Pos, arrivano i rimborsi sulle commissioni? Di che cifre si parla

Ilena D’Errico

25 Dicembre 2022 - 22:13

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Il governo ha proposto il rimborso delle commissioni, così da compensare l’eliminazione del limite di 60 euro sull’obbligatorietà del pos. Di che cifre si parla?

Pos, arrivano i rimborsi sulle commissioni? Di che cifre si parla

Il governo, dopo il ripensamento sull’innalzamento alla soglia di 60 euro relativamente all’obbligo di accettare pagamenti con il Pos da parte dei commercianti, ha proposto un sistema di rimborsi sulle commissioni per agevolare i professionisti. L’obbiettivo primario dichiarato dall’esecutivo è comunque quello di garantire ai commercianti equità e trasparenza dei costi, anche se per il momento non si parla di cifre rassicuranti per la collettività.

Il rimborso delle commissioni sul pos

In ogni caso le stime prevedono un costo di circa 228 milioni di euro per corrispondere ai commercianti il 30% delle commissioni pagate. SI tratta naturalmente di un’ipotesi realizzata per comprendere il risvolto pratico di una simile manovra, anche perché per il momento non si sa nulla di certo e bisognerà attendere almeno l’entrata in vigore della nuova legge di Bilancio (fra circa 90 giorni) per una diversa soluzione a riguardo.

L’aumento della soglia minima di pagamento per accettare il pos è stato infatti previsto proprio nell’idea di agevolare i commercianti, permettendo loro di ammortizzare i costi delle commissioni con una spesa consona da parte dei clienti. Questa iniziativa avrebbe tuttavia portato a differenti svantaggi, in particolar modo per i consumatori, oltre a porsi nettamente in contrasto con il primario obbiettivo dei limiti al contante.

L’eliminazione della soglia di 60 euro in previsione rappresenta perciò una scelta più vicina ai bisogni dei cittadini, ma allo stesso tempo non fa altro che riportare la situazione all’origine con le relative difficoltà lamentate soprattutto dai piccoli commercianti. La maggiore richiesta di iniziative a riguardo, infatti, non proviene per motivi di evasione fiscale o simili, bensì è dovuta alla difficoltà di rispettare le regole e sostenere i costi delle commissioni.

Il governo si trova così in dovere di provvedere a questa problematica entro l’entrata in vigore della nuova legge di Bilancio. Una delle ipotesi ancora in ballo riguarda il prolungamento del credito d’imposta per le micro-transazioni fino alla soglia di 30 euro. Questa proposta ha tutti gli effetti pratici di un piano di rimborso, nel quale la spesa a carico dei commercianti è alleggerita dal supporto della collettività. Il limite di 30 euro, infatti, rappresenta proprio la soglia media per cui i commercianti sono maggiormente penalizzati dal disvalore fra le commissioni e il guadagno.

Non si tratterebbe ad ogni modo di un’iniziativa unica, poiché lo stesso principio è stato già avviato durante il governo Conte con il piano cashless al 30% nel 2020, e ripreso durante il governo Draghi con l’estensione al 100% del rimborso per 6 mesi.

Una simile decisione avrebbe però un impatto decisamente importante sulla collettività, in particolar modo se si considera l’effettivo ammontare delle transazioni che si verificano. Per quest’anno, ad esempio, il totale delle commissioni pagate è di circa 761 milioni di euro. Questo dato è ricavabile grazie alle dichiarazioni Iva 2018, secondo le quali è possibile fissare come base 173 miliardi di euro di ricavi e compensi incassati.

Rimborso delle commissioni bancarie: le cifre

La stima, che è stata effettuata con precisione dal Fatto quotidiano tramite i dati forniti dall’Osservatorio innovative payments del Politecnico di Milano, indica dunque che la moneta elettronica ha rappresentato il metodo di pagamento preferito per il 41% degli acquisti, con la corrispondenza a un controvalore di 69 miliardi di euro. Considerando poi quest’ultimo dato e il tasso medio di commissione (pari all’1,1% secondo quanto riportato dall’Associazione bancaria italiana) è dunque semplice stimare le commissioni annuali, pari a 761 miliardi di euro.

Per una maggiore chiarezza rispetto alle proposte governative è opportuno anche escludere i pagamenti superiori a 30 euro, in modo da valutare così il costo effettivo medio che potrebbe comportare il piano di rimborso dei commercianti. Nel dettaglio, prendendo in esame sempre i medesimi dati, il totale delle commissioni ammonta a 363 milioni di euro, così come confermato dall’Osservatorio. Il costo totale, tuttavia, dipende anche dalla percentuale di risarcimento e della soglia stabilita

Un ulteriore dato fondamentale è l’ammontare delle commissioni, su cui si scontrano pareri diversi che vanno dall’1% fino al 2%. Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio, ha dichiarato a tal proposito che la misura delle commissioni dipende anche dal potere d’acquisto dei commercianti. Secondo il direttore ci sono stati seri miglioramenti rispetto agli anni precedenti, perché la maggior parte delle volte il pos prevede un canone mensile/annuale in aggiunta a una percentuale sulla transazione. Prima, invece, era prevista una percentuale sul transato, oltre alle commissioni fisse di qualche centesimo.

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