Pensioni: nuovo importo assegno sociale 2020

Antonio Cosenza

11 Novembre 2019 - 10:13

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Pensione sociale, nel 2020 cambia l’importo: piccolo aumento per effetto della rivalutazione delle pensioni.

Pensioni: nuovo importo assegno sociale 2020

Pensioni: ci sono novità per l’assegno sociale, così come per gli altri trattamenti previdenziali e assistenziali riconosciuti dall’Inps che sono soggetti a rivalutazione annuale.

Ogni anno, grazie allo strumento chiamato perequazione, gli assegni di pensione, così come i trattamenti di invalidità e - appunto - la pensione sociale, vengono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione: questo fa sì che con il passare degli anni l’importo percepito non perda potere d’acquisto, visto che viene costantemente adeguato alla variazione dei prezzi.

Come anticipato la rivalutazione riguarderà anche l’importo dell’assegno sociale, ossia quella prestazione assistenziale che dal 1996 (quando ha preso il posto della pensione sociale) l’Inps eroga a coloro che pur avendo raggiunto l’età pensionabile non hanno diritto ad alcuna pensione vista l’insufficienza dei contributi previdenziali in loro possesso. È bene ricordare, però, che per avere diritto all’assegno sociale è necessario avere un reddito non superiore alle soglie previste.

Tralasciando per un attimo i requisiti dell’assegno sociale, di cui ne riparleremo successivamente, vediamo di quanto potrebbe cambiare l’importo dell’assegno sociale per effetto della rivalutazione.

Pensioni: nuovo importo assegno sociale 2020

Prima di andare avanti è importante sottolineare che al momento non ci sono ancora notizie ufficiali riguardo alla misura della perequazione delle pensioni; sarà un apposito decreto del MEF, che molto probabilmente verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale già nelle prossime settimane, ad ufficializzare il tasso di perequazione delle pensioni sulla base della variazione dell’inflazione rilevata dall’ISTAT.

Sembra comunque ormai certo che la rivalutazione delle pensioni nel 2020 verrà effettuata sulla base di un tasso pari allo 0,60% (nel 2019 l’incremento è stato dell’1,1%); una rivalutazione che sarà piena per i soli assegni di importo inferiore ai 2.000,00€ (come stabilito dalla Legge di Bilancio per il 2020), mentre per quelli che superano questa cifra sarà solamente parziale (qui tutte le percentuali).

Per l’assegno sociale la rivalutazione sarà al 100%. Quindi, considerando che nel 2019 l’importo massimo erogabile è di 458,00€, il prossimo anno questo dovrebbe aumentare di 2,74€ mensili, arrivando così a 460,74€.

Pensioni: requisiti assegno sociale 2020

Come appena visto l’assegno sociale spetta in misura piena solamente in alcuni casi.

Nel dettaglio, i requisiti di quella che ancora in molti riconoscono come pensione sociale prevedono che l’assegno spetti in misura piena solamente a coloro che non possiedono alcun reddito.

Qualora il soggetto sia coniugato, per beneficiare dell’assegno sociale deve avere un reddito familiare inferiore all’ammontare annuo dell’assegno: quindi, nel 2020, qualora il tasso di rivalutazione dello 0,60% venisse confermato, ne avrebbero diritto quei nuclei familiari con reddito inferiore ai 5.983,51€ (ricordiamo infatti che l’assegno sociale è erogato dall’Inps per 13 mensilità).

Spetta invece in misura ridotta ai non coniugati con reddito inferiore all’importo annuo dello stesso; nel caso dei soggetti sposati, invece, questo deve essere compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio di questo.

Per quanto riguarda l’età in cui si può fare richiesta dell’assegno sociale questa è pari a 67 anni (stesso limite di età previsto per la pensione di vecchiaia). Non ci saranno novità in merito nel 2020, né tanto meno nel 2021 quando è stato ufficializzato che non ci sarà alcun incremento dei requisiti per l’accesso alla pensione.

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