Il governo ha approvato il decreto legge per realizzare il ponte sullo Stretto di Messina: il progetto, i tempi e la lunghezza dell’opera che sarà gestita dal ministro Salvini.
Ponte sullo Stretto di Messina, questa volta il governo fa sul serio. Il Consiglio dei ministri ha approvato salvo intese il decreto legge recante “disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente”. Nel dettaglio si tratta di sette articoli che, come riportato dall’Ansa, vanno “dall’assetto societario e la governance alle disposizioni finali”.
Il governo Meloni così ha messo nero su bianco quello che sarà il nuovo assetto della Stretto di Messina Spa, la concessionaria nata nel 1981 e ora rispolverata dal centrodestra dopo essere stata messa in liquidazione dal secondo esecutivo Conte.
“Alla società Stretto di Messina Spa - si legge nel testo - partecipano Rfi, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il ministero dell’Economia, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il ministero delle Infrastrutture, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa”.
Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina così finisce sostanzialmente nelle mani di Matteo Salvini, con il Mit che potrà nominare il commissario straordinario dell’opera e, insieme a Palazzo Tesoro, due dei cinque membri del Consiglio d’amministrazione ovvero il presidente e l’amministratore delegato, con le restanti poltrone che saranno designate dalla Regione Sicilia, dalla Regione Calabria e da Rfi-Anas.
Vediamo allora quale potrebbe essere il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, la lunghezza dell’opera e quali sono i tempi stimati per l’avvio dei lavori secondo il ministro Salvini. Per quanto riguardi i costi invece vi rimandiamo al nostro approfondimento che può essere letto tramite il box qui in basso.
Ponte sullo Stretto di Messina: i tempi
In Italia di un ponte sullo Stretto di Messina se ne parla da oltre un secolo e mezzo. I primi progetti infatti risalgono alla seconda metà dell’ottocento, ma una accelerazione è avvenuta solo nel 1981 con la costituzione della concessionaria Stretto di Messina Spa.
Come sia andata a finire lo sappiamo bene: nessun progetto mai ha visto la luce nonostante già sia costato alle tasche dei contribuenti la bellezza di 1,2 miliardi stando a una stima fatta dal Corriere della Sera.
Adesso però il nuovo governo sembrerebbe avere le idee chiare su come procedere, tanto da indicare nella bozza del decreto legge anche una data con “la previsione che il progetto esecutivo è approvato entro il 31 luglio 2024”.
“Sarà l’opera più ecocompatibile e green al mondo - ha dichiarato Matteo Salvini a inizio marzo intervenendo sulle frequenze di Rtl -. L’obiettivo è partire con i lavori entro due anni e poi completarlo entro cinque-sei anni”.
Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina così nei piani di Salvini e del governo dovrebbe essere approvato entro luglio 2024, con i lavori che inizierebbero nel 2025 per concludersi a inizio del prossimo decennio.
Il progetto e la lunghezza del ponte
Il progetto del ponte sullo Stretto di Messina nasce dalla volontà - e dalla necessità - di creare un attraversamento stradale e ferroviario stabile che possa unire la Sicilia con la Calabria e il resto dell’Italia e dell’Europa.
Il progetto iniziale partorito durante il secondo governo Berlusconi prevedeva una sola campata da 3,3 chilometri, ma poi una commissione di studio l’ha giudicato non sicuro a causa del fondale a “V” di quel tratto di mare tra Sicilia e Calabria, senza contare che si tratta di una zona altamente sismica e caratterizzata da forti venti.
All’epoca l’appalto è stato vinto dal consorzio Eurolink, ora in causa con lo Stato dopo la messa in liquidazione della Stretto di Messina Spa ma che potrebbe rinunciare al risarcimento se gli venisse assegnato il nuovo progetto.
L’ultimo studio datato 2021 parla di un ponte a tre campate, ma di recente si sta facendo strada la convinzione che l’unico progetto realizzabile sia quello della campata unica nonostante il parare contrario della commissione di studio.
Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l’idea sarebbe quella di realizzare un ponte dalla lunghezza di 3,2 chilometri, contenente sei carreggiate per le automobili e una doppia linea ferroviaria per consentire anche il transito dei treni; come facilmente immaginabile, si tratta di un’opera assai complessa vista anche la conformazione geografica della zona.

Per l’euforico ministro Matteo Salvini si tratterà dell’opera “più green al mondo” in quanto ridurrà l’inquinamento da anidride carbonica, capace di diventare anche una attrazione turistica visto che sarebbe il ponte sostenuto dai cavi più lungo al mondo.
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