Pensione di vecchiaia 2023, la guida: requisiti, agevolazioni e domanda

Simone Micocci

20/12/2022

15/09/2023 - 15:53

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A chi è rivolta la pensione di vecchiaia 2023, quali sono i requisiti, le agevolazioni e come fare domanda: la guida completa.

Pensione di vecchiaia 2023, la guida: requisiti, agevolazioni e domanda

La pensione di vecchiaia 2023 è una prestazione economica erogata a favore dei lavoratori che hanno fatto domanda e sono in possesso dei requisiti previsti dalla legge.

La pensione di vecchiaia si rivolge a: lavoratori dipendenti; lavoratori autonomi iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria AGO (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi: artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni); iscritti alla gestione separata e infine ai lavoratori iscritti ai fondi pensione esclusivi e sostituivi dell’AGO.

In base al regime contributivo di appartenenza sono previste regole differenti che il lavoratore deve soddisfare e ci sono anche delle agevolazioni che permettono l’accesso anticipato alla pensione di vecchiaia se vengono soddisfatte le condizioni previste dalla legge. Ecco la guida completa su come funziona la pensione di vecchiaia 2023.

Pensione di vecchiaia 2023: requisiti

Come anticipato, possono accedere alla pensione di vecchiaia 2023 diverse categorie di lavoratori che devono tuttavia soddisfare specifici requisiti anagrafici e contributivi.

È possibile conseguire la pensione di vecchiaia 2023 se si è in possesso dei seguenti requisiti contributivi e anagrafici previsti dalla legge. Le regole stabilite sono diverse se il soggetto ha versato contributi prima del 31 dicembre 1995 oppure solo a partire dal 1° gennaio 1996.

Soggetti iscritti all’AGO con anzianità contributività al 31 dicembre 1995

Il requisito per chi è iscritto all’AGO con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 deve avere almeno 20 anni di anzianità contributiva o in deroga almeno una anzianità contributiva minima di 15 anni per le seguenti categorie di lavoratori:

  • lavoratori dipendenti e autonomi che al 31 dicembre 1992 hanno maturato 15 anni di anzianità contributiva;
  • lavoratori dipendenti e autonomi ammessi alla prosecuzione volontaria della contribuzione in data anteriore al 31 dicembre 1992;
  • lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno dieci anni, anche non consecutivi, per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare.

Per l’accesso alla pensione di vecchiaia è richiesto il possesso dei seguenti requisiti anagrafici, differenti a seconda delle gestioni.

Chi Periodo Età
Lavoratrici iscritte al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 65 anni e 7 mesi
Lavoratrici iscritte al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 66 anni e 7 mesi
Lavoratrici iscritte al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 67 anni
Lavoratrici iscritte al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 67 anni
Chi Periodo Età
Lavoratrici iscritte alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni) dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 66 anni e 1 mese
Lavoratrici iscritte alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni) dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 66 anni e 7 mesi
Lavoratrici iscritte alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni) dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 67 anni
Lavoratrici iscritte alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni) dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 67 anni
Chi Periodo Età
Lavoratori iscritti all’AGO (FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi) dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 67 anni
Lavoratori iscritti all’AGO (FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi) dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 67 anni

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti riconosciuti invalidi dall’Inps in misura pari o superiore all’80%, questi mantengono il requisito anagrafico vigente prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 503/1992: 55 anni se donne e 60 anni se uomini.

Per cui tali lavoratori potranno andare in pensione dal 2019 al 2023 con il seguente requisito anagrafico: donne 56 anni, uomini 61 anni e il beneficio è cumulabile con il requisito contributivo in deroga dei 15 anni.

Lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti Periodo Età
Lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 66 anni e 7 mesi
Lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 66 anni e 7 mesi

Soggetti iscritti all’AGO con accredito contributivo dal 1° gennaio 1996 e iscritti alla gestione separata

Tali soggetti possono, come spiega l’Inps, conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito contributivo di 20 anni e dei predetti requisiti anagrafici (per gli iscritti alla Gestione Separata si fa riferimento ai requisiti degli autonomi) a condizione che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (c.d. “importo soglia”, che nel 2023 ha importo di 502,46 euro.

In alternativa, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età da adeguare alla speranza di vita (per gli anni dal 2019 al 2022 il requisito adeguato è di 71 anni), con cinque anni di contribuzione “effettiva” (obbligatoria, volontaria, da riscatto, ma con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo) e a prescindere dall’importo della pensione
raggiunto.

Le lavoratrici madri, la cui pensione è liquidata col sistema contributivo, beneficiano di un’anticipazione del requisito anagrafico di quattro mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 12 mesi, oppure possono chiedere l’applicazione di un coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica posseduta alla data di decorrenza della pensione, maggiorata di un anno, in caso di uno o due figli, di due anni in caso di tre o più figli.

Come fare domanda per la pensione di vecchiaia 2023

Ma come fare domanda per la pensione di vecchiaia 2023 all’Inps? Partiamo con il dire che per fare domanda per la pensione di vecchiaia non occorre alcun modulo. Il modulo cartaceo per la domanda di pensione AP02 che si può trovare nei meandri del web non è più valido. Infatti Inps lo ha sostituito con il servizio online.

La domanda per la pensione di vecchiaia va inviata tramite uno dei seguenti canali:

  • sito web dell’Inps con il servizio dedicato per l’invio telematico della domanda di pensione;
  • chiamando al numero verde Inps 803 164 (per linea fissa) o 06 164 164 per chi lo fa da linea mobile;
  • rivolgendosi a un patronato o ad altri enti intermediari dell’Istituto.

Per accedere al servizio online per la domanda di pensione di vecchiaia, e per tutte le prestazioni telematiche di Inps, occorre essere in possesso di una delle seguenti credenziali alternative:

Una volta che l’Inps accetta la richiesta di pensione riconosce l’assegno che decorre dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età pensionabile, ovvero, su richiesta dell’interessato, dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

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