Pensioni, questa tabella ti dice per quanti anni ancora devi lavorare

Simone Micocci

13 Maggio 2025 - 09:45

Quanto tempo ti manca per andare in pensione? Ecco delle tabelle utili per darti un’idea a riguardo.

Pensioni, questa tabella ti dice per quanti anni ancora devi lavorare

Sei stanco di lavorare? Il momento di andare in pensione potrebbe essere più o meno lontano a seconda della tua età, come pure degli anni di contributi che hai versato in questo periodo.

Per raggiungere il diritto alla pensione, infatti, bisogna guardare a questi due valori, i quali variano a seconda dell’opzione alla quale si ricorre. In alcuni casi è l’età a essere determinante, mentre per altre opzioni sono proprio gli anni di lavoro a incidere sul momento del pensionamento.

Conoscendo le regole per l’accesso alla pensione - qui quelle aggiornate al 2025 - possiamo quindi rispondere alla domanda di apertura, ossia per quanti anni bisogna ancora lavorare prima di raggiungere il diritto a una rendita mensile.

È bene spiegare però che le regole di pensionamento potrebbero essere oggetto di cambiamento con l’avanzare degli anni, visto l’adeguamento biennale con le aspettative di vita previsto dalla legge Fornero al fine di contenere i costi della spesa previdenziale. Già per il 2027, ad esempio, è stato annunciato un incremento di 3 mesi che il governo proverà a sterilizzare, per quanto al momento non ci siano certezze a riguardo.

A tal proposito, in questo articolo risponderemo alla domanda su quanto ancora devi lavorare al netto di variazioni dell’età pensionabile in programma nei prossimi anni. Per sapere invece come possono cambiare i requisiti per la pensione nei prossimi anni potete consultare il nostro articolo di approfondimento.

Quanto ancora devi lavorare in base all’anno di nascita

Come anticipato, le misure con cui andare in pensione in Italia sono diverse e alcune di queste guardano all’età anagrafica, altre invece esclusivamente all’anzianità contributiva. Partiamo dalle prime, tra le quali possiamo collocare:

  • la pensione di vecchiaia, il cui diritto si raggiunge all’età di 67 anni con 20 anni di contributi. Inoltre, per coloro che hanno iniziato a lavorare - o più precisamente a versare contributi - a partire dal 1996, è richiesto anche che l’importo di pensione sia almeno pari a quello dell’Assegno sociale;
  • la pensione anticipata contributiva, che si raggiunge a 64 anni di età a fronte di 25 anni di contributi. Questa misura si rivolge esclusivamente a coloro che non hanno contributi versati entro il 31 dicembre 1995 e che maturano un importo almeno pari a 3 volte l’Assegno sociale. Questo limite si riduce a 2,8 volte per le donne con 1 figlio, a 2,6 volte per quelle con almeno 2 figli;
  • c’è poi la pensione di vecchiaia contributiva, il cui diritto si raggiunge al compimento dei 71 anni di età. È comunque una soluzione per coloro che hanno maturato pochi anni di contributi: ne bastano, infatti, appena 5. Anche in questo caso non è possibile ricorrervi laddove ci siano contributi versati prima dell’1 gennaio 1996.

A tal proposito, ecco una tabella che risponde alla domanda per quanti anni ancora bisogna lavorare a seconda di qual è l’obiettivo: distinguiamo infatti chi punta a un normale pensionamento di vecchiaia da coloro che hanno guadagnato molto in carriera e quindi possono puntare al pensionamento anticipato, per poi concludere con chi invece ha lavorato per pochissimi anni (almeno 5) e quindi deve attendere il compimento dei 71 anni.

Anno di nascita Quanto ancora devi lavorare se guadagni molti soldi* Quanti anni devi lavorare se sei un profilo base** Quanti anni devi lavorare se hai pochi contributi***
1970 9 12 16
1971 10 13 17
1972 11 14 18
1973 12 15 19
1974 13 16 20
1975 14 17 21
1976 15 18 22
1977 16 19 23
1978 17 20 24
1979 18 21 25
1980 19 22 26
1981 20 23 27
1982 21 24 28
1983 22 25 29
1984 23 26 30
1985 24 27 31
1986 25 28 32
1987 26 29 33
1988 27 30 34
1989 28 31 35
1990 29 32 36

* Pensione anticipata contributiva
** Pensione di vecchiaia
*** Pensione di vecchiaia contributiva

Quanto ancora devi lavorare in base agli anni di contributi

Ci sono invece delle misure che non tengono conto dell’età anagrafica ma solamente degli anni di contributi maturati. La più importante è sicuramente la pensione anticipata, per la quale va fatta una distinzione tra uomini, donne e lavoratori precoci. Nel dettaglio:

  • gli uomini vi accedono al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • alle donne bastano invece 41 anni e 10 mesi di contributi;
  • infine i lavoratori precoci, ossia coloro che al compimento dei 19 anni di età potevano già vantare 12 mesi di contributi. Questi possono smettere di lavorare con 41 anni di contributi (almeno un contributo settimanale deve essere versato entro il 31 dicembre 1995), ma solo se disoccupati, caregiver, invalidi o lavoratori gravosi.

Ecco una tabella in cui spiega per quanti anni ancora bisogna lavorare considerando l’età in cui avete iniziato a farlo, presumendo che non abbiate periodi di vuoto contributivo.

Anno di inizio lavoro Quanti anni deve ancora lavorare un uomo Quanti anni deve ancora lavorare una donna Quanti anni deve ancora lavorare un lavoratore precoce
1992 1 0 0
1993 2 1 0
1994 3 2 1
1995 4 3 2
1996 5 4 N.P.*
1997 6 5 N.P.*
1998 7 6 N.P.*
1999 8 7 N.P.*
2000 9 8 N.P.*
2001 10 9 N.P.*
2002 11 10 N.P.*
2003 12 11 N.P.*
2004 13 12 N.P.*
2005 14 13 N.P.*
2006 15 14 N.P.*
2007 16 15 N.P.*
2008 17 16 N.P.*
2009 18 17 N.P.*
2010 19 18 N.P.*

* Non possibile. Per la pensione anticipata precoci - Quota 41 - bisogna aver iniziato a lavorare almeno entro il 31 dicembre 1995.

Se invece non avete avuto una carriera continua, dovete controllare in primis quanti anni di contributi avete maturato oggi, informazione che potete facilmente reperire dall’estratto conto contributivo disponibile nell’area personale Inps.

A quel punto vi basterà sottrarre gli anni di contributi maturati a quelli necessari per le tre opzioni di pensione anticipata - uomini, donne e precoci - per farvi un’idea di quanto ancora dovete lavorare.

Fermo restando comunque che questi requisiti possono essere presto oggetto di variazione e pertanto bisognerà lavorare persino per più anni rispetto a quelli indicati in tabella. Ciò vale anche per le misure che abbiamo visto nel paragrafo precedente,

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