Prezzo gas torna a oscillare: si teme un aumento?

Violetta Silvestri

5 Aprile 2023 - 13:13

Il prezzo del gas rimane basso, ma oscilla: cosa sta succedendo e quali previsioni sulla quotazione di riferimento in Europa? Una crisi del gas può tornare, con costi in rialzo.

Prezzo gas torna a oscillare: si teme un aumento?

Prezzo del gas viaggia sui 47 euro per magawattora nel benchmark europeo di riferimento: la quotazione sta continuando a scendere o no?

I futures olandesi del primo mese sono di nuovo scesi a €45 per megawattora, dopo un aumento settimanale di oltre il 16% in previsione di un clima relativamente fresco e secco fino alla seconda settimana di aprile. La temperatura in Germania e in altri paesi dell’Europa centrale dovrebbe scendere a 3-7 gradi Celsius al di sotto del normale a causa di una fredda massa d’aria artica. Inoltre, le proteste a livello nazionale in Francia hanno portato a tagli alla produzione in alcune centrali nucleari.

Tuttavia, i prezzi del gas naturale in Europa si mantengono vicini ai livelli più bassi dall’agosto 2021: quanto durerà e cosa può andare storto?

Prezzo del gas in Europa può salire? Le previsioni

Con la fine della stagione di riscaldamento, i siti di stoccaggio iniziano a rifornirsi, guidati da Italia e Germania. Questa è una buona notizia, che si aggiunge a importazioni di Gnl forti in Europa.

In generale, le previsioni rimangono piuttosto ottimiste sul prezzo del gas nel vecchio continente, come affermato da Wayne Bryan, capo della ricerca gas presso Refinitiv: “Guardando le prospettive di consumo più deboli, l’ampio stoccaggio e il probabile ritorno dell’invio di Gnl francese, assumiamo una visione moderatamente ribassista sul contratto del giorno prima (DA) con un’ulteriore debolezza del contratto datato...”.

Maggiori investimenti in nuove capacità di importazione di Gnl da parte dei Paesi Ue e l’esplorazione di nuove opportunità per acquisti congiunti di gas naturale stanno rafforzando la posizione europea.

La risposta collettiva dell’Ue ha attutito il colpo, ma l’allerta resta alta, considerando che un inverno mite e spese esorbitanti degli Stati hanno aiutato molto ad attutire prezzi e crisi del gas. L’Europa ha registrato il secondo inverno più caldo mai registrato, che ha ridotto sostanzialmente la pressione sugli stoccaggi di gas dell’Ue.

Inoltre, gli Stati membri hanno speso una quantità astronomica di fondi pubblici per proteggere le famiglie e l’industria. Dalla fine del 2021 all’inizio del 2023, l’Ue ha stanziato e stanziato quasi 700 miliardi di euro in diverse misure di sostegno statale in materia di energia. In effetti, un certo numero di paesi dell’UE ha stanziato più del quattro percento del proprio PIL per affrontare la crisi energetica.

Per non parlare dei fondi aggiuntivi spesi per le spedizioni di emergenza di Gnl dagli Stati Uniti e dal Qatar, che hanno avuto un prezzo elevato.

Tutti questi effetti possono svanire e il prezzo del gas tornare a salire. L’Ue, secondo alcune analisi, non ha garantito il suo approvvigionamento energetico a lungo termine. L’AIE ha stimato che nel 2023 ci troveremo di fronte a un gap di offerta vicino a 60 miliardi di metri cubi (bcm), che è vicino al 15% della domanda di gas di base dell’Ue.

Le previsioni sul futuro prezzo del gas oscillano: per alcuni, il prezzo TTF europeo salirà da inizio a metà aprile e raggiungerà una media di 60 euro/MWh nel secondo trimestre del 2023, seguito rispettivamente da 70 euro/MWh e 75 euro/MWh per il terzo e quarto trimestre.

Per gli esperti di Trading Economics, il gas naturale dell’UE dovrebbe essere scambiato a 57,39 EUR/MWh entro la fine di questo trimestre. Guardando al futuro, sla stima è di 73,44 tra 12 mesi.

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