Putin alla prova del voto: il caso Navalny sancirà la fine per il leader russo?

Violetta Silvestri

11 Settembre 2020 - 09:55

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Il potere di Putin si sta indebolendo? La risonanza internazionale del caso Navalny - e non solo- potrebbe costare cara al leader russo. Le elezioni regionali sono una prima prova per il dominio del presidente, finora senza rivali.

Putin alla prova del voto: il caso Navalny sancirà la fine per il leader russo?

La Russia - e Putin - sotto i riflettori internazionali. La vicenda del presunto avvelenamento dell’esponente di opposizione Navalny, infatti, sta avendo una risonanza importante in Europa e nel mondo.

Mentre UE e USA pressano il Cremlino per avere risposte chiare e indagini trasparenti, il leader russo ha già negato inchieste e coinvolgimenti politici e statali nella vicenda.

Tutto questo, proprio quando Putin deve affrontare una prova chiave per il suo consenso alle elezioni regionali russe, che preludono al voto nazionale del prossimo anno.

Il caso Navalny avrà un peso sul voto? E, soprattutto, sancirà il declino egemonico del leader russo?

Russia: voto regionale inizio della fine per Putin?

Sono giorni importanti per il leader russo. Circa un terzo dell’elettorato vota al ballottaggio che si svolge nell’arco di tre giornate a partire da venerdì 11 settembre, per scegliere rappresentanti a diversi livelli locali di Governo in 83 regioni, inclusi 18 governatori.

Gli appuntamenti elettorali, anche se circoscritti localmente, sono sempre un banco di prova per testare il consenso politico verso il Governo, soprattutto in nazioni come quella russa. Tutta l’attenzione è rivolta, ovviamente al partito di Putin.

Le elezioni si svolgono in un contesto infuocato: divampano proteste antigovernative senza precedenti nella vicina Bielorussia, fedele alleata di Putin. Inoltre, manifestazioni quotidiane si susseguono da luglio nella regione dell’estremo oriente russo di Khabarovsk, dopo l’arresto del governatore, considerato un’usurpazione di Putin. Le autorità stanno adottando tutte le misure possibili per limitare l’avanzamento dell’opposizione, affermano gli analisti.

Il Cremlino, infatti, si sente minacciato secondo alcuni esperti. Il presidente, 67 anni, ha promosso modifiche costituzionali che gli consentono di estendere il suo potere di due decenni fino al 2036, ottenendo l’approvazione dal 78% degli elettori in un referendum di luglio.

Tuttavia, la popolarità del leader russo è precipitata a un minimo storico all’inizio di quest’anno dopo un crollo dei prezzi del petrolio. La pandemia di COVID-19 ha innescato una recessione che potrebbe ridurre l’economia di circa il 4% nel 2020.

In questa cornice è emersa l’inquietante vicenda dell’avvelenamento - negato da Putin - dell’oppositore Navalny.

Effetto Navalny sulla leaderhip di Putin?

La domanda degli analisti politici è se davvero la questione Navalny possa ostacolare l’egemonia di Putin.

ll leader dell’opposizione Alexey Navalny stava lavorando sodo per favorire i candidati contrari al partito al Governo Russia Unita quando è caduto vittima in Siberia di quello che i medici tedeschi hanno identificato come avvelenamento da parte dell’agente nervino militare Novichok.

La Russia finora non è riuscita a indagare sul caso, affermando di non avere prove che Navalny, 44 anni, sia stato avvelenato. Il Cremlino respinge le accuse di coinvolgimento dello Stato nell’incidente.

Navalny, che ha un seguito di milioni di persone con video online che denunciano la corruzione ad alto livello in Russia, è stato ripetutamente incarcerato per aver guidato e organizzato proteste di piazza contro presunte frodi elettorali.

Come ricordato da Bloomberg, in un video girato durante il suo viaggio in Siberia e rilasciato dopo essere stato ricoverato in ospedale, ha invitato i suoi seguaci ad adottare la sua iniziativa di voto intelligente.

L’obiettivo è di incoraggiare il sostegno a candidati oppositori a Putin più ampio possibile, per sconfiggere i politici di Russia Unita. Il partito ha perso un terzo dei suoi seggi quando la tattica è stata promossa nelle elezioni del consiglio comunale di Mosca dello scorso anno.

I sostenitori di Navalny sperano che l’avvelenamento inneschi “un forte contraccolpo per accelerare seriamente l’erosione del sostegno del regime”.

Tuttavia, in Paesi come la Russia tali meccanismi non sono così scontati. Il partito di Putin potrebbe perdere voti, ma la figura del leader sarà davvero offuscata? Il consenso verso di lui è aumentato ad agosto di sei punti percentuali, arrivando al 66%.

Resta, quindi, l’interrogativo: il caso Navalny sancirà davvero la fine dello “zar” Putin?

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