Pseudomonas aeruginosa, allarme colliri negli Usa: perdita della vista e decessi, ecco cosa sta succedendo

Ilena D’Errico

30 Marzo 2023 - 22:55

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Allarme negli Stati Uniti per il collegamento fra l’utilizzo dei colliri e l’infezione da Pseudomonas aeruginosa: ecco cosa sta succedendo e a cosa fare attenzione.

Pseudomonas aeruginosa, allarme colliri negli Usa: perdita della vista e decessi, ecco cosa sta succedendo

Negli Stati Uniti è scattato l’allarme per i decessi e la perdita della vista di diverse persone. La causa sarebbe un batterio, lo Pseudomonas aeruginosa, e il rapido aumento delle infezioni sembrerebbe collegato all’uso dei colliri. Così diversi prodotti da banco sono stati ritirati dal commercio dai produttori, anche se non tutti direttamente collegati con le infezioni.

Ritiro dei colliri e Pseudomonas aeruginosa: cosa sta succedendo negli Stati Uniti

In base ai dati riportati dal Centers for disease control and prevention negli Stati Uniti ci sono già state 3 morti a causa dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa, mentre i contagi ammontano ad almeno 68, distribuiti in 16 stati. Fra questi, una signora di 72 anni ha perfino subito la perdita della vista dall’occhio sinistro, proprio in seguito all’utilizzo del collirio EzriCare per meno di una settimana.

EzriCare artifical tears è un prodotto da banco, composto da lacrime artificiali utili per combattere rossori e secchezza agli occhi. Per comprare questo prodotto non serve la prescrizione medica, tant’è che negli Stati Uniti è possibile acquistarlo anche online oppure nei supermercati. Le lacrime artificiali in questione sono state immediatamente ritirate dal produttore, in seguito all’allarme scattato a causa del suo collegamento con i contagi. Molte persone contagiate, infatti, hanno dichiarato di aver utilizzato questo prodotto.

Oltre a EzriCare, negli Stati Uniti sono stati ritirati anche altri colliri, seppur non direttamente collegati alle infezioni da Pseudomonas aeruginosa. In particolare, almeno 4 marchi hanno deciso di ritirare dal mercato le lacrime artificiali, probabilmente a scopo precauzionale.

Contagio Pseudomonas aeruginosa e utilizzo delle lacrime artificiali, bisogna preoccuparsi?

Ciro Costagliola, direttore della Clinica oculistica dell’Università di Napoli Federico II e consigliere della Siso (Società italiana di scienze oftalmologiche), ritiene che per il momento non sia necessario preoccuparsi eccessivamente. Il numero dei contagi è infatti piuttosto basso se rapportato con il numero di abitanti degli Stati Uniti e ai presumibili utilizzatori dello stesso collirio.

Secondo il professore si tratta a tutti gli effetti di un evento eccezionale, probabilmente dovuto alla contaminazione di alcuni flaconi. Oltretutto, ha osservato il direttore Costagliola, buona parte dei contagi da Pseudomonas aeruginosa sono rappresentati da persone anziane con sindrome dell’occhio secco. Quest’ultima danneggia l’integrità della superficie oculare, rendendola immediatamente più vulnerabile al batterio.

Contaminazione dei colliri: come contagia lo Pseudomonas aeruginosa

Lo Pseudomonas aeruginosa, peraltro, è un batterio piuttosto tenace. Presenta, infatti, una buona resistenza ai farmaci antibiotici e si diffonde senza particolari problemi in tutto l’ambiente, contaminando anche acqua, suolo e rifiuti umani. Presumibilmente la contaminazione dei colliri è quindi stata causata da agenti ambientali, entrati a contatto con le lacrime artificiali durante la manipolazione.

L’infezione provocata da questo batterio può risultare piuttosto pericolosa. La professoressa Elizabeth Connick ha infatti spiegato le proteine prodotte dallo Pseudomonas aeruginosa sono in grado di attaccare la cornea e invadere l’occhio, fino a compromettere addirittura la vista. Anche in questo caso, il pericolo maggiore è per le persone più fragili e coloro che hanno un sistema immunitario indebolito, motivo per cui è fondamentale evitare la contaminazione nelle strutture sanitarie.

Il ritiro dei colliri (peraltro non venduti in Italia, anche se acquistabili online) secondo gli esperti è sufficiente ad arginare il problema. Il dottor Thomas Steinemann dell’American Academy of Ophthalmology ha infatti sottolineato, che di norma i colliri sono perfettamente sicuri, purché siano prodotti e utilizzati nella maniera corretta. La contaminazione, infatti, può avvenire anche dopo l’acquisto, a causa di un cattivo utilizzo.

Infezioni oculari, le precauzioni e i sintomi a cui fare attenzione

Il professor Costagliola ha dunque invitato a utilizzare alcune semplici precauzioni per evitare di contaminare i colliri con gli agenti batterici:

  • Lavare bene le mani prima dell’utilizzo;
  • evitare il contatto fra il bordo del flacone con la palpebra;
  • conservare il prodotto in un luogo fresco e asciutto;
  • non utilizzare le lacrime artificiali dopo la scadenza riportata dalla confezione;
  • preferire le confezioni monodose per evitare gli agenti irritanti.

L’utilizzo di flaconi monodose è preferibile per evitare la contaminazione, purché si ricordi di non riutilizzarli, perché la maggior parte delle lacrime artificiali monodose non contiene conservanti (proprio come Ezri Care) ed è quindi più probabile la colonizzazione.

Anche riguardo ai sintomi sarebbe necessario non creare allarmismi, ma contestualizzare le manifestazioni con il proprio stato di salute. Il professor Costagliola ha invitato all’attenzione soprattutto i soggetti più a rischio di contrarre infezioni oculari:

  • Portatori di lenti a contatto;
  • diabetici;
  • chi assume anticoncezionali o betabloccanti.

I sintomi dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa non sono poi molto diversi da altre infezioni oculari, si presentano principalmente come rossore, calore e secrezioni non riconducibili ad allergie o altri fastidi. In presenza di sintomi diversi dal solito, secrezioni anomale o e offuscamento della vista è quindi consigliata una visita medica.

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