Putin come mediatore tra Israele e Iran divide l’opinione pubblica: tra accuse di propaganda e realpolitik, emerge il nodo cruciale della diplomazia in un Medio Oriente in fiamme.
Sta tenendo banco in queste ore la proposta di porre Putin come interlocutore nel dialogo tra Israele e Iran.
Strali di giornalisti e benpensanti gridano allo scandalo, asserendo che Putin non sia un pacificatore ma un guerrafondaio. Posto che sui guerrafondai manifesti o nascosti a lungo potremmo dibattere, chi usa questa argomentazione dimostra una comprensione piuttosto superficiale della mediazione e della diplomazia internazionale.
E, mentre il Medio Oriente brucia sotto i colpi reciproci di Israele e Iran, il G7 si riunisce a certificare insieme la propria inerzia e la propria impotenza. Proprio come ha fatto e continua a fare l’Europa, che afferma ignobilmente di sostenere la pace solo attraverso il riarmo. [...]
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