Prima Assicurazioni potrebbe passare ai francesi. Quali conseguenze?

Giorgia Paccione

18 Giugno 2025 - 10:18

La compagnia insurtech italiana è al centro di una trattativa che vede Axa favorita per l’acquisizione. Manifestazioni d’interesse anche da Allianz, Generali e CNP Assurances.

Prima Assicurazioni potrebbe passare ai francesi. Quali conseguenze?

Prima Assicurazioni, tra i principali player insurtech italiani, è vicina a essere acquisita dal colosso francese Axa. Dopo una lunga fase di manifestazioni d’interesse che ha visto coinvolti anche Allianz, Generali e CNP Assurances, la trattativa sembra ormai alle battute finali, con Axa pronta a rilevare il 100% della società.

L’operazione si preannuncia ben superiore al miliardo di euro e potrebbe avere un impatto significativo sia sul settore assicurativo digitale sia sulle strategie di internazionalizzazione delle compagnie italiane. Analizziamo i dettagli dell’operazione e il contesto competitivo.

Perché Axa punta su Prima Assicurazioni

L’interesse di Axa per Prima Assicurazioni non è casuale. Il gruppo francese, già protagonista di recenti acquisizioni in Italia come quella di Nobis, punta a rafforzare la propria presenza nel segmento assicurativo digitale e a diversificare ulteriormente i canali distributivi, in linea con il piano industriale al 2026. Prima Assicurazioni, dal canto suo, rappresenta un modello di successo nel panorama insurtech: nata come Managing General Agent (MGA), distribuisce polizze per conto di compagnie terze, senza assumersi direttamente il rischio assicurativo, ma sfruttando una piattaforma tecnologica avanzata e una forte capacità di crescita.

Nel 2024, Prima ha registrato una raccolta premi di 1,3 miliardi di euro (+47% rispetto al 2023) e un risultato operativo di 104 milioni di euro. Le prospettive per il 2025 restano positive, con una raccolta premi stimata oltre 1,6 miliardi di euro e una strategia di espansione internazionale che punta a portare il 25% delle polizze vendute fuori dall’Italia entro il 2027. La società, guidata da George Ottathycal e con una compagine azionaria composta da, Teodoro D’Ambrosio, tra i fondatori del gruppo (48%), Blackstone (27%), Goldman Sachs (15%), Carlyle (2%) e il management (8%), si appresta così a vivere una nuova fase di sviluppo industriale.

Le ragioni della vendita e il contesto competitivo nel settore insurtech

La decisione di cedere il 100% di Prima Assicurazioni arriva dopo diversi tentativi parziali di apertura del capitale, tra cui la proposta di vendita di una quota di minoranza nel 2023, poi accantonata. Questa volta, la scelta di affidare il mandato di vendita a Goldman Sachs e di puntare su un’operazione totalitaria riflette la volontà degli azionisti di valorizzare al massimo l’investimento.

La trattativa ha visto una forte competizione tra i principali operatori europei: Allianz, dopo aver presentato un’offerta vincolante a fine maggio, è stata superata da Axa, mentre Generali e CNP Assurances si sono ritirate nelle fasi preliminari, nonostante valutazioni che avevano raggiunto anche 1,6 miliardi di euro. Il modello di business flessibile di Prima, la crescita accelerata e la capacità di espansione internazionale hanno reso la società particolarmente appetibile per i grandi gruppi assicurativi, interessati a rafforzare la propria presenza nel mercato digitale e a intercettare nuovi segmenti di clientela.

Prima passa ad Axa: le possibili conseguenze per il mercato

L’acquisizione di Prima Assicurazioni da parte di Axa potrebbe avere un impatto rilevante su più livelli. Per il gruppo francese, rappresenterebbe un’occasione per consolidare la leadership nel mercato assicurativo digitale italiano, integrando competenze tecnologiche e ampliando la base clienti, anche grazie alla presenza di partnership consolidate con broker, concessionarie auto e piattaforme digitali. L’operazione consentirebbe inoltre ad Axa di accelerare la propria strategia di crescita profittevole, sfruttando le sinergie tra le attività italiane ed europee e rafforzando la capacità di innovazione.

Per Prima Assicurazioni, l’ingresso in un grande gruppo internazionale potrebbe tradursi in una maggiore solidità finanziaria, nuove risorse per l’espansione all’estero e la possibilità di evolvere da MGA a compagnia assicurativa “pura”, assumendo direttamente il rischio sulle polizze e riducendo la dipendenza dai partner riassicurativi. Questo scenario aprirebbe nuove opportunità anche per il mercato B2B: imprenditori e professionisti potrebbero beneficiare di soluzioni assicurative più personalizzate, innovative e competitive, grazie all’integrazione tra tecnologia insurtech e solidità di un player globale.

Il consolidamento in atto potrebbe inoltre contribuire ad accelerare la trasformazione digitale dell’intero settore, spingendo altri operatori a investire in piattaforme tecnologiche, servizi a valore aggiunto e strategie di internazionalizzazione.

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