Pensioni, scatta la rivalutazione: quanto cresce l’assegno e quando arrivano aumenti e arretrati

Stefano Rizzuti

11/02/2023

11/02/2023 - 15:32

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Una circolare Inps annuncia l’arrivo degli aumenti di pensione per i trattamenti oltre quattro volte il minimo. A quanto ammonta la rivalutazione e quando arriva insieme agli arretrati: la tabella.

Pensioni, scatta la rivalutazione: quanto cresce l’assegno e quando arrivano aumenti e arretrati

Pensioni, arrivano gli aumenti Inps con la rivalutazione per gli importi superiori a quattro volte il trattamento minimo. Quali saranno gli incrementi sull’assegno previdenziale per chi percepisce un importo mensile superiore a 2.101,52 euro?

A chiarirlo è la circolare Inps numero 20 del 10 febbraio, che rende note tutte le istruzioni e i chiarimenti necessari per l’applicazione delle disposizioni introdotte dall’ultima legge di Bilancio. All’interno della circolare è anche contenuta la tabella di sintesi con l’indice di perequazione e gli importi garantiti.

Gli aumenti verranno applicati per scaglioni complessivi di importo e non per fasce progressive. La rivalutazione verrà ora applicata anche a chi percepisce trattamenti superiori a quattro volte il minimo: per determinare l’importo bisogna considerare tutte le prestazioni incluse nel casellario centrale delle pensioni, considerando quindi il cosiddetto cumulo perequativo.

Pensioni, la rivalutazione in base agli assegni

Per i trattamenti pari o inferiori a cinque volte il minimo (ma al di sopra delle quattro volte il minimo) la rivalutazione sarà dell’85%, per i trattamenti tra le cinque e le sei volte il trattamento minimo si scende al 53%. Poi tra le sei e le otto volte il minimo la rivalutazione è applicata al 47%. Per le pensioni otto volte superiori ed entro dieci volte il trattamento minimo la rivalutazione applicata è del 37%. Sopra le dieci volte il minimo si scende a una rivalutazione del 32%.

Quanto aumentano le pensioni con la rivalutazione

La variazione per il calcolo della perequazione è stata fissata al 7,3% a partire dal primo gennaio 2023. Come detto, però, la rivalutazione piena è andata solo agli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo. Per gli importi superiori, quindi, l’incremento dovuto all’inflazione è minore.

In particolare, come si legge nella tabella pubblicata dall’Inps, tra le quattro e le cinque volte il minimo l’incremento è del 6,205%; tra cinque e sei volte il minimo l’incremento è del 3,869%; tra le sei e otto volte il minimo l’aumento è del 3,431%; tra le otto e le dieci volte il minimo è il 2,701%; infine oltre le dieci volte il minimo l’importo mensile sale del 2,336%.

La fascia di garanzia per gli assegni mensili: la tabella

Come spiega ancora l’Inps, vengono applicate le fasce di garanzia quando, calcolando la perequazione con la percentuale della fascia, il risultato finora è più basso del limite della fascia precedente. Quindi, in questi casi gli assegni diventano più bassi di chi sta in una fascia inferiore. In questi casi viene applicata la fascia di garanzia, facendo incrementare gli assegni mensili.

Per esempio per gli importi tra 2.101,52 e 2.123,19 euro (rientranti tra quelli fino a quattro volte il minimo) si prevede un importo di garanzia che sale a 2.254,93 euro. Per gli importi tra cinque e sei volte il minimo tra 3.152,28 e 3.165,63 euro, invece, l’importo garantito sale a 3.274,24 euro.

La tabella della rivalutazione delle pensioni La tabella della rivalutazione delle pensioni I dati della circolare Inps

Pensioni, quando arrivano gli aumenti e gli arretrati

La circolare Inps precisa anche quando arriverà l’aumento delle pensioni. Il pagamento con l’applicazione delle nuove rivalutazioni arriverà a partire dalla mensilità di marzo. Nello stesso mese verranno corrisposti anche gli arretrati delle mensilità di gennaio e febbraio 2023.

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