Prezzo oro ed elezioni in Francia: la quotazione del metallo prezioso torna a scendere. Quali target e quali gli aspetti da tenere in considerazione?
Prezzo oro ed elezioni in Francia: cosa aspettarsi dalla quotazione del metallo prezioso?
Le elezioni di Francia sono ormai alle porte e gli elementi in grado di influenzare il prezzo dell’oro nel breve periodo appaiono sempre più numerosi. Nell’ultimo mese la quotazione del bene rifugio ha evidenziato un buon trend rialzista che l’ha portata a toccare di nuovo i massimi di fine febbraio. Questo perché dopo il primo dibattito presidenziale tra candidati alle elezioni in Francia, le probabilità di vittoria della temuta Marine Le Pen si sono ridotte.
Dalla sessione di martedì 4 aprile, però, il prezzo dell’oro è tornato a viaggiare in ribasso, seppur mantenendosi saldamente al di sopra del livello chiave di $1.200 l’oncia. Sulla quotazione stanno pesando non solo le prossime elezioni in Francia ma anche altri elementi degni di essere analizzati. Il prezzo dell’oro sta guardando con attenzione non solo ai verbali della Fed che saranno rilasciati nella serata odierna, ma anche all’incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e Donald Trump che si terrà invece tra giovedì e venerdì.
Non saranno solo le elezioni in Francia a tenere il prezzo dell’oro con il fiato sospeso, ma di certo l’instabilità generata da queste presidenziali sarà in grado di influenzare nell’uno o nell’altro senso l’andamento della quotazione del metallo giallo. Si ricordi, infatti, che l’oro è un bene rifugio al quale gli investitori ricorrono in momenti di estrema incertezza. Una vittoria di Marine Le Pen alle elezioni di Francia sarebbe un esempio perfetto di questa incertezza e potrebbe generare un vero e proprio rally del prezzo dell’oro.
Prezzo oro ed elezioni in Francia: il secondo dibattito
Nella serata di ieri gli 11 candidati alle elezioni di Francia si sono sfidati in un secondo dibattito presidenziale che tuttavia non ha provocato grandi oscillazioni sul prezzo dell’oro. A vincere sarebbero stati Macron e, a sorpresa, anche Mélenchon, ma non Marine Le Pen, secondo alcuni iniziali sondaggi condotti tra il pubblico.
La leader del Front National non ha convinto gli spettatori ed è stata duramente attaccata da Macron in merito al suo piano per uscire dall’Euro che avrebbe conseguenze disastrose. Il prezzo dell’oro non ha regito al dibattito e si è mantenuto piuttosto stabile.
Prezzo oro ed elezioni Francia: il primo dibattito a Macron
Lo scorso 21 marzo, il prezzo dell’oro è stato messo sotto pressione dal primo dibattito delle elezioni di Francia che, secondo un report di Elabe, sarebbe stato vinto da Macron e non dalla candidata più temuta dalla quotazione e dall’Europa intera, ossia Marine Le Pen.
I mercati, e lo stesso prezzo dell’oro, risentono spesso dei rischi derivanti dal populismo che pare prendere sempre più piede in Europa - anche se l’Olanda ha già scongiurato tale ipotesi con l’elezione di Rutte al posto dell’antieuropeista Wilders. A preoccupare, ora, è l’ipotesi di vittoria della Le Pen alle prossime elezioni di Francia che potrebbe portare il Paese ad abbandonare l’Euro. In realtà, i risultati del sondaggio Elabe sul primo dibattito presidenziale hanno evidenziato uno scenario piuttosto diverso che ha portato il prezzo dell’oro a scendere:
- 1° posto: Macron
- 2° posto: Melenchon
- 3° posto: Marine Le Pen e Francois Fillon
Prezzo oro ed elezioni Francia: i livelli tecnici da monitorare
Il prezzo dell’oro, a meno di un mese dalle elezioni di Francia, viaggia in lieve ribasso dello 0,09% a quota 1.254,95 dollari l’oncia (ultimo aggiornamento ore 08:15). Sul fronte rialzista, una chiusura daily sopra $1.260 aprirebbe le porte prima a quota $1.284 (massimo di marzo 2016) e poi finalmente a $1.300. Sul fronte ribassista, invece, la rottura del supporto a $1.247 potrebbe accentuare il sell off e potrebbe portare il prezzo dell’oro a $1.239. Al di sotto di tale livello il prossimo supporto sarebbe a $1.231 (50-DMA).
Prezzo oro: non solo elezioni in Francia. I minutes Fed
Secondo gli esperti, il prezzo dell’oro potrebbe risentire non soltanto delle prossime elezioni in Francia. La quotazione sta ora aspettando con ansia la pubblicazione dei verbali Fed che potrebbero determinare anche un nuovo crollo del prezzo dell’oro. Il sentiment ribassista si accentuerà nel momento in cui i verbali Fed mostreranno toni poco neutrali e più alte probabilità di aumento sequenziale dei tassi di interesse quest’anno.
Prezzo oro: non solo elezioni in Francia: il meeting Trump-Xi
Ad influenzare il prezzo dell’oro a meno di un mese dalle attese elezioni in Francia sarà anche l’incontro tra il presidente americano Trump e quello cinese Xi che si terrà nelle giornate di giovedì e venerdì. Le posizioni dei due leader sono piuttosto divergenti ma nonostante questo il mercato è convinto che i due dovranno necessariamente scendere a compromessi data la loro interdipendenza.
Anche le loro relazioni andranno ad influenzare il prezzo dell’oro, soprattutto a causa dei timori relativi ad una guerra commerciale che potrebbero portare gli investitori a riversarsi sul bene rifugio. Le elezioni di Francia appaiono, ad oggi, l’ultimo elemento in grado di influenzare il prezzo dell’oro.
Secondo le previsioni degli analisti, una conclusione positiva del meeting fra Trump e Xi, accompagnata da toni accomodanti e neutrali da parte dei verbali Fed, e da positivi dati sulla crescita potrebbero far scivolare il prezzo dell’oro fino al supporto a $1.239. In caso contrario, invece, la quotazione del bene rifugio potrebbe salire ben oltre la resistenza a $1.261, come già accennato in precedenza.
Insomma, nonostante le presidenziali si stiano avvicinando sempre più, la quotazione sembra volersi concentrare su numerosi altri aspetti. L’ultima parola sull’andamento del prezzo dell’oro spetterà però proprio alle elezioni di Francia.
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