Pensioni, ci sono risorse per pagarle solo due anni: l’appello dell’Inpgi a Draghi

Giorgia Bonamoneta

13 Maggio 2021 - 00:01

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L’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, non ha più liquidità per le pensioni. La richiesta al Premier Mario Draghi: aprire tavolo per possibili soluzioni.

Pensioni, ci sono risorse per pagarle solo due anni: l’appello dell’Inpgi a Draghi

L’istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (Inpgi) chiede a Mario Draghi di intervenire per salvare la pensione dei giornalisti. Il 2020 si è chiuso con un bilancio in negativo per oltre 240 milioni e a rischio c’è il pagamento pensioni a partire dal 2023.

Ci sono risorse solo per i prossimi due anni”, ha dichiarato l’Istituto di previdenza dei giornalisti. L’ente sta terminando le liquidità per il pagamento delle pensioni, con il rischio di essere assorbito dall’Inps.

Il problema? Strutturale, fa sapere sempre il portavoce dell’Inpgi, soprattutto per le dinamiche al quale è andato incontro il lavoro stesso del giornalista.

Pensioni a rischio: appello al Governo per trovare una soluzione ai problemi dell’Inpgi

L’Inpgi ha una riserva tecnica per pagare due annualità delle attuali pensioni - scrive l’ente nella lettera rivolta a Mario Draghi - ”Il 2020 si è chiuso con un bilancio in disavanzo di 242 milioni".

L’ennesima chiusura in perdita: infatti è il quarto anno consecutivo che l’Inpgi chiude in rosso. Quest’anno il carico sull’ente è stato più pesante degli anni anni: non ha solo pagato le pensioni, ma ha si è anche fatto carico degli ammortizzatori sociali ai giornalisti durante la più sistematica crisi del settore.

La richiesta fatta al Premier è semplice: riattivare il tavolo politico per trovare una “soluzione strutturale condivisa per la sostenibilità del sistema previdenziale dei giornalisti italiani”, scrivono.

Il tempo stringe, la richiesta di aiuto arriva in vista del 30 giugno, data nella quale cadrà lo scudo al commissariamento. Dal commissariamento all’assorbimento dell’Istituto di previdenza dei giornalisti nell’Inps non passerebbe molto.

Nel frattempo il Comitato Salviamo la previdenza dei giornalisti è stato accolto a Palazzo Chigi da Giuseppe Morale, sottosegretario all’editoria. Carlo Chianura, guida del Comitato, ha voluto sottolineare la grave crisi finanziaria del settore, minata dal precario mondo del lavoro online.

Le soluzioni proposte dal consiglio al Governo

A gennaio il consiglio dell’Inpgi si era riunito per tentare di mettere insieme le proposte per risolvere la mancanza di liquidità per le pensioni dei giornalisti.

Tra le varie soluzioni i dirigenti dell’ente di previdenza avevano proposto al Governo di retrodatare il calcolo contributivo a partire dal 2007. Non solo, il Consiglio ha pensato a un contributo di solidarietà sulle pensioni, da sovvenzionare con l’auto dello Stato (equivalente a 100 mila euro lordi) e di unificare le due gestioni Inpgi 1 e Inpgi 2.

I problemi strutturali sono profondi e prevedono un taglio netto alla radice: il taglio delle pensioni di reversibilità e svariati costi della struttura dell’ente da diminuire considerevolmente. Ma nulla da fare, le misure non sarebbero state sufficienti.

Inpgi e giornalisti, pronti alla discutere con Draghi

Secondo la Federazione nazionale della Stampa italiana (FNSI) il Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha assegnato la giusta attenzione a chi fa informazione, un’attività che ricorda essere essenziale e fondamentale per la tenuta delle istituzioni democratiche e per “far crescere un’opinione pubblica matura”.

Con queste parole la Federazione ha richiamato all’attenzione del Governo le scelte sul Piano Nazionale. Sul tema è stata programmata una manifestazione di protesta in piazza Montecitorio che si terrà il prossimo giovedì 20 maggio, alle ore 10.

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