Pensione anticipata di 7 anni: proroga fino al 2026 dell’Isopensione. Ecco per chi

Teresa Maddonni

21 Febbraio 2023 - 18:10

condividi

Proroga Isopensione: si potrà andare in pensione in anticipo con questa misura fino al 2026 grazie al decreto Milleproroghe, ma a determinati requisiti. Chi può accedervi.

Pensione anticipata di 7 anni: proroga fino al 2026 dell’Isopensione. Ecco per chi

Pensione anticipata anche di 7 anni grazie all’Isopensione che verrebbe prorogata fino al 2026 dal decreto Milleproroghe che deve essere convertito in legge entro il prossimo 27 febbraio.

Il decreto Milleproroghe è stato approvato dal Senato la scorsa settimana e ora attende il via libera definitivo della Camera per la sua conversione in legge.

L’Isopensione, misura prorogata oltre il 2023 scadenza inizialmente fissata dalla legge di Bilancio 2021, permette di andare in pensione fino a 7 anni prima, che sia di vecchiaia o anticipata, al lavoratore dipendente. Inizialmente gli anni di anticipo della pensione previsti erano 4.

Ora, con la conferma che arriverà con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, la pensione anticipata con l’Isopensione dovrebbe essere concessa fino al 2026, ma non a tutti e a determinati requisiti. Vediamolo nel dettaglio.

Pensione anticipata di 7 anni: proroga fino al 2026 dell’Isopensione

La pensione anticipata con la proroga dell’Isopensione permette ai lavoratori dipendenti di congedarsi dal lavoro fino a 7 anni prima rispetto a quanto ordinariamente previsto. Il decreto Milleproroghe porterebbe più in là la scadenza prevista per la misura.

La prima proroga dell’Isopensione era arrivata nel 2020 con la legge di Bilancio 2021 che aveva portato lo scivolo di 7 anni fino alla pensione, di vecchiaia o anticipata del lavoratore dipendente, fino al 2023. In prima istanza l’Isopensione permetteva un’uscita anticipata dal mondo del lavoro di 4 anni che nel 2018 sono diventati 7. L’Isopensione, è bene ricordarlo, non si applica a forme di pensione anticipata come Quota 100 o 102.

Secondo gli emendamenti proposti e approvati al decreto Milleproroghe in discussione, al comma 5 dell’art.1 del Ddl 452 (Milleproroghe 2023 appunto), viene aggiunto il comma 5 bis:

“all’articolo 1 comma 160 della legge 27 dicembre 2017 n.205, le parole: al periodo 2018 - 2023 sono sostituite dalle seguenti: al periodo 2018 – 2026

Le aziende possono chiedere, per i dipendenti in esubero, la pensione anticipata con l’Isopensione previa accordo da stipulare con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori a livello aziendale.

Tale accordo dovrà essere sottoscritto anche dal lavoratore interessato e depositato all’Inps che valuterà i requisiti pensionistici dello stesso. Se la richiesta produce un esito positivo, l’azienda dovrà presentare una fideiussione bancaria di garanzia.

Il datore di lavoro si farà anche carico di versare al lavoratore i contributi figurativi previsti nei casi di sospensione o interruzione dell’attività lavorativa.

Pensione anticipata di 7 anni fino al 2026: a chi spetta

Non tutte le aziende, e non tutti i lavoratori quindi, possono accedere all’Isopensione. A chi spetta questa forma di pensione anticipata?

Possono accedere alla pensione anticipata con l’Isopensione i lavoratori che abbiano maturato i requisiti minimi contributivi e anagrafici per il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata entro 7 anni dall’accordo.

Il lavoratore pertanto deve:

  • avere almeno 13 anni di contributi (per la pensione di vecchiaia ne sono necessari 20);
  • un’età anagrafica pari o superiore a 60 anni considerando che l’età per la pensione di vecchiaia è ferma a 67 anni (dal 2025 questa dovrebbe cambiare);
  • avere 41 anni e 10 mesi di contributi se donna e 42 anni e 10 contributi se uomo per la pensione anticipata.

Possono stipulare l’accordo per la pensione anticipata con Isopensione le aziende con almeno 15 dipendenti.

Per dettagli e conferme sulla proroga si attende la conversione in legge del decreto Milleproroghe ed eventuali successivi chiarimenti dall’Inps.

Iscriviti a Money.it