Prelievo in contanti anche nei negozi, ecco cosa cambia da gennaio

Alessandro Nuzzo - Patrizia Del Pidio

02/11/2023

02/11/2023 - 12:34

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Nuova opportunità da gennaio per prelevare denaro contante anche dal negoziante sotto casa. Sotto una certa somma non ci sarà nemmeno più il controllo antiriciclaggio.

Prelievo in contanti anche nei negozi, ecco cosa cambia da gennaio

In alcune aree rurali o in centri abitati molto piccoli, può risultare, a volte, difficoltoso trovare uno sportello bancomat dal quale prelevare contanti. Proprio per risolvere questo problema e per rilanciare anche i piccoli negozi, si è inserita in Legge di Bilancio una misura che consentirebbe di prelevare contanti direttamente dal Pos del negozio.

Nella legge di Bilancio appena approvata, l’articolo 85 prevede l’allentamento della normativa antiriciclaggio per favorire i prelievi negli esercizi commerciali e non più soltanto ai classici sportelli ATM o bancari e postali.

In pratica a partire da gennaio si potrà prelevare denaro contante anche al negozio sotto casa e sotto i 250 euro l’esercente non è più obbligato ad effettuare il controllo antiriciclaggio. Supermercati, edicole, tabaccai, saranno tantissimi i punti vendita che metteranno a disposizione questo nuovo servizio. Un servizio che in realtà è già erogato da alcuni circuiti, come quello di Intesa Sanpaolo, ma spesso il controllo antiriciclaggio finiva per scoraggiare le persone che optavano per andare a prelevare al bancomat dove non esiste alcuna normativa di questo tipo per i prelievi in contanti.

Adesso, con l’allentamento del controllo, il Governo spera di rilanciare un’opportunità molto interessante soprattutto nei piccoli centri urbani che negli ultimi anni sono rimasti sempre più orfani di sportelli bancari. A oggi, infatti gli sportelli bancari tradizionali stanno vedendo una graduale eliminazione e questa novità potrebbe riequilibrare la situazione.

Stando alle rilevazioni della Banca d’Italia, nel nostro paese si è passati dai 30.258 sportelli del 2015 ai 20.986 del 2022 mentre nei Comuni i servizi delle banche sono passati da 5.732 a 4.785. Un calo che ha portato sempre più persone a doversi spostare in Comuni limitrofi per prelevare denaro contante. Questo portava come conseguenza il prelevare grosse somme di denaro da conservare in casa con il rischio di aumentare i fenomeni di criminalità.

Dando l’opportunità di prelevare in negozi convenzionati, il Governo pensa di aumentare anche la sicurezza dei cittadini. Inoltre tale occasione potrebbe anche incentivare le persone a detenere conti di pagamento e i connessi strumenti, con un incremento potenziale del numero di soggetti bancarizzati.

Come funzionerà il prelievo in contanti nei negozi

Le modalità di prelievo nei negozi non sono indicate nella norma e anche la rete nazionale sarà tutta da costruire. Nella relazione illustrativa si fanno alcuni esempi di come potrebbe avvenire facendo riferimento ai QR code tramite dispositivi connessi ad internet.

In questo modo il cliente potrebbe sbloccare il prelievo dal proprio conto corrente senza dover portare con sé la carta bancomat ma basterà dare l’autorizzazione dalla propria app bancaria tramite un QR code che sarà mostrato dall’esercente. Un funzionamento simile a quello già proposto da Poste Italiane e altre banche che danno la possibilità di prelevare senza carta allo sportello ATM. Le modalità potrebbero essere anche più semplici attraverso il Pos per dare possibilità a tutti di prelevare, anche alle persone magari più anziane e meno esperte di tecnologia.

L’aspetto importante è che l’operazione venga registrata. Per questo probabilmente si useranno i circuiti bancari e delle carte di credito. Da capire quali saranno gli esercenti che offriranno questo servizio e come dovranno fare per attivarlo. Poi da capire anche quali saranno gli enti bancari che aderiranno all’iniziativa, se lo faranno tutti oppure no.

"I commercianti non si arricchiranno, ma è un servizio offerto in più, che rafforzerà il ruolo dei negozi di prossimità. Potrà aiutare anche gli anziani, che hanno difficoltà a usare i bancomat, anche quando ci sono”, le parole di Salvatore Vescina, responsabile credito di Confcommercio.

Quello che si sta pensando, in ogni caso, è che la nuova funzionalità dei Pos debba essere offerta ai negozianti come possibilità e non come obbligo. Sarà ogni punto vendita,quindi, a stabilire se aderire o meno all’iniziativa.

Anche se al momento non si è fatta distinzione tra diversi esercizi commerciali, l’esecutivo sarebbe indirizzato a scegliere quelli essenziali, come supermercati, tabaccai, farmacie ed edicole, negozi presenti anche nei piccoli centri abitati dove non è presento uno sportello Atm per effettuare un prelievo.

Quale limiti ai prelievi?

Il tetto massimo di prelievo dovrebbe essere fissato a 250 euro, che poi è lo stesso limite che si ha quando si effettua un prelievo da uno sportello Atm di una banca diversa dalla propria.

Nella bozza della manovra non ci sono regole approfondire per questa novità. Si dovrà, quindi attendere decisioni più dettagliate per capire quali saranno le reali possibilità di effettuare prelievi dai negozi senza l’obbligo di dover fare acquisti nello stesso.

Il servizio dal singolo negozio, però, potrebbe essere vincolato dalla presenza di contanti in cassa e sarà fatto obbligo all’esercente di comunicare ai clienti le eventuali commissioni per l’operazione.

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