Prezzo del petrolio: a novembre la nuova grande discesa

C. G.

21/09/2017

Il prezzo del petrolio potrebbe tornare a perdere terreno nei prossimi mesi, soprattutto a partire da novembre. Le previsioni degli analisti.

Prezzo del petrolio: a novembre la nuova grande discesa

Il prezzo del petrolio continua a viaggiare in deciso rialzo ma secondo le più recenti previsioni degli analisti il rally dell’oro nero avrà vita breve.

Nonostantegli sforzi dell’OPEC (e una serie di altri elementi) abbiano contribuito agli attuali rialzi del prezzo del petrolio, la battaglia contro lo shale non è ancora vinta e rischia di vanificare quanto ottenuto fino a questo momento.

Gli analisti non hanno dubbi. Per evitare un nuovo crollo del prezzo del petrolio sarà necessaria una nuova estensione dello storico accordo OPEC di Vienna che ha sancito imponenti tagli alla produzione di greggio.

Cosa c’è nel futuro della quotazione e quali le previsioni degli analisti sul futuro andamento del prezzo del petrolio?

I motivi del rally attuale

Ad oggi il Brent che il Wti stanno viaggiando rispettivamente sopra $55 e $50 al barile - i ribassi attuali sono stati determinati dagli ultimi dati sulle scorte in aumento più del previsto. Il prezzo del petrolio è riuscito a recuperare parte delle perdite subite negli ultimi mesi non soltanto grazie agli sforzi dell’OPEC che ha ridotto la produzione di greggio e le sue esportazioni.

A fornire supporto alle quotazioni anche la revisione al rialzo - operata dal Cartello e dall’EIA - delle previsioni sulla domanda e sul conseguente riequilibrio del mercato. Il prezzo del petrolio ha anche giovato della diminuzione degli impianti statunitensi, il che ha segnalato la possibile riduzione della produzione.

Anche l’impatto degli uragani è stato limitato e le raffinerie stanno tornando all’operatività. La combinazione di tutti questi elementi sta spingendo alcuni analisti a prevedere un WTI a 55 dollari nel breve periodo. Non tutti, però, sono così ottimisti.

Le previsioni

Perché parte degli osservatori di mercato è convinta che il prezzo del petrolio tornerà ad indebolirsi? Uno dei principali sostenitori di questa teoria è oggi Ed Morse di Citigroup.

“La strategia (dell’OPEC, nrd) ha finalmente trovato una finestra attraverso cui funzionare. Nonostante questo l’OPEC ha chiaramente perso la sua battaglia contro lo shale nel lungo periodo”.

Nonostante tutti i fattori fino ad ora citati abbiano aiutato il recupero delle quotazioni, lo shale USA tornerà a salire soprattutto nel momento in cui i fattori stagionali si affievoliranno. In altre parole, il surplus che ha pesato sul mercato negli ultimi anni tornerà a farsi sentire.

L’unico modo per frenare la nuova discesa del prezzo del petrolio sarà una nuova e più marcata estensione dei tagli alla produzione. Innanzitutto il 22 settembre un comitato di esperti esaminerà la situazione attuale e riporterà prima del meeting OPEC di novembre.

Proprio in quell’occasione i Paesi produttori dovranno decidere se continuare con l’attuale strategia (già estesa una volta) o se imporre nuovi tagli, ancor più pesanti dei precedenti.

“Una mancata estensione dell’accordo oltre marzo avrà un impatto ribassista”,

ha affermato Helima Croft che si occupa di materie prime alla RBC Capital Markets LLC.

Soltanto in questo caso si riuscirà a limitare l’impatto della crescita della produzione statunitense e solo così si potrà impedire un nuovo forte ritracciamento del prezzo del petrolio.

Argomenti

# OPEC

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it