Chi è Olena Zelenska? Dopo la fake news che l’ha vista spendere quai 3milioni di dollari per un vestito, scopriamo la sua vera storia e cosa sta facendo per fermare la guerra in Ucraina.
Negli ultimi giorni è tornata al centro dell’attenzione mediatica Olena Zelenska, la first lady ucraina, ma non per ragioni legate al suo impegno umanitario o al ruolo diplomatico che sta ricoprendo nella guerra in Ucraina.
A far parlare di lei è stata una clamorosa fake news diffusa sui social e attribuita falsamente al quotidiano britannico The Sun. Secondo la bufala, Zelenska avrebbe acquistato da Meghan Markle il celebre “revenge dress” di Lady Diana per la cifra di 2,9 milioni di dollari, durante una presunta visita del principe Harry a Leopoli.
A dare credibilità alla vicenda, un finto servizio video in cui compare il commentatore britannico Richard Fitzwilliams, il quale non ha però mai rilasciato dichiarazioni in merito. L’abito in questione, in realtà, si trova conservato in un museo irlandese, mentre né The Sun né Fitzwilliams sono coinvolti nella notizia.
Si tratta dell’ennesimo contenuto manipolato, parte della strategia di propaganda russa volta a screditare figure pubbliche ucraine e occidentali. Una disinformazione che colpisce non solo Olena Zelenska, ma anche Meghan Markle, sfruttando volti noti per creare confusione e alimentare sfiducia.
Ma chi è davvero Olena Zelenska, al di là delle menzogne diffuse online? Scopriamolo insieme: di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.
Chi è Olena Zelenska: la first lady dell’Ucraina
Olena Zelenska, nata nel 1978 a Kryvyi Rih, la stessa città d’origine del presidente Volodymyr Zelensky, è una sceneggiatrice di successo e la first lady dell’Ucraina.
I due si sono conosciuti durante gli anni universitari: lei studiava architettura, lui legge. Dopo otto anni di relazione, si sono sposati nel 2003 e hanno avuto due figli. Nonostante la formazione tecnica, Zelenska ha scelto di seguire la sua vocazione artistica, lavorando come autrice e sceneggiatrice, attività che ha proseguito anche dopo l’ascesa politica del marito.
“Lo status di first lady è puramente rappresentativo, non si viene pagati, quindi si possono combinare due lavori”, aveva dichiarato in un’intervista. Riserbata e poco incline alla ribalta, Olena Zelenska ha saputo però utilizzare la sua visibilità per promuovere cause sociali rilevanti, come la nutrizione nelle scuole e la parità di genere.
È stata promotrice della rimozione delle barriere architettoniche e ha rappresentato l’Ucraina all’interno della Biarritz Partnership for Gender Equality. Con l’inizio della guerra, avrebbe potuto lasciare il Paese con i figli, ma ha scelto di restare. Attualmente vive in una località segreta, dove continua a operare tramite la sua fondazione per organizzare i “convoy for life”, missioni umanitarie per bambini e civili in difficoltà.
Olena Zelenska: cosa sta facendo per l’Ucraina
Da quando è diventata first lady, la Zelenska ha colto il suo ruolo come opportunità per poter impegnarsi in questioni e tematiche sociali importanti. La guerra ha stravolto i suoi piani - come ha confessato in un’intervista a La Repubblica. A oggi Olena Zelenska lavora con il suo staff sulla questione umanitaria, affrontando la tragedia che migliaia di città come Mariupol stanno vivendo.
In particolare, stiamo evacuando i bambini con disabilità e gli orfani, e quelli malati di cancro, perché possano continuare le cure indispensabili in Polonia e in Francia, è una collaborazione tra i rispettivi ministeri della Salute, Affari sociali e Affari esteri.
Queste le parole della first lady, la quale ha spiegato che tutti gli ospedali sono stati spostati nei rifugi antiaereo, e che il suo lavoro è portato avanti con le first ladies di tutto il mondo, conducendo una guerra dell’informazione, “spiegando che questa non è una “operazione speciale” ma un massacro, un omicidio collettivo”.
A tre anni dall’invasione russa, Olena Zelenska continua a rappresentare con forza la voce del popolo ucraino. In un’intervista a Quarta Repubblica, a febbraio 2025, ha raccontato la paura quotidiana vissuta dagli ucraini: “Abbiamo paura quando sugli ospedali pediatrici arrivano i missili. Io ho paura quando ci sono le sirene, quando non so dove sono i miei figli e non riesco a contattarli”.
Ha denunciato il fatto che, nei colloqui di pace, l’Ucraina venga spesso esclusa, con le trattative dominate da Mosca e Washington. “Per noi fermarci significa morire”, ha affermato con determinazione. Zelenska ha anche criticato l’atteggiamento di Donald Trump, tornato alla Casa Bianca, accusandolo di ignorare l’aggressione subita dall’Ucraina: “Invece di condannare l’aggressore, iniziano i discorsi sui rapporti convenienti. È una perdita della morale”. La first lady, con lucidità e coraggio, continua così il suo impegno per mantenere viva l’attenzione sulla tragedia in corso.
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