Perché l’obbligo vaccinale e il super green pass sono costituzionali

Stefano Rizzuti

26 Novembre 2021 - 13:01

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Il vaccino obbligatorio contro il Covid e il super green pass sono costituzionali? Fulco Lanchester, costituzionalista, spiega in un’intervista a Money.it perché la risposta è affermativa.

Perché l’obbligo vaccinale e il super green pass sono costituzionali

L’obbligo vaccinale è costituzionale così come è legittimo introdurre il super green pass. Ne è convinto Fulco Lanchester, professore di Diritto costituzionale italiano e comparato alla Sapienza. In un’intervista a Money.it il costituzionalista spiega perché l’obbligo vaccinale contro il Covid è legittimo e come mai, a suo giudizio, sarebbe la migliore soluzione - anche dal punto di vista giuridico - che il governo possa applicare per convincere i no vax.

Perché l’obbligo vaccinale è legittimo

Come spiega Lanchester la polemica sul vaccinonon regge” perché l’obbligatorietà viene prevista dagli articoli 16 e 32 della Costituzione: “Sono molto chiari, con un provvedimento legislativo si può applicarel’obbligo.

L’articolo 16 della Costituzione recita:

Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”.

Nell’articolo 32, invece, si legge:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Sulla base di questi due principi sanciti dalla Costituzione il professore non ha dubbi e si dice “favorevole all’obbligo” vaccinale. Tema che finora era considerato un “elemento di tipo terminale, ma adesso - con uno zoccolo duro di no vax e le varianti che si moltiplicano - forse è necessario saltare l’ostacolo”, aggiunge.

Al momento in Italia l’obbligo vaccinale è previsto solamente per poche categorie: è già in vigore per il personale sanitario mentre scatterà dal 15 dicembre per personale scolastico e forze dell’ordine. Al momento non si è ancora parlato di obbligo esteso a tutti i cittadini come deciso dall’Austria.

Perché non è previsto l’obbligo: gli scontri politici

Lanchester parla dell’emergenza sindemica determinata dal Covid spiegando che si sovrappone a “un’emergenza politico-parlamentare”. Il costituzionalista sottolinea come tutti gli ordinamenti - democratici e non - abbiano “reagito in maniere convergenti ma divergenti, mentre da noi la sindemia si è sovrapposta” alla questione politica.

Se in Italia non è stato istituito l’obbligo vaccinale contro il Covid, spiega ancora Lanchester, è perché ci sono state delle “remore politiche: Le forze che sorreggono il governo Draghi - ma anche quelle del governo Conte II - non erano omogenee nella reazione alla pandemia sugli strumenti vaccinali obbligatori”. Ma adesso, aggiunge, si sta aprendo anche questa discussione.

Il giudizio del costituzionalista sul green pass

A parere del professore il green pass è un “modo surrettizio per arrivare all’obbligatorietà: senza l’obbligo si stabiliscono delle vie che invitano a prendere il vaccino”. Sul punto Lanchester non ha dubbi: “Se si dovesse arrivare all’obbligo vaccinale sarebbe costituzionalmente sostenibile”.

Meglio l’obbligo che il green pass, quindi. D’altronde il costituzionalista ribadisce che non ci sono dubbi sulla possibilità di introdurre l’obbligo: “Devo dire che sono di una vecchia generazione, per cui sono stato vaccinato per il vaiolo, l’antidifterica e nessuno ha sollevato problemi dal punto di vista giuridico”.

Il super green pass e le differenze tra vaccinati e no vax

Secondo Lanchester l’applicazione del super green pass, con trattamenti diversi per vaccinati e non vaccinati, è legittima: “Il punto centrale è la salute collettiva, in questo senso se c’è un’emergenza può essere applicato e non ci sono problemi”.

E non preoccupa neanche la questione relativa alla privacy quando viene richiesta l’esibizione del green pass: “Non è un elemento di violazione della privacy, se uno vuole frequentare luoghi pubblici è un obbligo necessario da istituire”.

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