Pensioni, ecco il cedolino di luglio con una sorpresa gradita

Simone Micocci

24 Giugno 2025 - 09:57

Pensioni, l’Inps ha pubblicato la guida al cedolino di luglio. Quattordicesima e non solo, ecco tutto quello che serve sapere.

Pensioni, ecco il cedolino di luglio con una sorpresa gradita

Nell’area personale dell’Inps è disponibile il cedolino della pensione, ossia quel documento che mensilmente consente ai pensionati di verificare l’importo erogato, con i dettagli relativi a ogni singola voce. Si tratta pertanto di un documento essenziale per verificare le ragioni che hanno determinato quell’importo, così da poter eventualmente controllare che l’Istituto, che comunque non è solito commettere errori, abbia calcolato la pensione correttamente.

Nel cedolino di luglio, con il pagamento del rateo che avverrà con valuta 1° luglio, figura una sorpresa molto gradita per un gran numero di pensionati: la quattordicesima mensilità, la maggiorazione sociale che spetta a coloro che hanno compiuto i 64 anni di età e soddisfano i requisiti di reddito per beneficiarne.

Ma non solo: proseguono le trattenute fiscali di Irpef e addizionali e per un numero alquanto ristretto di persone ci sarà la trattenuta di 50 euro necessaria per recuperare il bonus energia indebitamente percepito. A tal proposito, ecco una guida aggiornata al cedolino Inps di luglio, informazioni ufficializzate direttamente dall’Istituto in queste ore che precedono l’arrivo dei soldi.

La quattordicesima

Sono tre milioni i pensionati che nell’assegno di luglio troveranno la cosiddetta somma aggiuntiva, meglio conosciuta come quattordicesima. Ma attenzione, perché ai diretti interessati viene comunicato che il pagamento della prestazione è solo “provvisorio”. Cosa significa? Che in un secondo momento l’Inps verificherà se effettivamente il reddito dell’interessato è adeguato al pagamento della stessa. In caso contrario ci sarà la richiesta di restituzione degli importi percepiti.

Ma dove si trova questa precisazione? Dipende, l’Inps utilizza una serie di canali, quali:

  • modello “Obis/M”;
  • cedolino della pensione con nota informativa;
  • messaggio Sms, in presenza di contatti validi.

E attenzione, perché qualora sia in corso ancora il recupero della quattordicesima non spettante erogata negli anni precedenti, il debito residuo verrà recuperato (in tutto o in parte) sulla quattordicesima del 2025. Ecco perché in alcuni caso l’importo potrebbe essere più basso di quello atteso, fermo restando comunque che le ragioni che possono portare al taglio della quattordicesima sono diverse (e le potete approfondire qui).

L’Inps poi ricorda che, come già spiegato nella nostra guida alla quattordicesima mensilità con tutti gli importi indicati nel dettaglio, qualora il requisito anagrafico venisse perfezionato tra agosto e dicembre, oppure per chi diviene titolare di pensione nello stesso periodo, il pagamento della quattordicesima avverrà con la mensilità di dicembre. Ma ovviamente sempre a condizione di rientrare nei limiti reddituali, condizione inderogabile.

Per coloro che non la ricevono ma ritengono di averne diritto, c’è la possibilità di farne richiesta in autonomia attraverso l’apposito servizio che trovate qui. In alternativa ci si può rivolgere a un patronato che per quanto riguarda questo servizio dovrà fornire assistenza gratuita.

Gli altri pagamenti in arrivo a luglio

Ma ci sono altri pagamenti extra attesi a luglio. Con il prossimo cedolino, infatti, viene effettuato il pagamento di tutte le mensilità del secondo semestre 2025, compresa la tredicesima, per coloro che percepiscono un importo talmente basso, tra i 10,01 e i 90 euro mensili, da non giustificare il pagamento mensile.

Le trattenute

Sulla pensione di luglio ci sono però anche le trattenute. Da una parte quelle straordinarie che si applicano a un numero ristretto di persone. L’Inps ha infatti rimandato a luglio l’avvio della campagna di recupero - inizialmente annunciata per giugno, ma alla fine è stato così per un numero ristretto di pensionati - delle indennità di 200 e 150 euro previste rispettivamente dal decreto legge n. 50 del 2022 e dal decreto legge n. 144 del 2022 per coloro che non hanno superato le verifiche reddituali.

Tra le altre trattenute da segnalare ci sono quelle del conguaglio effettuato a dicembre nel caso in cui il debito non sia stato ancora saldato. Infine, con la sola eccezione dei trattamenti assistenziali come l’Assegno sociale e la pensione di invalidità civile, a luglio vengono effettuate le ritenute Irpef in acconto per l’anno 2025 e le trattenute per le addizionali regionali (in saldo per il 2024) e comunali (in acconto per il 2025 e in saldo per il 2024).

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