Petrolio in corsa, l’OPEC scommette sul 2022

Violetta Silvestri

13 Settembre 2021 - 15:53

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Il prezzo del petrolio è in aumento, con le quotazioni tornate oltre i 70 dollari al barile. Intanto, l’OPEC ha diffuso il suo report mensile: sul rilancio della domanda di greggio, si punta al 2022.

Petrolio in corsa, l’OPEC scommette sul 2022

Prezzo del petrolio in rialzo e OPEC ottimista sul prossimo futuro.

Queste le ultime novità sull’oro nero, che sta scambiando nelle quotazioni Brent e WTI oltre i 70 dollari al barile, con evidenti guadagni.

Intanto, l’organizzazione dei Paesi esportatori ha reso noto il report sul greggio del mese di agosto. Il cartello, nonostante i timori legati ancora alla variante Delta, prevede un rilancio più netto del greggio nel 2022.

Per l’anno in corso, la pandemia sembra ancora gettare ombre sul mercato del petrolio. Quali novità e cosa aspettarsi?

Petrolio oltre $70 al barile: i motivi

Alle ore 15.25 circa, i future Brent sono in rialzo dello 0,80% a 73,50 dollari al barile e la quotazione WTI è in aumento dell’1,16% a 70,53%.

A spingere in alto il prezzo del greggio ci sono ancora gli strascichi dell’uragano Ida che ha colpito il Golfo del Messico, portando a una riduzione di circa 1,4 milioni di barili al giorno prodotti da fine agosto.

In generale, il 49% della produzione in questa specifica area geografica è ancora ferma, proprio mentre la domanda di benzina sta crescendo negli USA.

Un’attenzione di riguardo, inoltre, andrà posta su due fattori: il clima e l’Iran. Secondo gli esperti, infatti, i fenomeni meteorologici stanno diventando trainanti per il prezzo del petrolio. Un inverno molto rigido, per esempio, potrebbe far balzare la domanda di greggio nella potenza americana e muovere ancora di più le quotazioni con il deficit di offerta.

Infine, l’Iran è sempre un argomento attuale. Teheran starebbe per tornare al tavolo dei negoziati, con tutte le possibili e prossime conseguenze sulle sanzioni e sulla sua produzione del greggio.

L’OPEC punta sul 2022 per la domanda di greggio

Il 13 settembre l’OPEC ha divulgato il suo rapporto mensile sul greggio. Non cambia molto rispetto alle previsioni già annunciate il mese scorso.

Nel dettaglio, il cartello ha afferrato che la domanda di petrolio raggiungerà una media di 99,70 milioni di barili al giorno (bpd) nel quarto trimestre del 2021, in calo di 110.000 bpd rispetto alle previsioni del mese scorso.

“L’aumento del rischio di casi di Covid alimentato principalmente dalla variante Delta sta offuscando le prospettive della domanda di petrolio nell’ultimo trimestre dell’anno. Di conseguenza, la domanda di petrolio della seconda metà del 2021 è stata modificata leggermente al ribasso, ritardando parzialmente la ripresa della domanda di petrolio nella prima metà del 2022.”

Nonostante la revisione al ribasso al quarto trimestre, l’OPEC ha affermato che la domanda mondiale di petrolio nell’intero 2021 aumenterà di 5,96 milioni di barili al giorno, praticamente invariata rispetto al mese scorso.

La previsione di crescita per il 2022 è stata aggiustata a 4,15 milioni di barili al giorno, rispetto ai 3,28 milioni di barili al giorno del rapporto del mese scorso.

L’anno prossimo vedrà, quindi, il maggiore incremento nella domanda di greggio. “Oltre a una costante ripresa economica dalle recessioni provocate dalla pandemia, “si prevede che nel 2022 i miglioramenti nei tassi di vaccinazione e un potenziale aumento della fiducia del pubblico nella gestione del Covid-19 saranno più diffusi, sostenendo ulteriormente la ripresa della domanda di petrolio, in particolare i carburanti per il trasporto,” secondo il report OPEC.

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