Prezzo del petrolio in rally: torna la fiducia

Violetta Silvestri

2 Febbraio 2021 - 12:01

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Il prezzo del petrolio torna in corsa e attende le novità dall’incontro OPEC+ di domani, 3 febbraio.

Prezzo del petrolio in rally: torna la fiducia

Prezzo del petrolio in rally: il greggio torna a sperare nella ripresa e aspetta con fiducia l’incontro OPEC+ di domani, 3 febbraio.

Le quotazioni sono in corsa di oltre l’1% dopo che i principali produttori di greggio hanno mostrato che stavano frenando la produzione più o meno in linea con i loro impegni, estendendo i guadagni in un mercato comunque scosso dalla debole domanda durante la pandemia.

Si eclissa, quindi, la tendenza al ribasso della scorsa settimana, quando il prezzo del petrolio era in frenata condizionato dalle varianti Covid, dai contagi in Cina e dai vaccini incerti.

Cosa aspettarsi dall’OPEC+ con il rialzo odierno delle quotazioni di greggio?

Il petrolio si rimette in corsa: è rally, che succede?

Prezzo del petrolio in primo piano oggi. Le due quotazioni scambiano con rialzi anche maggiori del 2% e riportano in rally il greggio.

Al momento in cui si scrive, i futures Brent sono in crescita del 2,04% a 57,48 dollari al barile e la quotazione WTI scambia a 54,67, con un rimbalzo del 2,09%.

Che succede nel settore energetico, così gravemente colpito dagli effetti della pandemia? L’impegno del mese scorso del ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, di ridurre la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno ha rafforzato i mercati globali contro l’ultimo assalto del Covid.

Un rimbalzo dei prezzi vicino alla soglia dei $ 55 al barile sta rafforzando i ricavi dei produttori.

Lo scenario, comunque, resta ancora complesso, nonostante stia crescendo la fiducia per una ripresa nel 2021. Il petrolio deve ancora affrontare un difficile contesto di domanda a breve termine. Resta alta la preoccupazione che le nuove varianti di virus porteranno a ulteriori blocchi e le implementazioni dei vaccini non procedono così agevolmente come previsto in alcuni Paesi.

Inoltre, una rinascita del Covid in Asia sta frenando una fragile ripresa dei carburanti per i trasporti, mentre il Giappone è pronto a prorogare lo stato di emergenza che copre le sue principali aree metropolitane fino al 7 marzo.

Tuttavia, i segnali di un cambio di vento ci sono. E gli USA di Biden guidano l’ottimismo.

Vandana Hari, di Vanda Insights a Singapore ha commentato:

“Il sentimento della domanda sembra aver quasi invertito la rotta, senza dubbio aiutato in gran parte da un calo sostenuto dei casi di Covid-19 e dei decessi negli Stati Uniti..Questo ha eclissato la tendenza al ribasso della scorsa settimana legata ai problemi del vaccino dell’UE”

La banca di investimento prevede che il Brent raggiungerà i 63 dollari al barile entro la seconda metà di quest’anno e i 65 dollari entro il primo trimestre del 2022.

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