

Ma cosa succederebbe laddove questo patrimonio venisse suddiviso in parti uguali? Secondo il censimento Istat del 2023 sono 58.971.230 i residenti in Italia, il che significa che avrebbero 191.365 euro a testa. In pratica, una famiglia media composta da due adulti e due figli avrebbe diritto a una ricchezza complessiva di circa 765.000 euro, una cifra a cui gran parte degli italiani non si avvicina neppure lontanamente.

Se invece volessimo effettuare una distribuzione media tra le circa 26,3 milioni di famiglie presenti in Italia, indipendentemente dal numero dei componenti quindi, ci sarebbe per ciascuna una ricchezza di 429.372 euro.

Ma la realtà è molto diversa: non serve neppure ricordarlo, ma la maggior parte delle persone possiede molto meno di queste cifre, mentre solo una piccola parte della popolazione controlla una fetta enorme della ricchezza nazionale.

Chi possiede davvero la ricchezza in Italia?

Come visto sopra, almeno teoricamente ogni italiano potrebbe contare su circa 191.000 euro di patrimonio se la ricchezza del Paese venisse suddivisa in parti uguali. In pratica, però, la realtà è molto diversa, visto che la ricchezza in Italia è concentrata in modo estremo nelle mani di una minoranza.

Secondo i dati diffusi da Oxfam nel 2025, la disuguaglianza patrimoniale nel nostro Paese ha raggiunto livelli impressionanti. Il 10% più ricco della popolazione, ovvero poco meno di 6 milioni di persone, possiede da solo quasi il 60% della ricchezza complessiva: oltre 6.740 miliardi di euro. In altre parole, 1 persona su 10 controlla da sola più della metà di tutto ciò che le famiglie italiane possiedono.

All’estremo opposto, troviamo il 50% più povero della popolazione: circa 29 milioni di cittadini che, messi insieme, detengono appena il 7,4% della ricchezza nazionale.

Ma c’è un dato ancora più sorprendente: quello che riguarda lo 0,1% più ricco degli italiani. Si tratta di circa 59.000 persone, un’élite ristretta che controlla il 9,4% della ricchezza del Paese, pari a oltre 1.000 miliardi di euro. Ogni persona di questo micro-gruppo possiede in media più di 18 milioni di euro: per fare un confronto, una persona nella metà più povera della popolazione ha un patrimonio medio di circa 28.000 euro. Una differenza abissale: più di 600 volte tanto.

Se si allarga lo sguardo all’1% più ricco, si scopre che questo gruppo possiede circa un quinto dell’intera ricchezza nazionale, mentre il 5% più ricco detiene quasi la metà di tutto il patrimonio delle famiglie italiane. In sostanza, una manciata di persone possiede quanto (o più di) decine di milioni di cittadini messi insieme.

Numeri che raccontano un’Italia diseguale, una frattura sociale che si fa sempre più profonda: infatti, se da una parte i più ricchi vedono crescere i loro investimenti, immobili e capitali finanziari, gran parte della popolazione si confronta con redditi stagnanti, un mercato immobiliare sempre meno accessibile e una difficoltà crescente nell’accumulare risparmi.

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