Quante volte è stato condannato Silvio Berlusconi?

Ilena D’Errico

12/06/2023

12/06/2023 - 20:59

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Silvio Berlusconi è morto, dopo una lunga carriera politica e diversi scandali giudiziari che sono ancora discussi. Proprio oggi, facciamo chiarezza: ecco quante volte è stato condannato.

Quante volte è stato condannato Silvio Berlusconi?

Oggi ci ha lasciato Silvio Berlusconi, che di certo non ha bisogno di presentazioni. Ciononostante, è inevitabile ripercorrere la sua biografia e la sua carriera politica straordinariamente longeva. Così, le testate di tutto il mondo hanno dedicato spazio alla notizia, spesso non mancando di sottolineare, accanto al lutto, i temi più discussi della vita del Cavaliere: scandali e vicissitudini giudiziarie. Opinioni politiche a parte, la narrazione può raramente pretendere di essere del tutto oggettiva.

Anche la morte di Berlusconi, a poche ore dalla notizia, è avvolta da quelle correnti di pensiero contrastanti che con slancio e fervore tendono a estremizzare, così come accade sempre al decesso di personaggi importanti e conosciuti. Tra denigrazione e idolatria, è forse più importante fare chiarezza sulla vita di un personaggio così tanto discusso e al tempo stesso apprezzato. Sulle vicende legali di Berlusconi sono stati scritti fiumi di parole, ma quante volte è stato condannato veramente?

Quante volte è stato condannato Silvio Berlusconi

Le battaglie legali affrontate dal Cavaliere sono intricate e nebulose, soprattutto per i non addetti ai lavori, ma anche perché non è così facile superare le ideologie personali (in qualsiasi senso siano) per apprezzare la versione effettiva delle cose. In ogni caso, i fascicoli giudiziari non lasciano dubbi o discrepanze fraintendibili: Berlusconi ha ricevuto una sola condanna in tutta la sua vita.

La legge non è minimamente intaccata dall’opinione pubblica, che di certo è libera e vitale per una società, ma non possiede gli strumenti per influire sull’ordinamento. La procedura penale, così come tutto il resto della normativa vigente in Italia, sono chiare, precise e imparziali. Le accuse, i processi e il numero di udienze non hanno un effettivo valore, solo una condanna comporta nel nostro ordinamento la definizione di una colpevolezza confermata dal tribunale.

Condanna che, peraltro, potrebbe variare il suo corso fino al terzo grado di giudizio. Insomma, stando alla legge, Silvio Berlusconi ha ricevuto una condanna una sola volta, per l’imputazione di frode fiscale, essendo stato, per quel che conta, colpevole di questo reato e nulla più.

Nel dettaglio, si tratta di una condanna risalente al 2013, comminata per un processo sulla compravendita di diritti cinematografici. In relazione alla condanna, Silvio Berlusconi ha subito l’interdizione dai pubblici uffici, decadendo dalla carica di Senatore e rimanendo incandidabile fino al 2019, nonostante l’esecuzione della condanna sia terminata nel 2015.

Questa è la sola condanna definitiva che ha subito Berlusconi, di cui ha scontato 1 anno in affidamento in prova ai servizi sociali, mentre i 3 restanti anni della condanna sono stati coperti dall’indulto. È comunque vero che sono molti di più i processi che hanno visto protagonista il Cavaliere, anche se – per un motivo o per l’altro - non sono mai sfociati in una condanna.

Silvio Berlusconi, più di 30 procedimenti ma una sola condanna

A discapito della presenza di una sola condanna, sono molti di più i procedimenti penali che ha affrontato Silvio Berlusconi, il quale ha attraversato le aule dei tribunali italiani rispondendo ad accuse fortemente calde per l’opinione pubblica: associazione mafiosa, prostituzione minorile e corruzione. In ogni caso, per quanto concerne la legge, Silvio Berlusconi è da considerare innocente per ognuno di questi capi d’accusa.

Diversi processi, nel dettaglio, 13 si sono conclusi con vere e proprie assoluzioni. Meno, invece, i procedimenti archiviati, che sono 10, mentre in altri casi sono intervenuti la prescrizione, l’amnistia e la depenalizzazione del reato. Prima di approfondire più precisamente che cosa riguardano gli esiti citati, è bene ribadire la distinzione fra queste diverse conclusioni.

Brevemente, con l’assoluzione il giudice si è pronunciato sulla vicenda a lui sottoposta, esaminando le prove a disposizione e conclamando l’innocenza dell’imputato. Esistono, comunque, diverse formule di assoluzione. Per esempio, l’assoluzione può essere anche dovuta a un’insufficienza di prove. Nel nostro ordinamento, infatti, vige il principio della presunzione di non colpevolezza, in dubio pro reo.

Prescrizione e archiviazione, cosa significano queste sentenze?

La prescrizione, invece, rende impossibile procedere in quanto sono stati oltrepassati i limiti temporali previsti dalla legge. Questo istituto ha la principale funzione di assicurare la possibilità di difesa dell’imputato, ma è necessaria anche a rispettare la funzione rieducativa delle pene e a sgravare il sistema giudiziario, sollecitandolo al tempo stesso ad agire rapidamente. Non a caso, la prescrizione penale tiene conto della gravità del reato.

Tra le formule di assoluzione, poi, il giudice può considerare che “il fatto non costituisce reato”. Questo significa che l’imputato ha effettivamente commesso ciò di cui è accusato, ma il comportamento non è penalmente perseguibile.

L’archiviazione del procedimento penale, invece, dichiara l’infondatezza della querela/denuncia a carico dell’imputato. Infine, vi è l’amnistia, un istituto giuridico che estingue il reato e interrompe la condanna. Si tratta di una misura eccezionale, concessa dallo Stato tenendo conto di eventuali recidive e della gravità dei reati. Ci sono poi le depenalizzazioni, ovvero i reati che il nostro ordinamento esclude dalla materia penale, riducendoli a illeciti civili o amministrativi.

13 assoluzioni tra le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi

Tra gli svariati procedimenti che hanno visto come protagonista Silvio Berlusconi, ben 13 di questi si sono conclusi con assoluzioni piene, tra cui figurano diverse accuse di falso in bilancio, ma anche l’accusa di prostituzione minorile rispetto alla figura di Karima El Mahroug. In particolare, la magistratura ha dichiarato l’insussistenza del reato, in quanto non è stata provata la conoscenza dell’età da parte di Berlusconi. Assoluzione anche per il falso in bilancio di Medusa, per via della depenalizzazione.

Alcune delle assoluzioni, ben 10, si sono fondate sulla non sussistenza del fatto e non del reato. Tra queste, l’accusa di corruzione Sme-Ariosto/1 e di Ruby Ter. Sono invece stati archiviati diversi procedimenti per abuso d’ufficio e corruzione, ma anche l’accusa di traffico di droga e il concorso esterno in associazione mafiosa.

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