Petrolio crolla: quali previsioni in vista del voto USA?

Violetta Silvestri

6 Novembre 2020 - 08:22

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Il prezzo del petrolio continua a scendere: il crollo del greggio è spinto dalla furia pandemia e dall’incertezza sul voto USA. Cosa aspettarsi?

Petrolio crolla: quali previsioni in vista del voto USA?

Per il petrolio è ancora declino e incertezza su una futura ripresa.

La pandemia da coronavirus minaccia il rilancio globale e allontana nuovi stimoli per i consumi, bloccando l’oro nero in terreno negativo.

Inoltre, lo scenario economico-finanziario globale resta appesantito da un voto USA ancora in bilico, con il rischio di una battaglia legale innescata da Trump.

In questa cornice, cosa aspettarsi sul prezzo del petrolio?

Prezzo petrolio: è tonfo, con poche buone prospettive

Il petrolio statunitense è sceso di oltre il 2% venerdì 6 novembre. I nuovi blocchi in Europa per fermare le crescenti infezioni Covid hanno suscitato preoccupazione per le prospettive della domanda, mentre i mercati sono rimasti nervosi per il conteggio dei voti prolungato nelle elezioni statunitensi.

La quotazione WTI è al ribasso del 2,24% a 37,92 dollari al barile. Il greggio Brent supera di poco quota 40 dollari al barile, in calo dell’1,98%.

Un crollo dei prezzi che conferma un periodo di grande sofferenza per il greggio.

L’Italia ha registrato il suo più alto numero giornaliero di infezioni giovedì 5 novemebre e i casi sono aumentati di almeno 120.276 negli Stati Uniti, il secondo record giornaliero consecutivo mentre l’epidemia si diffonde in tutto il Paese.

Gli analisti insistono:

“È probabile che la furia Covid in Europa e negli Stati Uniti colpisca i consumi. Inoltre, senza prove concrete che l’OPEC + si stia muovendo per rallentare o invertire il ritmo degli aumenti di produzione, lo squilibrio tra domanda e offerta ha frenato il rally pre-elettorale del petrolio.”

Le prospettive non sono affatto buone. La Commissione UE ha tagliato le sue previsioni economiche e ha previsto che il blocco non vedrà un rimbalzo ai livelli pre-virus fino al 2023. Un indizio importante per capire che la domanda dell’oro nero tarderà a risollevarsi.

Prezzo del petrolio: i tre fattori chiave

Su prezzo del petrolio influiscono ora tre fattori importanti.

Innanzitutto l’esito del voto USA: la possibilità di raggiungere con facilità un accordo sul pacchetto di stimoli è rilevante per lanciare un messaggio di ripresa economica. Il greggio attende questo segnale, ma resta in attesa di capire come si comporanno le istituzioni USA, ora in bilico tra presidenza Biden e Senato ai repubblicani.

Poi c’è il fattore vaccino anti-coronavirus: quando sarà davvero disponibile? La risposta a questa domanda farà davvero la differenza.

E, infine, le decisioni dell’OPEC. Si prevede che l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e gli alleati tra cui la Russia ritarderà il ripristino di 2 milioni di barili al giorno di fornitura a gennaio, dato il calo della domanda dovuto.

Fornendo un certo supporto al mercato, le scorte di petrolio del greggio statunitensi sono crollate la scorsa settimana, sebbene gran parte del calo sia stato attribuito alla chiusura della produzione a causa di un altro uragano che ha attraversato il Golfo del Messico.

Le scorte sono diminuite di 8 milioni di barili nella settimana fino al 30 ottobre, contro le aspettative degli analisti di un aumento di quasi 900.000 barili.

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