Prestito cambializzato: cos’è, come funziona, conviene?

Isabella Ciuca

08/06/2022

08/06/2022 - 12:40

condividi

Cos’è un prestito cambializzato e come funziona? A chi è adatto? Quali sono i relativi vantaggi e svantaggi?

Prestito cambializzato: cos’è, come funziona, conviene?

Il prestito cambializzato è un prestito personale non finalizzato che prevede il rimborso in rate mensili mediante titoli di debito, le cambiali. Vediamo nel dettaglio come funziona questa particolare categoria di finanziamento, come si richiede, chi può richiederla, perché può essere conveniente sottoscriverla e a cosa è necessario prestare attenzione al momento di stipulare il contratto.

Cos’è un prestito cambializzato

Il prestito cambializzato è un tipo di finanziamento garantito dal pagamento di cambiali e rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati, cioè è una forma di credito per la quale non viene richiesta alcuna informazione su come sarà impiegato il denaro richiesto. Possono essere richieste somme fino a 50.000 euro da restituire al massimo entro 10 anni.

Nella fase di istruttoria, il prestito cambializzato non prevede l’accurata verifica della situazione debitoria del richiedente proprio perché è garantito da cambiali e, in un certo senso, è simile a un prestito fiduciario, per il quale non sono richieste delle garanzie materiali ma solo una documentazione che dimostra la bontà della situazione patrimoniale del richiedente e la sua capacità di restituire quanto dovuto. Ma cosa è una cambiale?

Una cambiale è un titolo di credito che consente al creditore di rivalersi più velocemente sul debitore in caso di mancato adempimento della sua obbligazione, cioè in caso di mancato pagamento delle rate.

La cambiale, infatti, è un titolo esecutivo: ciò significa che, in caso di insolvenza, il creditore potrà far protestare il debitore e richiedere immediatamente l’esecuzione del pignoramento sui beni e procedere quindi con la vendita coatta per ricavare le somme dovute: tutto ciò senza necessità che vi sia stata una sentenza da parte del giudice, o un decreto ingiuntivo di pagamento.

La cambiale può essere in forma di un «pagherò» (in questo caso il debitore si impegna a pagare la somma dovuta all’ente finanziatore) o di una «tratta» (in questo caso l’ente creditore ordina al debitore di pagare a un soggetto terzo un certo importo a una certa data).

Come funziona un prestito cambializzato

Il prestito cambializzato può essere richiesto direttamente online. Dopo aver compilato un questionario sul sito web della società finanziaria prescelta, quest’ultima valuterà la fattibilità dell’operazione e provvederà a ricontattare il potenziale cliente.

Una volta che la richiesta di finanziamento viene accolta, la liquidazione della somma avviene entro circa dieci giorni lavorativi, mediante assegno circolare o bonifico bancario. Ogni mese, il beneficiario del finanziamento riceverà un avviso di pagamento e dovrà provvedere al saldo degli importi dovuti entro la scadenza. All’interno delle rate sono solitamente compresi anche alcuni degli oneri accessori legati al finanziamento garantito da cambiale (bolli, commissioni, assicurazioni, pratica di istruttoria).

Requisiti per un prestito cambializzato

Generalmente è buona norma prendere in considerazione più preventivi prima di sottoscrivere un prestito cambializzato ed essere ragionevolmente sicuri di poter pagare le rate puntualmente per evitare protesti.

Di solito i prestiti cambializzati vengono concessi da finanziarie piuttosto che da banche. Per richiedere un prestito cambializzato bisogna aver compiuto la maggiore età. Normalmente, questo tipo di finanziamento può essere richiesto fino ai 70 anni (con qualche eccezione). Le garanzie richieste al debitore sono diverse a seconda che esso sia:

  • un lavoratore dipendente;
  • un lavoratore autonomo o un libero professionista;
  • un pensionato;
  • un disoccupato, un precario o un neoassunto.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, essi possono porre a garanzia il proprio trattamento di fine rapporto (il Tfr) e in aggiunta il modello Cu (ex Cud). Nel caso dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, viene di norma richiesta la sottoscrizione di una polizza assicurativa sulla vita. Ai pensionati viene richiesta una certificazione proveniente dall’ente pensionistico di appartenenza.

Il processo di approvazione è più articolato per l’ultima categoria: infatti, in assenza di busta paga o reddito, sarà richiesto di dimostrare di possedere un immobile di proprietà o di fornire un garante che, in caso insolvenza, possa provvedere a saldare il debito residuo. A questi soggetti sarà richiesto anche di sottoscrivere una polizza sulla vita.

Per tutti i soggetti l’ente finanziatore richiederà di presentare i documenti di identità e verificherà la sussistenza di altri finanziamenti concomitanti. Per dipendenti e pensionati la rata sarà calcolata in base all’anzianità lavorativa e al reddito dimostrabile. In generale, anche un cattivo pagatore segnalato alla Centrale Rischi di Banca d’Italia per insolvenze o ritardi può richiedere questa tipologia di finanziamento.

Di solito non potrà richiedere il finanziamento chi abbia già protesti in atto (anche se possono esserci delle eccezioni: si tratta dei cosiddetti «prestiti a protestati») o che dalla documentazione ricevuta dall’ente finanziatore risulti eccessivamente indebitato.

Vantaggi di un prestito cambializzato

Il prestito cambializzato presenta alcuni vantaggi per chi lo richiede. Innanzitutto, può essere richiesto anche da chi non ha i requisiti per accedere ad altre forme di finanziamento e consente di accedere velocemente alla liquidità richiesta.

Il piano di rimborso mediante cambiali è più flessibile rispetto a quello di un finanziamento tradizionale: infatti, è possibile emettere nuove cambiali o rinnovarle se non si è riusciti a pagarle (in questi casi, però, i costi saranno maggiori). Inoltre, come abbiamo visto, seppur dietro presentazione di garanzie aggiuntive, anche un individuo senza busta paga o disoccupato ha la possibilità di richiedere un prestito cambializzato.

Svantaggi di un prestito cambializzato

Il prestito cambializzato presenta tuttavia anche alcuni svantaggi. In caso di insolvenza e di protesto del debitore, questo non potrà richiedere ulteriori finanziamenti prima di aver risolto la propria posizione debitoria.

Inoltre, richiedere questo tipo di prestito, dato il rischio che il creditore si trova a sostenere è considerevole, avrà un costo piuttosto elevato in termini di interessi dovuti. Infine, le garanzie che è necessario prestare all’ente finanziatore per ottenere l’erogazione del prestito sono diverse e possono essere rappresentate da immobili, beni di valore, polizze assicurative sulla vita o necessità di presentare un garante.

Alla luce di questi svantaggi, si consiglia di prestare attenzione alle pubblicità ingannevoli e di controllare accuratamente le condizioni del contratto con particolare riferimento al tasso di interesse applicato, agli oneri accessori dovuti non inclusi nel tasso di interesse, alle garanzie e le coperture assicurative richieste, agli interessi di mora in caso di ritardo e alle eventuali penali legate all’estinzione anticipata del finanziamento.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO