Passera fiducioso: la nuova banca punta a 300 milioni di utili in 5 anni

Francesca Caiazzo

20 Luglio 2018 - 15:48

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Obiettivi ambiziosi ma raggiungibili nel piano strategico 2018-2023 della nuova banca di Passera.

Passera fiducioso: la nuova banca punta a 300 milioni di utili in 5 anni

Voleva una banca e l’ha avuta, ora serve farla funzionare. E stando alle previsioni di Corrado Passera, il nascente istituto frutto della business combination tra Spaxs, fondata dall’ex ministro e Andrea Clamer, e Banca Interprovinciale promette grandi numeri.

La Spac (Special Purpose Acquisition Companies), quotata all’Aim Italia dal 1 febbraio scorso, ha presentato in queste ore il piano strategico 2018-2023 e la performance che i vertici si attendono dalla nuova banca, piccola ma innovativa, è più che rosea.

Il piano strategico

Non è ancora operativa, il suo iter autorizzativo è ancora in corso, ma la nuova banca che vedrà la luce dall’incontro tra Spaxs – di cui Passera è presidente esecutivo - e Banca Interprovinciale sembra avere tutte le carte in regola per far sorridere gli azionisti.

Secondo le previsioni contenute nel piano strategico illustrato da Passera, l’istituto a fine piano punta a un utile netto di circa 300 milioni di euro con un Return on Equity di circa il 25%.

Sul fronte degli attivi ci si attende una crescita costante che poterà alla cifra di 7 miliardi a regime e un primo obiettivo intermedio, nel 2020, tra i 3,8 e i 4,6 miliardi, con una redditività che a metà periodo, potrebbe attestarsi tra i 40 e i 50 milioni di euro.

Attesi, inoltre, un cost income ratio inferiore al 30% e un common equity Tier 1 ratio stabilmente superiore al 15% in arco piano.

Passera ha mostrato un deciso ottimismo: gli obiettivi posti sono “ambiziosi, ma raggiungibili e probabilmente superabili”.

Intanto, i dettagli della business combination, in attesa di ricevere il via libera dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea, arriveranno sul tavolo degli azionisti nella prossima assemblea di Spaxs convocata in prima convocazione per il prossimo 8 agosto.

Le attività della nuova banca

Fin dalla nascita di Spaxs, la prima Spac nata per creare un operatore finanziario, Passera ha sempre ribadito di voler dar vita a una banca di piccole dimensioni, frutto di un’operazione di aggregazione con una banca già esistente.

Il partner ideale è stato individuato in Banca Interprovinciale, istituto bancario attivo dal 2009 con sede a Modena, che conta su 7 filiali e 62 dipendenti.

Nelle intenzioni dell’ex ministro, che rivestirà l’incarico di amministratore delegato, la nuova banca si focalizzerà su famiglie, imprese e Npl, con una forte vocazione digitale.
E coerentemente ai propositi annunciati, la banca opererà attraverso tre divisioni, che lavoreranno in sinergia.

La prima si occuperà di impieghi alle Pmi, con particolare attenzione a società con “con rating bassi ma con progetti profittevoli” aveva specificato lo stesso Passera all’esordio di Spaxs in Borsa. La divisione sarà guidata da Enrico Fagioli Marzocchi, che ha ricoperto il ruolo di responsabile della direzione crediti e asset problematici di Mps ed è stato ceo della joint-venture tra Quaestio e Cerved.

La seconda, guidata da Clamer, sarà incentrata sul mercato dei Non Performing Loans corporate, assistiti da garanzia e senza garanzia, mentre la terza, con a capo Carlo Panella, si focalizzerà sulla banca diretta digitale per la clientela retail e corporate.

Le ambizioni di Passera

Passera crede molto in questo nuovo progetto:

“Stiamo costruendo una banca imprenditoriale e, speriamo, utile al nostro Paese. Si concentrerà su settori molto grandi e non sempre serviti adeguatamente come il credito alle PMI con potenziale, ma con rating basso e si propone di diventare un operatore leader nel settore dei corporate NPL, unsecured e secured. Offriremo inoltre servizi di banca diretta a famiglie e imprese ad oggi ancora non disponibili nel nostro Paese”.

I punti di forza della nuova banca? Costi ridotti, snellimento delle procedure, velocità nei tempi di risposta.

Insomma,

“Una banca senza legacy che si propone di interpretare al meglio il profondo cambiamento che sta avvenendo nel settore bancario. Per essere operativi da subito abbiamo acquistato Banca Interprovinciale, certamente una delle migliori banche italiane nella sua categoria”.

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