La lista d’attesa troppo lunga è uno dei motivi per cui i cittadini italiani reputano il sistema sanitario inefficiente. Vediamo quali sono i modi per evitare una lunga lista d’attesa in ospedale.
Ospedale: lista d’attesa troppo lunga? Ecco i modi per evitarla. Negli ultimi anni il sistema sanitario italiano sta vivendo una profonda crisi. Ad inizio gennaio il rapporto Ermeneia, intitolato “Ospedali & Salute 2016”, aveva evidenziato la preoccupante tendenza che vede un italiano su quattro rinunciare alle cure sanitarie. Tra le cause principali molto spesso vi è l’inefficienza del servizio e in particolare le lunghe attese con le quali i cittadini si trovano a dover fare i conti per essere visitati.
Sempre a gennaio il “Rapporto Italia 2017” siglato Eurispes aveva inoltre evidenziato come il 54,3% degli intervistati si fosse detto insoddisfatto dal servizio offerto dal sistema sanitario nazionale.
Per il 75,5% degli italiani la fonte di disagio principale è rappresentata dalle lunghe liste di attesa cui vengono messi di fronte per poter prenotare visite ed esami medici. Il 53,2% ha invece affermato di aver dovuto attendere troppo per essere sottoposto a interventi chirurgici.
La domanda che spesso in molti si pongono è se vi sia un modo per evitare le lunghe attese. Molti pensano che l’unica soluzione sia quella di ripiegare su strutture e cliniche private. In realtà non è questa l’unica soluzione. Di seguito vediamo come è possibile evitare una lista d’attesa troppo lunga per essere sottoposti a visite ed esami medici.
Ospedale: lista d’attesa troppo lunga? Ecco i modi per evitarla
Come detto in precedenza una delle fonti di delusione per i cittadini italiani nei confronti del sistema sanitario nazionale è rappresentato dalle liste di attesa troppo lunghe. Di seguito vediamo se esistono e in caso affermativo quali sono i modi per evitare le lunghe liste d’attesa in ospedale.
Secondo la legge ospedali e aziende sanitarie sono tenuti a rendere noto ai propri pazienti il tempo massimo entro quale la prestazione richiesta verrà eseguita.
Nel caso il termine massimo che era stato comunicato dalla struttura sanitaria dovesse venire oltrepassato, questa è tenuta a garantire l’erogazione della prestazione in intramoenia. Vale a dire che il paziente avrà diritto, provvedendo al semplice pagamento del ticket, ad essere sottoposto a visita medica all’interno della struttura anche se al di fuori dell’orario di lavoro.
Ospedale: lista d’attesa troppo lunga? Qual è il massimo di tempo che un cittadino può aspettare?
Secondo al piano nazionale riguardante le liste d’attesa del servizio sanitario ogni cittadino non può attendere più di 180 giorni per una prestazione sanitaria. Nel caso si tratti di visite specialistiche o di esami strumentali l’attesa entro quale il sistema sanitario è tenuto ad erogare il servizio il tempo massimo si riduce rispettivamente a 30 e i 60 giorni.
Cosa può fare il paziente nel caso in cui i tempi di attesa oltrepassino i limiti appena citati? Nel caso in cui i tempi di attesa superassero i limiti massimi il decreto legislativo n.124 del 29 aprile 1998 attribuisce al paziente il diritto di
“chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero-professionale intramuraria, ponendo a carico dell’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti.”
In questo caso, quindi, i costi della prestazione non potranno essere addebitati al cittadino ma saranno a carico dell’Asl, alla quale il paziente, nel caso in cui “l’ospedale non sia stato in grado di fornire tali prestazioni urgenti” avrà il diritto di richiedere il rimborso di una visita privata a patto che sia in grado di dimostrare che “la cura abbia sortito un significativo beneficio al cittadino in termini di salute”.
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