Non scaricare le fatture se si riceve questa email che sembra arrivare da un indirizzo istituzionale. A lanciare l’allarme è l’Agenzia delle Entrate con un comunicato del 5 settembre 2025.
Phishing, ennesimo allarme truffa lanciato dall’Agenzia delle Entrate in un avviso del 5 settembre 2025: attenti nel caso in cui si riceva un’email in cui si invita a scaricare una fattura dal sito WeTransfer.
É in corso una nuova truffa online con il phishing. Molti cittadini stanno ricevendo un‘email apparentemente da un indirizzo di posta elettronica istituzionale. Nella stessa gli utenti sono invitati a scaricare in modo urgente una fattura tramite il servizio WeTransfer. In realtà l’obiettivo è il furto dei dati. WeTransfer è, infatti, il sistema generalmente utilizzato per trasferire denaro all’estero ad esempio ai propri familiari.
Ecco a cosa fare attenzione e cosa contiene l’email truffa apparentemente che invita a scaricare fatture da WeTransfer
Allarme truffa Agenzia delle Entrate, nuovo tentativo di phishing
Sottolinea l’Agenzia delle Entrate nel comunicato del 5 settembre
Queste comunicazioni riprendono il layout delle notifiche inviate dal servizio WeTransfer e sembrano provenire da un dominio istituzionale (gov.it), inducendo così il destinatario a scaricare i documenti fiscali allegati alla stessa, tra i quali una presunta falsa fattura denominata "FatturaAgenziaEntrate.pdf”. Viene anche trasmesso un senso d’urgenza dalla presenza nel corpo del messaggio di una scadenza imminente (“Scade oggi”).
Cosa fare se si riceve l’email per scaricare la fattura?
L’email arriva dall’indirizzo di posta elettronica [email protected], nella email sono contenuti 2 file pdf.
L’Agenzia delle Entrate mette in guardia, nel caso in cui si dovessero ricevere comunicazioni simili è bene:
- non aprire e non scaricare gli allegati;
- non cliccare sui link presenti nelle email;
- non compilare allegati;
- non fornire coordinate bancarie e dati personali;
- non ricontattare il mittente.
In ogni caso, quando si ricevono email simili, prima di compiere alcun gesto è bene verificare che effettivamente l’indirizzo email del mittente sia nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate. Per fare questo controllo è possibile avvalersi anche dell’assistenza fornita dall’Agenzia delle Entrate attraverso la chatbot.
In caso di dubbi è sempre consigliato verificare le comunicazioni messe a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dedicato proprio alla prevenzione del fenomeno “phishing” .
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