Perché il prezzo del petrolio può arrivare a $100 al barile

Violetta Silvestri

15/09/2023

15/09/2023 - 11:50

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Il prezzo del petrolio sale ancora e rafforza le previsioni di $100 al barile: tutti i fattori da considerare per la stima di un rally delle quotazioni.

Perché il prezzo del petrolio può arrivare a $100 al barile

Prezzi del petrolio ancora in aumento, ora possono davvero superare i 100 dollari al barile.

Le quotazioni sono infatti destinate a registrare un terzo rialzo settimanale, grazie ai dati economici cinesi migliori del previsto e ai resoconti sui consumi record di petrolio. Si rafforza l’ipotesi che la domanda nel secondo maggior consumatore di greggio al mondo continuerà a crescere.

Entrambi i benchmark sono aumentati di circa il 4% rispetto a una settimana fa. Mentre si scrive, i futures sul Brent scambiano a 93,94 dollari al barile e il WTI a 90,44 dollari al barile.

Con un maggiore ottimismo sulla domanda globale e la convinzione che l’offerta di greggio sarà ancora tesa, le previsioni sul prezzo del petrolio si fanno più rialziste.

Prezzo petrolio a $100 al barile è possibile per questi motivi

Il petrolio è ora circondato da un mix di fattori rialzisti, che stanno facendo volare il prezzo e crescere le previsioni di quotazioni a 100 dollari al barile.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia e l’OPEC hanno entrambe avvertito questa settimana che il mercato sarebbe rimasto in deficit fino alla fine dell’anno, contribuendo a spingere il greggio in rialzo di oltre il 4% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Sul lato della domanda, i crescenti segnali che gli Stati Uniti potrebbero essere in grado di evitare una recessione hanno dato una spinta, mentre i dati provenienti dalla Cina su vendite al dettaglio e produzione industriale superiori alle stime hanno indicato che forse il peggio sta passando per il dragone.

In Cina, i dati dell’Ufficio nazionale pubblicati hanno anche evidenziato che la lavorazione delle raffinerie di petrolio è salita al record di 64,69 milioni di tonnellate in agosto, in crescita del 19,6% rispetto all’anno precedente e pari a 15,23 milioni di barili al giorno (bpd).

La produttività della raffinazione è aumentata poiché le aziende di lavorazione cinesi hanno mantenuto elevati i ritmi di produzione per soddisfare la domanda di viaggi estivi e trarre vantaggio dal rafforzamento dei margini per l’esportazione verso i consumatori asiatici.

“Scommettere sul petrolio sta diventando una delle operazioni preferite a Wall Street. Nessuno dubita che la decisione dell’OPEC+ (nazioni produttrici di petrolio) alla fine del mese scorso manterrà il mercato petrolifero molto teso nel quarto trimestre, ha detto l’analista Edward Moya a OANDA

Che ci sia una contrazione di offerta nel mercato si riflette anche nell’aumento dei prezzi del carburante, con il diesel ai massimi storici su base stagionale a New York.

Inoltre, la banca centrale cinese ha tagliato i requisiti di riserva di liquidità per tutte le banche per stimolare la ripresa economica del paese, migliorando le prospettive della domanda nel principale importatore di greggio al mondo.

Anche le crescenti aspettative che le principali banche centrali si stiano avvicinando alla fine dei loro cicli di inasprimento hanno ulteriormente aiutato il sentiment. Dal lato dell’offerta, i prolungati tagli alla produzione da parte dell’Arabia Saudita e della Russia hanno giocato un ruolo chiave nel prevedere una carenza di greggio.

In questo complesso quadro macroeconomico, le stime degli analisti secondo cui il petrolio raggiungerà i 100 dollari al barile stanno diventando sempre meno rare.

“I mercati petroliferi devono ora considerare se i futures Brent a 100 dollari al barile siano una possibilità nella seconda metà del 2023, data l’entità dei tagli all’offerta dell’OPEC +”, ha affermato Vivek Dhar, direttore della ricerca sulle materie prime minerarie ed energetiche presso la Commonwealth Bank of Australia.

Secondo gli analisti di Fxempire, la traiettoria rialzista del mercato petrolifero rimane imperterrita, riflettendo il sentiment prevalente del mercato. Gli hedge fund hanno costantemente acquistato futures sul petrolio greggio nelle ultime settimane, spinti principalmente dalla crescente domanda di benzina e diesel.

Da Trading Economis le stime sono di futures Brent a 100,04 tra 12 mesi.

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