Quando una macchina ha il fermo amministrativo si può vendere?

Nadia Pascale

21 Maggio 2025 - 09:32

L’auto con il fermo amministrativo si può vendere, ma quali sono le conseguenze per acquirente e venditore? Conviene una simile scelta? Ecco i limiti e tutto ciò che c’è da sapere.

Quando una macchina ha il fermo amministrativo si può vendere?

Posso vendere la macchina anche se è sottoposta fermo amministrativo? Quali sono le conseguenze delle ganasce fiscali?

Il fermo amministrativo sulla macchina, anche meglio denominato fermo fiscale o ganasce fiscali, è un vincolo di natura cautelare imposto a un veicolo ed emesso in seguito al mancato pagamento di imposte e tributi, tra cui anche in caso di mancato pagamento del bollo auto.

Il provvedimento di fermo amministrativo iscritto al PRA (Pubblico registro automobilistico) comporta una serie di vincoli e limiti volti a “tutelare” il veicolo.

L’auto non può circolare ed essere parcheggiata su pubblica via, non può essere rottamata ed esportata. Chi dovesse circolare con auto con ganasce fiscali, se sottoposto a controlli durante la circolazione, avrà un’ulteriore sanzione amministrativa.

Ricordiamo inoltre che la Corte Costituzionale ha sancito l’obbligo di pagare il bollo auto anche per i veicoli sottoposti a fermo.

Non è, invece, imposto il divieto di vendere il veicolo, vediamo il perché di questa particolare concessione e quali sono le conseguenze per chi compra un veicolo sottoposto a fermo auto.

article137783] è un peso gravante sul bene volto a tutelare il creditore attraverso la vendita del bene stesso. Se il contribuente a cui è stato applicato il fermo non ottempera ai suoi obblighi fiscali entro un determinato tempo, si provvede alla vendita all’asta del veicolo e il ricavato si utilizza per soddisfare il creditore che può essere l’Agenzia delle Entrate o altro soggetto.

Difficilmente si arriva alla vendita all’asta, ma di fatto, già il non poter usare l’auto è un danno perché si ha un bene di nessuna utilità, sottoposto ad obsolescenza, e quindi a una perdita di valore considerevole, dovuta anche al mancato utilizzo.

L’esigenza di tutelare il valore del bene porta a vietare la rottamazione, anche se a breve potrebbero esservi delle novità perché è stato presentato il disegno di legge che prevede, in limitati casi, la possibilità di rottamare un veicolo sottoposto a fermo auto.
Sono vietati anche l’esportazione, la circolazione e il parcheggio su pubblica via. Il proprietario del bene ne diventa custode e di conseguenza deve proteggere il bene anche da svalutazioni e/o danni. Ad esempio, ne risponde nel caso in cui il bene mal custodito dovesse andare distrutto, come nel caso di un incendio.

Vendere l’auto con fermo amministrativo non è vietato, questo perché tale operazione non va a ledere il valore del bene. Il veicolo, inoltre, può essere anche oggetto di donazione. Vi sono però delle condizioni: il fermo amministrativo segue il veicolo.

Questo implica che l’acquirente avrà gli stessi limiti del precedente proprietario quindi non potrà circolare con il veicolo, non potrà rottamarlo ed esportarlo. Purtroppo a volte chi acquista, soprattutto da un privato, lo fa senza effettuare controlli e si ritrova un veicolo di fatto inutilizzabile.

Acquistare l’auto con fermo amministrativo è un affare?

Spesso è possibile acquistare veicoli con il fermo amministrativo a prezzi particolarmente convenienti, naturalmente è bene ponderare la scelta ed effettuare i controlli anche perché il fermo amministrativo non ha limiti temporali, cioè resta iscritto fino a quando non si provvede a sanare il debito fiscale.

Una volta proceduto alla vendita del veicolo con fermo amministrativo, il debito non passa all’acquirente, quindi resta l’obbligo per il venditore di adempiere. Di fatto però l’acquirente ha un bene inutile che potrebbe anche essere sottoposto a vendita forzata, inoltre il nuovo proprietario ne diventa custode con tutte le responsabilità che ne conseguono.

In alcuni casi quando il proprietario decide di vendere l’auto con il fermo amministrativo, a fronte di uno sconto sul reale valore del bene, è l’acquirente a pagare il dovuto al Fisco, in questo modo libera il veicolo dal vincolo e lo stesso può ricominciare a circolare liberamente.

Vi è una tutela per chi acquista inconsapevolmente un’auto con fermo amministrativo?

Chi ha acquistato un’auto senza essere a conoscenza del vincolo a cui era sottoposta, può chiedere la risoluzione del contratto con la restituzione delle somme già versate. La procedura nella maggior parte dei casi, visti i tempi della giustizia, molto lunga perché è necessario instaurare un vero giudizio civile.

In alternativa si può chiedere una riduzione del prezzo, ma anche in questo caso se non vi è un accordo volontario tra le parti, è necessario instaurare un giudizio.

Se il venditore ha adottato tecniche volte a nascondere la presenza del vincolo sul veicolo, può essere presentata una querela per truffa, resta però la necessità di provare tale comportamento fraudolento.

Come controllare se l’auto ha un fermo amministrativo?

Chi non vuole rischiare di acquistare un’auto con il fermo amministrativo, deve fare affidamento sulla buona fede del venditore, cosa poco saggia, oppure può chiedere una visura per prendere conoscenza di eventuali pesi gravanti sul bene.

La stessa può essere richiesta al proprietario prima della vendita, oppure ci si può recare presso una delegazione ACI, o a un’agenzia di pratiche auto, e chiedere la visura. Naturalmente è necessario fornire i dati del veicolo in modo che si possa effettuare un’indagine. Il costo della verifica presso l’ACI è di 6 euro, le agenzie pratiche auto potrebbero avere un tariffario diverso. In ogni caso prima di procedere al trasferimento di proprietà, è bene effettuare un controllo.

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