La mancanza di clausole robuste nei contratti di debito aziendale sta esponendo gli investitori a manovre aggressive tra creditori.
Nel mondo del debito societario, il tempo sembra essere arrivato per un cambio di atteggiamento da parte degli investitori. Troppo spesso, i sottoscrittori di nuove emissioni accettano contratti privi di clausole, lasciandosi esporre alla cosiddetta “violenza tra creditori” — quando un gruppo di creditori si muove rapidamente per ottenere vantaggi a scapito di altri.
Per anni è rimasto un mistero il motivo per cui molti creditori abbiano accettato tali condizioni, spesso in cambio di pochi punti base di rendimento aggiuntivo. Una scelta che, alla prova dei fatti, può rivelarsi disastrosa.
Quando la situazione finanziaria di un’azienda peggiora, clausole deboli aprono la strada ai creditori più aggressivi — spesso specializzati nell’acquisto di debito in difficoltà a sconto — per ristrutturare il capitale a proprio vantaggio. Chi invece detiene obbligazioni acquistate a prezzo pieno, con l’obiettivo di mantenerle fino a scadenza, rischia di ritrovarsi relegato nelle posizioni più basse della gerarchia di pagamento. [...]
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