Pensioni, l’età pensionabile è aumentata notevolmente (e non è ancora finita)

Simone Micocci

8 Maggio 2024 - 09:30

Pensioni, in Italia (e non solo) ci si va sempre più tardi. Ma il peggio deve ancora arrivare.

Pensioni, l’età pensionabile è aumentata notevolmente (e non è ancora finita)

Negli ultimi anni l’età di accesso alla pensione è aumentata notevolmente e nei prossimi anni continuerà a crescere. A confermarlo il rapporto “Pensions at a Glance 2023”, arrivato alla decima edizione, pubblicato il 23 dicembre scorso, con il quale viene messo in luce il mutato scenario delle politiche pensionistiche nei Paesi dell’area Ocse.

Un elemento accomuna i singoli Paesi: la tendenza a ritardare l’accesso alla pensione. L’Italia è stata tra i primi a farlo con la legge Fornero del 2011, altri - come Francia (dove l’età pensionabile passerà da 62 a 64 anni entro il 2030) e Svezia (dove è già stato programmato un aumento da 61 a 64 anni) - lo hanno fatto dopo.

È inevitabile l’aumento dell’età pensionabile

Ogni Paese, quindi, sta intervenendo per rendere più sostenibile il proprio sistema previdenziale, specialmente alla luce delle ultime tendenze demografiche che ci dicono che si vive di più, e quindi si allunga il periodo di percezione della pensione, e si fanno meno figli (riducendo così le entrate contributive).

Non si possono d’altronde nascondere le preoccupazioni dei Paesi riguardo all’impatto che l’invecchiamento della popolazione avrà sui sistemi pensionistici: basti pensare che se oggi il 18% delle persone (considerando i Paesi dell’area Ocse) ha un’età superiore a 65 anni, nel 2050 questa percentuale è destinata a salire al 27%. Preoccupazione che non è stata nascosta dall’attuale ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale ha dichiarato che allo stato attuale “non ci sono riforme delle pensioni sostenibili” per il nostro Paese.

La spesa per le pensioni, quindi, è destinata a esplodere: è questa la ragione per cui in Italia, e non solo, l’età per la pensione è aumentata notevolmente negli ultimi anni con il rischio concreto che faccia altrettanto nei prossimi.

Di quanto è destinata ad aumentare ancora l’età pensionabile

Nel 2011, anno di approvazione della tanto criticata (ma necessaria) riforma Fornero, in Italia gli uomini andavano in pensione a 65 anni, le donne persino a 60 anni nel settore privato, 61 nel pubblico.

Poi l’incremento a 66 anni che per effetto dell’adeguamento con le speranze di vita, che ricordiamo è diventato biennale, è poi salito a 67 anni per tutti, uomini e donne. Fortunatamente esistono misure di flessibilità che consentono di andare prima in pensione, tant’è che se consideriamo l’età effettiva per l’accesso alla pensione in Italia come certificata dall’Istat risulta pari a 64 anni e 4 mesi.

Tuttavia, chi pensa che 67 anni siano abbastanza per andare in pensione si sbaglia: proprio a causa del meccanismo automatico che adegua l’età pensionabile alle speranze di vita, nei prossimi anni dobbiamo prepararci a un nuovo incremento.

D’altronde, il rapporto in oggetto ci dice che tra il 1970 e il 2021 c’è stato un notevole allungamento della vita lavorativa: l’aspettativa di vita dopo i 65 anni, infatti, è aumentata di ben 4 anni e 8 mesi.

Ciò vuol dire che, mantenendo inalterati i requisiti per il pensionamento, ogni Stato dovrebbe farsi carico di 5 anni in più di pensioni pagate, incrementando appunto la spesa previdenziale.

Come anticipato ciò non sarebbe sostenibile ed è per questo che secondo il rapporto “Pensions at a Glance” per ben 23 Paesi (sono 38 complessivamente quelli dell’area Ocse) ci sarà un incremento dell’età pensionabile. Uno scenario inevitabile, ritardato dallo scoppio della pandemia che ha rallentato la crescita delle aspettative di vita.

Nel dettaglio, in media l’età per la pensione nell’area Ocse dovrebbe arrivare a 66 anni e 3 mesi per gli uomini, 65 anni e 8 mesi per le donne. Sarà questa, in media, l’età richiesta a chi inizia oggi a lavorare.

Ci dispiace dirvi, però, che l’Italia è sopra questa soglia in quanto l’età di pensionamento stimata per chi inizia oggi la propria carriera sarà di 71 anni. Peggio va alla Turchia dove è previsto l’aumento più elevato: da 52 a 65 anni per gli uomini, da 49 a 63 anni per le donne.

L’età pensionabile aumenterà notevolmente anche in Danimarca (da 67 a 74 anni), in Estonia (da 64,3 a 71 anni), come pure in Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia e Svezia, Paesi dove si prevedono aumenti compresi tra i 2,5 e i 6 anni nei prossimi 50 anni.

Rapporto Pensions at a Glance 2023
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# OCSE

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