Pensioni, in quali casi va fatto l’Isee?

Simone Micocci

28 Dicembre 2023 - 10:26

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Isee obbligatorio per i pensionati, in quali casi è obbligatorio e quali sono i documenti necessari? Ecco una guida utile.

Pensioni, in quali casi va fatto l’Isee?

I pensionati devono fare l’Isee 2024 se vogliono accedere a una serie di prestazioni e servizi agevolati, come ad esempio se intendono integrare la pensione con il nuovo Assegno di inclusione oppure se percepiscono dell’Assegno unico per figli a carico.

Non serve invece l’Isee, in quanto si guarda al reddito personale o eventualmente coniugale, per godere di altre prestazioni collegate al reddito, come ad esempio le maggiorazioni sulla pensione, la quattordicesima, l’Assegno sociale e l’esenzione del ticket sanitario. In questi ultimi casi, infatti, si guarda al reddito e non alla situazione economica equivalente indicata nell’attestazione Isee.

Quindi, i pensionati non sono obbligati a fare l’Isee ogni anno, eccetto quando serve per continuare a beneficiare di quelle prestazioni che dipendono dalla condizione economica di tutto il nucleo familiare.

Hanno invece l’obbligo di fare dichiarazione dei redditi, o in alternativa inviare il modello Red, i pensionati che godono di quelle prestazioni che guardano solamente al reddito (e non ai patrimoni) personale o coniugale.

Vediamo dunque, a seconda dei casi, quando per i pensionati è necessario fare l’Isee e cosa serve ai fini del rilascio.

Pensioni, in quali casi va richiesto l’Isee

A partire dal 1° gennaio è possibile richiedere l’Isee aggiornato così da continuare a beneficiare di alcune agevolazioni e bonus. Nel dettaglio, possiamo distinguere i casi in cui serve l’Isee in tre diverse categorie:

  • per godere di prestazioni sociosanitarie - come ad esempio per richiedere l’assistenza domiciliare per maggiorenni con disabilità o non autosufficienti - comprese quelle di tipo residenziale, come quelle prestazioni che prevedono il ricovero presso istituti, residenze sociosanitarie assistenziali, Rsa, Rssa, residenze protette od ospitalità alberghiera. È quindi utile per tutti quei pensionati disabili o non autosufficienti per i quali serve beneficiare di una delle suddette prestazioni;
  • accesso ai bonus per il sostegno al reddito delle famiglie, come ad esempio il nuovo Assegno di inclusione spettante a patto che nel nucleo familiare ci siano minori, disabili oppure over 60, o anche l’Assegno unico per figli a carico (anche maggiorenni entro i 21 anni di età oppure disabili). Altra prestazione per la quale serve l’Isee è la Carta acquisti, il bonus di 40 euro al mese spettante anche a chi ha compiuto i 65 anni di età;
  • godere di servizi a un costo agevolato, come nel caso dell’Isee università per abbassare la retta universitaria, o anche dell’Isee minorenni con cui ad esempio si può fruire della mensa scolastica a un prezzo ridotto.

Se pensionati, quindi, l’Isee è obbligatorio solo se serve ai fini di una delle suddette prestazioni.

In caso contrario è libera scelta del pensionato: non ci sono infatti sanzioni per chi non lo fa, ed è bene sottolineare che la richiesta dell’Isee non sostituisce l’obbligo di dichiarazione dei redditi che invece sussiste nei confronti di coloro che godono di una prestazione collegata al reddito, come può essere la quattordicesima sulla pensione o anche l’incremento al milione, o comunque per chi è titolare di più redditi (ad esempio il reddito da lavoro e quello da pensione).

In questi casi il pensionato ha l’obbligo di inviare la dichiarazione dei redditi con modello 730 o modello Redditi PF.

Cosa serve per l’Isee pensionati

Per l’Isee si tiene conto della situazione reddituale e patrimoniale aggiornata a due anni prima dalla presentazione della Dsu.

Quindi, per l’Isee 2024 si prende in considerazione il periodo d’imposta 2022: per questo motivo, se richiesta dal caf o dal patronato al quale ci si rivolge per l’Isee, bisognerà consegnare la Certificazione Unica 2023 dove appunto sono indicati i redditi aggiornati al 2022.

Lo stesso vale per la giacenza media e il saldo dei conti correnti intestati a ogni singolo componente del nucleo familiare, anche se minorenni: l’anno da prendere come riferimento è sempre il 2022. Lo stesso vale per i patrimoni immobiliari.

Ricordate comunque che nell’area personale MyInps è disponibile il servizio Isee precompilato con il quale i dati necessari ai fini della Dsu sono già inseriti automaticamente: non serve quindi allegare la Certificazione Unica o la documentazione relativa allo stato dei conti correnti, risparmiando così molto tempo.

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# ISEE

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