Italia: al via piano straordinario dismissione immobili pubblici, obiettivo oltre 1 miliardo entro 2021

Francesca Caiazzo

16 Luglio 2019 - 13:23

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Dalla cessione di immobili di proprietà dello Stato, il governo stima un incasso di circa 1,2 miliardi da qui al 2021

Italia: al via piano straordinario dismissione immobili pubblici, obiettivo oltre 1 miliardo entro 2021

Parte il piano straordinario per la dismissione di immobili pubblici. Proprio oggi viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto ministeriale che ne definisce perimetro e modalità di azione.

L’iniziativa, che rientra tra le misure previste dalla Legge di Bilancio 2019, secondo il Governo dovrebbe portare nelle casse dello Stato oltre 1 miliardo di euro fino al 2021. Ecco quali sono i beni di famiglia che saranno messi in vendita.

Al via piano straordinario dismissione immobili pubblici

Lo Stato mette dunque in vendita alcuni immobili pubblici per fare cassa. In particolare, spiega una nota del Mef, il valore dei beni oggetto di cessione hanno un valore stimato di circa 1,2 miliardi di euro. L’obiettivo del Governo è incassarne 950 milioni nell’anno in corso, e la parte restante nel 2020 e nel 2021.

Dal piano di dismissione, sono attesi diversi effetti positivi sulla finanza pubblica. Nel dettaglio, ne conseguiranno

“l’abbattimento diretto del debito dello Stato, il miglioramento del debito degli enti locali, ma anche la possibilità, cambiando la proprietà e la destinazione d’uso di alcuni edifici, di incentivare il recupero di beni non utilizzati e di assicurare ricadute positive in termini di investimenti e occupazione all’economia locale e nazionale”

fanno sapere dal Tesoro.

I beni dell’Agenzia del Demanio e della Difesa

Tra i beni compresi dal piano di dismissione, figurano 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, individuati dall’Agenzia del Demanio. Il valore è pari a 420 milioni di euro e già nei prossimi giorni – entro fine mese – dovrebbe avvenire la pubblicazione dei primi bandi per la vendita, che avverrà tramite asta pubblica rivolta a investitori e cittadini.

Nel contempo, ricorda ancora il Tesoro, l’Agenzia del Demanio a inizio 2019 ha già proceduto con l’avvio delle attività di cessione di altri 1.200 beni di minor valore unitario, per complessivamente 38 milioni di euro circa. Questa fetta di immobili viene dismessa attraverso avvisi e bandi regionali, oltre che tramite trattative dirette.

“Complessivamente quindi l’Agenzia del Demanio procederà all’alienazione diretta di 1.600 immobili per un valore complessivo di 458 milioni di euro

sottolineano dal Mef.

Il piano di dismissione prevede anche un’altra quarantina di immobili di proprietà dello Stato e in uso al Ministero della Difesa per un valore stimato di circa 160 milioni di euro.

Il ruolo di Invimit Sgr

Parte della cessione degli immobili pubblici sarà gestita da Invimit Sgr. La società partecipata al 100% dal Mef, si occuperà infatti dei beni di provenienza pubblica conferiti ai fondi immobiliari da essa gestiti, per un importo stimato complessivamente in 610 milioni di euro. Di questa cifra, 500 milioni dovrebbe arrivare dalla cessione di quote dei fondi, mentre i restanti 110 milioni proverranno dalla vendita diretta di immobili con un’innovativa procedura di asta.

Un primo elenco di abitazioni situate nelle principali città (come Roma, Palermo e Firenze) è già stato diffuso sul sito di Invimit.

“A questa procedura di vendita potrà affiancarsi la ricezione di offerte relative all’acquisto di portafogli di asset da parte di singoli investitori, che possono a tal fine richiedere informazioni o fissare incontri di approfondimento contattando la SGR all’indirizzo istituzionale invimitsgrspa@pec.it. Per altro verso, la SGR sta studiando un’operazione che porterà, nei tempi tecnici strettamente necessari e nel rispetto della normativa di settore, alla costituzione di nuovi fondi immobiliari gestiti dalla stessa SGR, con connessa commercializzazione di parte delle relative quote sul mercato”

fa sapere il Tesoro.

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